È il giorno di Messner e del grande alpinismo mondiale
Nel pomeriggio, appuntamento con il Premio SAT e il convegno della Società Italiana di Medicina di Montagna
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Grande attesa per la serata alpinistica L’assassinio dell’impossibile, che vedrà protagonista Reihnold Messner a 50 anni dalla pubblicazione dell’articolo da cui l’evento prende il nome: con lui, a riflettere sull’attualità del suo appello ad un alpinismo di rinuncia, un parterre senza precedenti di alpinisti di diverse generazioni.
Ma è anche il giorno della prima italiana del libro di Manolo, della consegna del premio SAT e della tavola rotonda del GISM, Gruppo Italiano Scrittori di Montagna.
Hansjoerg Auer, Hervé Barmasse, Tommy Caldwell, Manolo, Adam Ondra, Nicola Tondini: saranno questi gli alpinisti, rappresentanti di scuole e generazioni diverse, a confrontarsi con Messner a cinquant’anni da quel mitico 1968, anno in cui il grande alpinista sudtirolese lanciò un messaggio che ebbe un impatto fortissimo sul mondo della montagna: nell’articolo «L’assassinio dell’impossibile», da cui la serata prende il nome, «il re degli Ottomila» aprì una riflessione sulla possibilità di un alpinismo di rinuncia e sui limiti che si deve porre chi affronta la montagna.
Il «limite del possibile» nel frattempo è stato alzato e continuamente superato, e alcuni degli alpinisti che hanno spostato l’asticella sempre più in alto saranno all’Auditorium Santa Chiara domani, 4 maggio, alle 21, nella serata a cura di Sandro Filippini con la partecipazione di Carlo Massarini, «Mister Fantasy».
Uno dei protagonisti della serata, Maurizio Zanolla meglio conosciuto come Manolo, alle 11.30 a Palazzo Roccabruna presenterà in anteprima il suo libro biografico Eravamo immortali (Fabbri Editore), dialogando con Fausta Slanzi tra storia di montagna e squarci di intimità, ripercorrendo le tappe della sua educazione alla severità della natura e all’umiltà del sacrificio.
Nel programma cinema 25 proiezioni, tra repliche e prime visioni come l’anteprima di Edie (Regno Unito, 2017) di Simon Hunter, film che racconta la storia di Edith Moore, una scontrosa e testarda ottantenne scozzese che, dopo la morte del marito George, decide di realizzare da sola una scalata nelle Highlands scozzesi che il padre aveva organizzato per lei, dopo il matrimonio, e alla quale il marito, uomo duro e autoritario, l'aveva costretta a rinunciare.
Alle 10 alle Sala Conferenze della Fondazione Caritro appuntamento con la tavola rotonda del GISM, Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, Rocce, ghiacciai e letteratura della grande guerra, con Dante Colli (presidente del GISM), Claudio Smiraglia, Bepi Magrin e Antonella Fornari.
A Casa della SAT in Via Manci, alle 18 annuale appuntamento con la consegna del Premio SAT, consegnato a coloro che si sono distinti nel tempo per produzione scientifica, attività alpinistica e sociale.