Elezione di Sergio Mattarella: i due commenti uguali e contrari

Gli autonomisti: «Non ci saremo potuti augurare un Presidente della Repubblica migliore» – Bezzi: «Si è sempre opposto ai ricorsi delle regioni autonome»

Nella fisica, ad ogni azione corrisponde un’azione uguale e contraria.
Ma il concetto può essere traslato anche alla politica. Ci riferiamo a due dei comunicati giunti in redazione a commento dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Uno è stato inviato dalla Componente autonomista del Gruppo Per le Autonomie, che afferma letteralmente «Non ci saremo potuti augurare un Presidente della Repubblica migliore».
L’altro giunge a firma dell’on. Giacomo Bezzi, Consigliere regionale di Forza Italia, che scrive «Come giudice della Corte Costituzionale si è sempre opposto ai ricorsi delle regioni autonome».
Li riportiamo qui di seguito per intero, perché rappresentano esattamente due punti di vista contrari sulla stessa persona e sullo stesso argomento.

Gruppo>Per>le>Autonomie.>>>>>>>>>>
La componente autonomista del Gruppo Per le Autonomie (sen. Karl Zeller, sen. Hans Berger, sen. Francesco Palermo, sen. Franco Panizza, sen. Vittorio Fravezzi e sen. Albert Lanièce) ha votato con convinzione per il giudice costituzionale Sergio Mattarella.
«Sin da subito è stato il nostro candidato ideale alla Presidenza della Repubblica. Mattarella è un personaggio di grande profilo istituzionale, un garante della Costituzione ed amico delle autonomie speciali. Come Ministro e Vicepresidente del Consiglio ebbe un ruolo determinante nel trasferimento delle competenze dallo Stato alle Province autonome, in particolare nel campo dell'energia e degli immobili demaniali. Non ci saremo potuti augurare un Presidente della Repubblica migliore.»
Lo dichiara il senatore SVP Karl Zeller, Presidente del Gruppo Per le Autonomie al Senato.
«Mattarella è una figura di grandissimo spessore ed un profondo conoscitore delle istituzioni e delle dinamiche parlamentari.»
Come Ministro della difesa abolì il servizio militare obbligatorio.
«Inoltre, fu, come è noto, l'autore del sistema elettorale il Mattarellum in vigore in Italia dal 1993 al 2005 che in seguito alla riforma elettorale attualmente all'esame del Parlamento dal 2016 sarà nuovamente introdotto nella Regione Trentino Alto Adige/Südtirol.» 
Consigliere>Giacomo>Bezzi>Forza>Italia.
Nel far arrivare i migliori auguri formali al Nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non posso che esprimere il mio rammarico per il metodo usato nell'individuazione di un Presidente di parte, fondatore del PD, che va ad occupare l'ennesima poltrona istituzionale, ormai tutte occupate da uomini di sinistra.
Mi auguro di sbagliare e che il Presidente possa essere un arbitro a favore di tutti e non solo di una parte politica.
Voglio inoltre segnalare, che come giudice della Corte Costituzionale si è sempre opposto ai ricorsi delle regioni autonome e non capisco, da ex parlamentare del PATT, come il mondo autonomista trentino possa gioire così tanto di fronte all'elezione di un Presidente, che non ha mai sostenuto le cause dei ricorsi della nostra Provincia autonoma presso la corte costituzionale.
Oltre a ciò, il Mattarellum era un sistema elettorale che garantiva con lo scorporo nella elezione dei parlamentari, la rappresentanza e diritto di tribuna a tutte le componenti politiche, vedremo nei prossimi giorni se il nuovo Presidente firmerà una legge elettorale come Italicum, anticostituzionale, che pone gli elettori trentini sottoposti al ricatto della minoranza tedesca di Bolzano.
Per questo nelle prossime settimane sottoporremo al nuovo Presidente questa questione e avremo da subito la prova se sarà un arbitro o l'ennesimo giocatore del campo di sinistra.