Hamas ha accettato la proposta di tregua di Qatar e Egitto
Israele non ha più esimenti, deve accettare. Giordania e USA premono su Netanyahu
L’accordo è appeso a un filo, che però sembra essere un po’ elastico.
Prima Hamas rifiuta l’accordo perché non prevedeva la fine del conflitto.
Poi, spinto da Qatar e Egitto, ci ripensa e dichiara di accettarlo.
È disposto a liberare gli ostaggi in cambio di sei settimane di tregua.
Ovviamente si augura che alla fine della tregua ci sia anche la fine del conflitto.
Da parte sua, Israele dice di non aver ricevuto alcuna proposta in tal senso, ma è una scusa per tirarla per le lunghe.
Il re di Giordania ha telefonato a Biden affinché faccia pressioni su Netanyahu affinché accetti.
Tutto il mondo democratico preme perché venga posta fine al conflitto.
Israele intanto ha però ammassato carri armati a ridosso di Rafah. Forse lo ha fatto per ottenere ulteriore credito alle proprie pretese.
Forse Netanyahu ha davvero intenzione di invadere a qualunque costo Rafah, ma sarebbe un errore madornale, perché passerebbe dalla parte del torto, sia agli occhi del mondo intero, sia di fronte ai propri cittadini che vogliono a tutti i costi la liberazione degli ostaggi.
Come abbiamo detto più volte, per Netanyahu la guerra un’ottima ragione per tenere in piedi il governo.
E se si dovesse dimettere, rischierebbe il processo per corruzione.
Ma noi restiamo ottimisti.