Le battute infelici di Berlusconi tornato a Trento dopo 24 anni
Ai Trentini: «Vinceremo, ma ereditiamo una brutta situazione» – Ai giornalisti e fotografi: «Avete fatto le foto? Allora andatevene!»
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Non è stato un felice ritorno per Silvio Berlusconi, assente da Trento da 24 anni.
Ad attenderlo un pienone davvero notevole, con molta gente rimasta fuori del Grand Hotel Trento.
Ma è arrivato con 40 minuti di ritardo e si è giustificato dicendo che «la colpa è dell’Autostrada del Brennero non ha la terza corsia».
In altre parole, le popolazioni trentine dovrebbero sacrificare un altro pezzo di territorio per consentire alla gente di arrivare puntuale.
Poi la prima battuta che di fatto è stata alquanto infelice.
Salutando il suo amico giornalista Sallusti, ha invitato i presenti a leggere il Giornale. E ha chiesto: «Alzi la mano chi non legge il Giornale!»
L’abbiamo alzata in tre…
L'attesa.
Ma il colpo di grazia l’ha dato con la battuta successiva.
«Voi fotografi che state in piedi lì davanti a tutti… – ha detto rivolgendosi a noi prima di rispondere a una domanda di Sallusti. – Avete fatto le foto? Bene allora andatevene, così chi è dietro di voi può vedere.»
In verità dietro di noi non c’erano persone ma altri fotografi e giornalisti, ma forse avevamo fatto male ad alzare la mano….
Comunque sia non ce lo siamo fatti dire due volte e ce ne siamo andati. Alla fin dei conti nessuno ci pagava per riportare il comizio di Berlusconi e tanto meno per sentirci dire di andarcene.
Con noi se ne sono andati gli altri collaboratori del nostro giornale e perfino altri giornalisti presenti in sala.
E cosa ha ottenuto? Che ha parlato ai soliti sostenitori. D’altronde, si è fatto intervistare da un giornalista amico.
Andatevene!
Ovviamente sappiamo cosa ha detto, anche se forse era meglio non saperlo.
«Vinceremo noi – ha detto, pur sapendo che sarà la Lega a vincere. – Ma purtroppo ereditiamo una brutta situazione.»
La «brutta situazione» di uno dei territori più virtuosi del Paese sta, secondo Berlusconi, nel debito pubblico che ha raggiunto la quota di un miliardo, e nel PIL trentino che è al di sotto di quello dell’Alto Adige.
Che un estraneo venga a dirci che la situazione del Trentino è «brutta» è controproducente per lo stesso oratore che vorrebbe convincere i Trentini che la soluzione giusta sia la sua.
Che senso ha costruire col volontariato un intero paese nell’Abruzzo terremotato o lo studentato di Amatrice, se poi ci sentiamo dire che siamo un disastro?
Con Sallusti.
Il debito di un miliardo – lo abbiamo detto più volte – è dovuto al fatto che un ente pubblico non può avere ammortamenti e l’unico modo che ha per non far cadere gli investimenti in uno solo esercizio è quello di accendere un mutuo pluriennale. E, poiché il rating della Provincia autonoma di Trento è molto migliore di quello del resto del Paese, il tasso del debito è estremamente favorevole anche per gli stessi comuni trentini che attingono a Cassa del Trentino perché se dovessero rivolgersi alle banche, pagherebbero il doppio.
Quanto al PIL trentino inferiore a quello dell’Alto Adige, va precisato che è comunque uno dei migliori d’Italia. Certo il bilinguismo dell’Alto Adige gioca un ruolo importante nella produzione del reddito e per questo è stata avviata la scuola del trilinguismo.
Insomma, quello di Berlusconi ci sembra un autogol che va ad assommarsi alle altre gaffe del centrodestra nazionale che hanno dato l’impressione di voler conquistare il Trentino insegnandoci come ci dobbiamo amministrare.
GdM