Castel Valer e Castel Nanno aprono dal 31 marzo 2018
Quest’anno l’Azienda per il turismo della Val di Non fa il bis di castelli
Dopo la positiva collaborazione con il Conte Spaur di Castel Valer ed il rinnovo della fiducia anche per l’anno 2018, l’Azienda per il Turismo della Val di Non, amplia ed arricchisce ulteriormente la proposta culturale del territorio grazie all’accordo con la proprietà privata di Castel Nanno.
Un dialogo iniziato mesi fa giunto ad un accordo che garantisce l’apertura del suggestivo castello nelle medesime giornate del maniero di Tassullo.
Da sabato 31 marzo a domenica 4 novembre 115 giornate di apertura al pubblico di Castel Valer e di Castel Nanno, con 7 visite guidate al giorno (5 su Valer e 2 su Nanno).
Riconfermato il gruppo di guide già impegnate nel 2017 con le visite a Castel Valer anche per Castel Nanno: «Sarà un’altra bella sfida quella di unire i due castelli in un racconto unico e avvincente legato anche ad altri siti culturali del territorio come Palazzo Assessorile a Cles, ad esempio, fortemente collegato stilisticamente a Castel Nanno il quale, nei moderni rifacimenti, fu interessato da campagne di decorazione che dichiarano un particolare apprezzamento agli affreschi dello splendido Palazzo di Cles attribuiti a Marcello Fogolino che furono riprodotti in alcuni degli spazi del maniero di Nanno» afferma il gruppo di guide, entusiasta dell’ampliamento del percorso e dell’opportunità lavorativa creata all’interno del proprio territorio e nell’ambito della propria formazione universitaria.
I castelli potranno essere visitati singolarmente oppure assieme acquistando un biglietto cumulativo sensibilmente vantaggioso.
«Il desiderio dell’Azienda per il Turismo della Val di Non è quello di creare nel tempo un vero e proprio progetto dimore che apra al pubblico i manieri privati ma anche palazzi nobiliari nei centri storici, case contadine o botteghe artigiane rimaste intatte nel tempo. Già nell’estate 2018 collaboreremo insieme al Comune di Don Amblar e alla Soprintendenza provinciale all’apertura di Palazzo Endrici a Don e di una interessante casa contadina a Cavareno in sinergia con la Charta de La Regola» afferma la Direttrice dell’Azienda per il Turismo della Val di Non Giulia Dalla Palma.
«Felici di avere raddoppiato i Castelli privati aperti al pubblico, stiamo già lavorando per il tris. Attraverso le suggestioni fiabesche di Castel Valer e Castel Nanno, possiamo parlare di Canyon, percorsi naturalistici, luoghi religiosi come San Romedio e pure di Tortei di patate, mele e Mortandela… perché dopo una bella visita guidata in uno o addirittura due dei castelli più suggestivi del Trentino, un po’ di fame viene a chiunque» afferma il Presidente Andrea Paternoster che aggiunge «desidero ringraziare di cuore i proprietari dei Castelli, stanno dimostrando grande sensibilità e amore per il proprio territorio: la fiducia che hanno riposto nella nostra Apt affidandoci la gestione degli ospiti che entrano nelle loro case, ci gratifica e ci sprona a proseguire in questa direzione.»
L’apertura al pubblico di Castel Nanno seguirà lo stesso sistema di gestione di Castel Valer con un’unica biglietteria presso la Piazza principale del Comune di Ville d’Anaunia nel paese di Tassullo, tra le mura dello splendido Palazzo C. A. Pilati sede del Comune.
Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Ville d’Anaunia ha supportato il progetto offrendo la possibilità di gestire il flusso di visitatori da una posizione strategica per entrambi i castelli.
Tutte le domeniche alle ore 11.00 ci sarà a Castel Valer una speciale visita dedicata ai bambini: con il linguaggio più appropriato le guide coinvolgeranno i bimbi in una divertente caccia all’indizio… e alla fine verrà incoronato il re o la regina del Castello.
Biglietto famiglia con prezzo agevolato, nessuna necessità di prenotazione.
Due i siti internet a disposizione per reperire le informazioni necessarie allo scopo di visitare i castelli di Valer e Nanno, quello già esistente www.visitcastelvaler.it e quello nuovo www.castellivaldinon.it realizzato per ospitare e descrivere l’offerta di entrambi i castelli e, se possibile, altri percorsi culturali o luoghi di scoperta del patrimonio storico della Val di Non che in futuro speriamo si possano aggiungere.