Vent'anni del Mart. Fugatti: «Una scommessa vinta»
È diventato un patrimonio di consapevolezza anche nella comunità trentina
«Il Mart rappresenta una scommessa culturale, una scommessa vinta, da Rovereto e da tutto il Trentino.»
Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti intervenuto questa sera alla cerimonia per i 20 anni dalla nascita del Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea che oggi, sotto la celebre cupola disegnata da Mario Botta ha ripercorso attraverso i protagonisti di ieri e di oggi il lungo percorso fin qui fatto.
«Ora, che questa scommessa è diventata un patrimonio di consapevolezza anche nella comunità trentina – ha aggiunto Fugatti – occorre saperne sfruttare le potenzialità, cercando di coniugare la ricerca culturale, che è la missione prioritaria di questa istituzione con le ambizioni del territorio che l’accoglie.»
Di futuro e innovazione ha parlato anche l’assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento Mirko Bisesti, secondo il quale il Mart «ha tutte carte in regola per continuare ad essere catalizzatore di interessi nel mondo dell’arte moderna e contemporanea, ma al tempo stesso espressione di un territorio, il Trentino, che ha continuato e continua a credere nella cultura».