Ginetta Santoni: martedì 29 ad Arco la pensione e la festa

Dopo più di 35 anni è arrivata la pensione per Ginetta Santoni, volto noto del Comune di Arco e della politica e dell’associazionismo di Dro e dell’Alto Garda

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Ad Arco ha iniziato a lavorare il 1° gennaio 1989, in segreteria, proveniente dal Comune di Trento:
«Un bellissimo periodo lavorativo – ricorda Ginetta. – lavoravo con la mitica Mafalda Gobbi, che mi prendeva sempre in giro dicendomi che provenivo dalla città, una vera istituzione per il Comune di Arco, e per moltissimi nostri colleghi e colleghe, ai tempi in cui la segreteria faceva un po’ di tutto, protocollo, archivio, attività commerciali e pubblici esercizi, noleggio da piazza e altro ancora. In segreteria gestivamo i rapporti con l’utenza e avevamo creato un ufficio, ora potremmo chiamarlo urp, dove le persone arrivavano con i loro dubbi e quesiti e venivano accolte e indirizzate poi negli uffici di competenza.
«Ben poche volte l'orario di lavoro veniva rispettato perché c'erano sempre urgenze e troppe cose da sistemare, e soprattutto essendo allora il protocollo l'ufficio dove transitavano le varie pratiche del Comune, dovevano velocizzare il lavoro per permettere agli altri di continuarne l'iter.
«Ricordo che a quei tempi tutto si svolgeva a mano, quindi con i miei colleghi spesso ci fermavamo oltre l’orario di lavoro, ma non era affatto un problema, abbiamo sempre lavorato come una squadra, e questa è sempre stata la nostra forza.»
 
Nel corso degli ultimi dieci anni Ginetta Santoni è stata responsabile e coordinatrice dell'ufficio segreteria-protocollo, coordinando lavoro e personale, approfondendo con la collega Marialisa Avi l'aspetto complesso della gestione degli archivi comunali e della loro conservazione.
Una mansione che ha mantenuto fino al 7 febbraio di quest’anno, ultimo suo giorno lavorativo, sempre col gusto di migliorare e di essere costruttiva, interagendo in modo positivo sia con i segretari generali sia con i tanti amministratori con cui si è rapportata.
 
«Devo dire che conservo bellissimi ricordi anche dei colleghi e delle colleghe che in questi quarant'anni mi sono confrontata -aggiunge Ginetta- e con cui ho lavorato sia nel Comune di Trento sia ad Arco.
«Questo succede quando il lavoro è anche passione e soprattutto voglia di fare bene e di stimolare rapporti umani con i colleghi e le colleghe e nei confronti delle persone che si rivolgono alla pubblica amministrazione.
«Viviamo più di metà della nostra vita in ufficio ed è fondamentale alzarsi al mattino con la voglia di andare al lavoro, perché il clima che troveremo è positivo e accogliente.»
 
Ma Ginetta Santoni è stata anche nel cda della casa di riposo di Dro, dal 1987 con presidente il commendator Cleto Matteotti, gli anni della prima ristrutturazione dell'edificio, e negli anni successivi con la presidenza di Faustino Favaro:
«Un'esperienza che mi ha reso molto sensibile sul tema – dice Ginetta – e che mi ha permesso di calarmi nel sociale iniziando a frequentare la struttura.
«A quei tempi chi era nel cda era anche coinvolto attivamente, in quanto gli ospiti erano persone ancora in grado di interagire, ed era molto stimolante frequentare la struttura e confrontarsi con loro.»
 

 
Anche da questa esperienza inizia la sua attività in varie associazioni di Dro e Ceniga nel volontariato e nell'organizzazione di iniziative a favore della cittadinanza.
Nel 2011 assieme a Gina Formicola e Raffaella Tavernini fonda AnDromeda (dove Dro rimanda al paese), diventandone la presidente, carica che riveste per un decennio.
AnDromeda nasce come associazione di volontariato, per portare eventi e cultura nei Comune di Dro e nei piccoli Comuni limitrofi, e nel corso degli anni organizza tantissimi eventi e mostre: arte, musica e spettacolo.
L’associazione si è sempre caratterizzata per la valorizzazione del femminile in tutti i campi della vita quotidiana, e anche al tema della violenza di genere ha dedicato tantissime iniziative.
 
«Ho capito che le cose si potevano migliorare e cambiare solo lavorando all'interno delle istituzioni racconta Ginetta- così nel 2015 ho partecipato alle elezioni amministrative, nominata presidente del Consiglio comunale di Dro con Sindaco Vittorio Fravezzi, e a seguire coordinatrice dei presidente dei Consigli comunali del Trentino, esperienza che mi ha arricchito tantissimo portandomi a confrontarmi per cinque anni con i presidenti dei Consigli comunali di tutti gli altri Comuni trentini, e soprattutto cercando di dar valore a questa figura, poco conosciuta, realizzando un regolamento consiliare con linguaggio di genere, primo in Trentino e patrocinato anche dalla Commissione pari opportunità.
«Ho anche istituito la fascia di presidente del Consiglio nel Comune di Dro, che allora aveva solo il Comune di Trento, diventata virale anche in altri Comuni del Trentino, compreso Arco».
 
Nel 2020 è nuovamente candidata e nuovamente eletta in Consiglio, con un ottimo risultato; il sindaco Claudio Mimiola la nomina assessora e le conferisce le deleghe a politiche culturali; istruzione, prima infanzia, giovani e famiglia; pari opportunità; e politiche sociali, intervento 3.3.d.
Un’altra esperienza arricchente, in cui le nuove e numerose competenze le permettono di calarsi dentro la comunità in modo completo.
 
«Con serenità guardo indietro a tutte le persone che in questi anni ho conosciuto e apprezzato – conclude Ginetta Santoni – ma guardo soprattutto avanti, conscia che molto ancora si può fare, assieme a tantissime persone del volontariato e della comunità.
«Un grazie sincero lo voglio rivolgere a tutte e a tutti coloro, colleghe e colleghi, amministratrici e amministratori, che mi hanno accompagnato nel corso di questi anni lavorativi, molti dei quali sono oggi per me amiche e amici.»