Leclerc: «Penso giorno e notte al titolo mondiale»
Il campione è stato accolto da una vera e propria ovazione al Festival dello Sport
Foto © Marco Oss.
«Gran Premio di Monaco, curva 1; avevo tre o quattro anni, giocavo su un balcone vista gara con una macchinina rossa e tifavo per le auto di quel colore che vedevo passare.
«Forse non conoscevo ancora il nome della scuderia, ma lì è nata la mia passione per la Ferrari.
«Oggi, con la Rossa ho già realizzato alcuni sogni, come vincere a Monaco e a Monza, ma ora penso giorno e notte a raggiungere un unico obiettivo: vincere il titolo mondiale.»
Charles Leclerc, accolto da una vera e propria ovazione, ha raccontato al Festival dello Sport ambizioni personali, vita privata ma anche obiettivi e progressi della scuderia di Maranello in un Auditorium gremito, ricco di tanti giovanissimi e colorato, naturalmente, di rosso fra magliette e cappellini.
«Un’accoglienza – parole di Leclerc – che mi ricorda molto il calore che ho percepito a Monza dopo la vittoria.»
Con il pilota monegasco anche il team principal e general manager della Ferrari Frédéric Vasseur. “Leclerc – ha raccontato – all’inizio era un po’ difficile da gestire ma è una persona sincera, onesta, anche rispetto ai propri errori e questo aiuta il team ad andare nella direzione giusta.”
Se il tema di questa edizione del Festival è «Nati per vincere», un predestinato alla vetta sembra essere proprio Leclerc: velocissimo sin da piccolo con i kart, vincitore del Campionato GP3 nel 2016 e in Formula 2 nel 2017.
In Formula 1 dal 2018, dopo l’esperienza con l'Alfa Romeo Sauber è entrato nella scuderia Ferrari nel 2019 al fianco del quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel.
Incalzato dai giornalisti Cristina Fantoni e Gianluca Gasparini, Leclerc ha raccontato una stagione, quella in corso, dura ma di continua crescita.
E se quest’anno la partita sembra essere per ora una sfida a due fra Lando Norris su McLaren e Max Verstappen su Red Bull, il 2025 è tutto da scrivere, anzi, da correre.
E ci sarà, come compagno di scuderia, il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, attualmente pilota Mercedes.
«Sarà una grande opportunità per imparare – ha detto il pilota Ferrari – ma potrò anche dimostrare quanto valgo.»
E c’è da aspettarsi, per entrambi naturalmente, una monoposto competitiva, visto che, come ha detto Vasseur, «non è stato difficile portare Hamilton in Ferrari; ci viene perché sa che il team è performante».
Ma accanto al Leclerc pilota, al Festival si è parlato anche di Charles, della sua vita personale, dei momenti difficili che hanno ridefinito le sue priorità, «perché – ha spiegato – ho capito che se i motori sono la mia grande passione, salute, famiglia e amici vengono comunque prima».
Una grande passione ma anche una grande pressione.
«Sono fortunato, – ha però spiegato Leclerc. – Amo fare questo lavoro e amo soprattutto farlo in Ferrari.
«Ho naturalmente i miei momenti privati, ma il calore della gente mi dà una spinta incredibile.»
C’è stato anche il «domandone», sia per Leclerc che per Vasseur, invitati a scegliere il campione preferito tra Prost, Senna, Schumacher e Lauda.
«Vorrei correre con Hawthorn, di cui era tifoso mio padre», – ha detto Leclerc.
Ben più diplomatica la risposta di Vasseur: «Troppo difficile scegliere, ogni campione ha dei particolari pregi».
Dopo la chiacchierata sul palco, l’abbraccio incontenibile del pubblico, mentre a Charles è scappata una frase che sembra una promessa:
«Ci vediamo l’anno prossimo.»