Il sultano del Brunei ha vietato festeggiare il Natale
Non si potranno accendere candele, indossare cappelli da Babbo Natale né scambiarsi gli auguri
Si rischiano cinque anni di carcere se ci si azzarda a festeggiare il Natale nel Sultanato del Brunei.
Lo ha deciso il Sultano Hassanal Bolkiah, che da un anno ha adottato la sharia come legge di stato e non vuole che venga violata la religiosità dei suoi sudditi.
È vietato accendere candele, indossare cappelli da Babbo Natale (come se c'entrassero con la fede), portare crocefissi, né scambiarsi gli auguri. Si rischiano fino a 5 anni di prigione.
Chi è di fede cristiana potrà festeggiare il Natale in privato, cioè in casa, ma dovrà chiedere il permesso alle autorità.
Visto che nel territorio del Brunei c’è un 30% di persone che professa fedi diverse da quella islamica, si tratta di una vera e propria violazione di una delle libertà fondamentali dell’uomo, quella della religione.
Per un cittadino del Mondo Occidentale si tratta di provvedimenti inconcepibili.
Insomma è vero che non si tratta di guerra di civiltà ma… di religione. Che spesso siamo disposti a perdere, dato che anche in Europa si cerca di accondiscendere fin troppo alle fisime degli islamici.