Inchiesta «Perfido», precisazione della Federcoop

La cooperativa coinvolta non è associata alla Federazione, pertanto la cooperativa non è vigilata dalla Federazione

In merito agli articoli di stampa usciti a seguito dell’inchiesta «Perfido» che ha coinvolto molti soggetti nel mondo del porfido, apprendiamo che tra le società finite nel mirino degli investigatori ce n’è una con la forma giuridica di cooperativa, la «Selit» scarl di Domenico Morello.
Preme informare che tale società non risulta essere associata alla Federazione Trentina della Cooperazione, e pertanto da essa non è vigilata.
 
Una precisazione dovuta per evitare equivoci o possibili strumentalizzazioni e a tutela della buona reputazione delle cooperative impegnate da decenni, non senza difficoltà, nell’impegnativo settore dell’estrazione di porfido.
Va ricordato che il rispetto della legalità e la dignità del lavoro rappresentano da sempre un faro per qualsiasi imprenditore che voglia costituire una cooperativa autentica.