Storie di donne, letteratura di genere/ 552 – Di Luciana Grillo
Renata Ortolani, «Sex & the Sixties» – Secondo l’autrice, a dare il «cattivo esempio» sono state donne non comuni, artiste, attrici, intellettuali
Titolo: Sex & the Sixties: il manuale della perfetta
stagionata di Renata Ortolani
Autrice: Renata Ortolani
Editore: Leandro & Partners 2024
Pagine: 124
Prezzo di copertina: 16,50
Renata Ortolani, negli anni dell’epidemia di Covid, ha raccolto testimonianze, ha ascoltato riflessioni, ha visto cambiare dei comportamenti, ha individuato un «nuovo modo di sopravvivere… di un sempre più rilevante numero di donne mature», ha infine scritto Il manuale della perfetta stagionata riconoscendo nelle donne mature della borghesia, «abituate ai viaggi, ai flirt e ai grandi amori, alle sfide di lavoro, ma soprattutto abituate a lottare apertamente per le cose e le persone in cui credono», delle guerriere la cui vita è stata ed è diversa da quella delle loro madri e nonne.
Come sempre, a dare il «cattivo esempio» sono state donne non comuni, artiste, attrici, intellettuali.
Si comincia con lo sport in coppia, che si scopre in età matura e che diventa occasione di divertirsi insieme al partner, ad amici e parenti.
E così via, si riacquista una diversa libertà, fatta anche di avventure sentimental-erotiche, si diventa forti e coraggiose, tanto da dichiarare eventualmente la propria omosessualità: «Moltissime sono le coppie lei+lei che da anni celavano l’amore vero e che dopo uno o due matrimoni etero, approdano alle nozze più o meno certificate».
O da riconoscere anni di patimenti: «Ho passato notti intere a cercare il coraggio di ribellarmi e non ce l’ho fatta. Ho mandato giù botte, offese, corna, debiti fati da lui con i soldi guadagnati da me… poi finalmente mi ha lasciato».
Dunque, libere e grintose, le over usano i social e a volte ne abusano, ricorrendo a inutili ritocchi per dimostrare qualche decennio in meno, diventano tecnologiche per controllare i Lui appena agganciati, sprizzano felicità quando comprano un nuovo tablet o portano al polso un modernissimo smartwatch, non dimenticano di essere nonne, compagne di giochi dei nipotini ai quali talvolta dicono di no, quando si sentono considerate esclusivamente dispensatrici di soldi e regali.
Ortolani parla delle figlie che «restano attaccate a mamma come una patella al suo scoglio: perché mammina vuol dire personale altamente qualificato e gratuito, fedele, pulito, attento e capace, senza orari né giorno libero. A volte neppure un’ora libera» e dei figli che «tornano sempre a casa quando sono nei guai, e le madri a vederli depressi s’ingastriscono».
I figli, anche da adulti, continuano a considerare la Mamma come una Santa, e dunque le over – se vogliono concedersi qualche libertà – devono «usare mille cautele, sotterfugi, bugie e depistaggi…».
Insomma, «Femmine un giorno, madri per sempre», è la condanna che costringe le over ad avere una doppia vita.
Quanto all’andare in pensione, Ortolani sottolinea la differente reazione di uomini e donne: i primi «spesso reagiscono male e vanno in depressione», le seconde invece «resuscitano, e festeggiata la fine della schiavitù con una cena solenne, cambiano pettinatura, implementano ogni tipo di cura per corpo, anima e psiche, riscoprono vecchie passioni e inventano nuovi talenti, si godono i nipoti e i libri, le fiction, si votano allo sport e al burraco…».
E coltivano così tanti interessi da diventare «pozzi di scienza», informate su tutto, preparate in molti campi, con una conoscenza, sia pure modesta, di francese e inglese.
Insomma tanto «pozzi» da diventare addirittura moleste, ingombranti.
Brave anche nel capire, curare, coccolare figli, nipoti e amici, come se il loro compito di cura fosse un dovere irrinunciabile.
Quando la loro esuberanza diventa contagiosa, ecco che anche il più insignificante degli uomini esce dal letargo, e «guida, corre, balla, ride, mangia… invecchia felice con lei».
Ma queste Over dal potere taumaturgico, se la cura non ha gli effetti desiderati, possono diventare un concentrato di veleno.
Luciana Grillo - [email protected]
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