Il segnale concreto dell'associazione Scuola Senza Frontiere

Vuole dare un segnale concfreto nella lotta contro lo spreco partendo dall'Uganda

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L’associazione Scuola Senza Frontiere (ASSFRON), nell’ambito dell’attività formativa e informativa che da molti anni svolge nelle scuole al fine di sensibilizzare studenti e famiglie al rispetto dell’ambiente, alla lotta agli sprechi e ad uno sviluppo sostenibile - attività in pieno svolgimento anche quest’anno sul tema dell’emergenza clima - ha voluto anche dare un segnale concreto anche in quelle aree del mondo in cui da oltre un decennio è impegnata con progetti di cooperazione allo sviluppo e di emergenza.
L’area scelta è la Karamoja, in Uganda, una delle aree ritenute dalla Nazioni Unite tra le più povere del pianeta dove opera il vescovo missionario trentino mons. Giuseppe Filippi da sempre impegnata su più fronti.
 
Molti i progetti realizzati fino ad per lo sviluppo integrale delle comunità locali, a partire dall’istruzione, con l’appoggio alle scuole locali, con fornitura di materiale scolastico e azioni di supporto agli insegnanti oltre che ai bambini e ragazzi più poveri per pagare le tasse scolastiche in un’ottica di ecologia integrale, come la formazione di orti comunitari, la riforestazione, la costruzione di forni solari ora è il turno della fornitura di energia alla radio «Voice of Karamoja».
La scelta di sostenere una radio viene da lontano: se ci guardiamo indietro vediamo quanto la radio abbia avuto importanza anche nel dopoguerra italiano, sia per trasmettere notizie che, e soprattutto, per diffondere cultura.
 

 
In tal senso, dato il basso tasso di alfabetizzazione della zona, per centrare il 4° obiettivo dell’agenda 2030, quello che sottolinea l’importanza dell’istruzione, era importante andare anche oltre al sostegno alle scuole frequentate solo dai bambini; era importante rivolgersi al mondo degli adulti. E la Diocesi di Kotido ha pensato di farlo recuperando la «strategia» di alfabetizzazione ispirata dal maestro Manzi, premiata anche dall’UNESCO.
La radio «Voice of Karamoja», oltre che dalla Diocesi, è utilizzata per diffondere informazioni anche da molteplici ong ed enti delle Nazioni Unite, è molto ascoltata e i programmi sono condotti da bravi giornalisti locali e raggiunge alcuni milioni di utenti.
 
Se pensiamo che il periodo del lockdown per la pandemia non è affatto finito in questa parte dell’Africa e che pure le scuole sono state chiuse per oltre un anno (ma in Uganda non esistono certo la DAD con le lezioni on-line), ci rendiamo subito conto dell’importanza di questo mezzo di comunicazione.
A Kotido non c’è però corrente elettrica che è fondamentale per il funzionamento della stazione emittente: per questo, ASSFRON, coerentemente al 7° obiettivo dell’agenda 2030 sull’energia pulita, ha voluto dotare la radio con un sistema di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
 


Una bella sfida, per cui, dopo un approfondito studio, è stato realizzato un sistema ad isola con un combinato di pannelli solari per sfruttare l’energia solare e turbine eoliche per sfruttare anche l’energia del vento.
Oggi ci piace pensare che, informazione e istruzione, grazie al contributo ricevuto dalla PAT e dai donatori privati ma anche dalle scuole, possano essere trasportate dal vento dentro ogni sperduto villaggio della Karamoja.