Nuove frontiere dell’odontoiatria olistica – Di Nadia Clementi
Ne parliamo con il dottor Fausto Marchi, esperto nell’approccio multidisciplinare per il trattamento delle problematiche cibernetiche cognitive dei sistemi non lineari
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L’argomento delle cure dentali olistiche «di ultima generazione» appassiona la stampa, che si fa sempre più portavoce delle ultime sperimentazioni e scoperte in questo campo.
Per lungo tempo la cosiddetta odontoiatria tradizionale si è concentrata unicamente sui problemi dentali, senza prendere in debita considerazione altre malattie del nostro corpo che potessero essere collegate alla salute dei denti.
L’approccio «olistico» è esattamente questo e il dentista olistico non pratica un’odontoiatria differente da un dentista tradizionale ma la integra e offre valore aggiunto alla classica odontoiatria.
Ecco perché abbiamo intervistato il dottor Fausto Marchi odontoiatra/stomatologo esperto in tutti i settori dell’odontoiatria e nell’approccio multidisciplinare per il trattamento delle problematiche cibernetiche cognitive dei sistemi non lineari.
Chi è il dottor Marchi Fausto Il dott. Fausto Marchi vive e lavora a Trento. Si è diplomato alla scuola di odontotecnica Cesare Correnti in Milano. Si è laureato verso la fine degli anni ’80 in Stomatologia presso l’università di Rieka (Croazia). Tornato in Italia parifica il titolo laureandosi in Odontoiatria all’università degli studi di Trieste. Di seguito partecipa a numerosi corsi di specializzazione in Italia, Europa e negli Stati Uniti dove impara l’arte della «kinesiologa applicata» (touch for health) che usa abitualmente nel suo ambulatorio in via Gocciadoro a Trento. |
Dottor Marchi, cos’è l’odontoiatria olistica?
«Si tratta di un approccio globale che cerca le interdipendenze fra le patologie della bocca e altre parti del corpo.»
Nel contesto del sistema scheletrico la mandibola rappresenta un organo fondamentale nel controllo della postura del corpo umano insieme all'osso ioide, alle vertebre cervicali, in particolare atlante ed epistrofeo, alle scapole, al bacino e ai piedi.
Tutte queste strutture ossee, infatti, sono strettamente interconnesse al livello funzionale dal sistema muscolare ed a quello fasciale; cranio e sacro sono, inoltre, intimamente connessi anche dal sistema durale.
Ogni disallineamento posturale in un determinato settore, quindi, determina necessariamente un adattamento in tutte le altre strutture che devono compensare per generare un nuovo equilibrio.
Quali sono i vantaggi dell’odontoiatria olistica e come si caratterizza concretamente?
«In prima visita, se nell’anamnesi il paziente riferisce la presenza di dolori cronici, cerco attraverso dei test muscolari le priorità ascendenti o discendenti di mia competenza.
«Ricordiamo che circa una persona su cinque in Italia soffre in vario modo di questi disturbi.»
Quali disturbi?
«Si va dalle tensioni muscolari diffuse, cefalee (mal di testa), dolori al rachide (collo e schiena), pubalgie, formicolii e vertigini, disturbi all’udito e alla vista, disturbi digestivi, depressione e insonnia.»
E tutto questo è collegato alla bocca?
«Non esattamente. Diciamo che è piuttosto un difetto della deglutizione che non possiamo fare a bocca aperta.
«Provate anche voi”. Siamo costretti a impattare i denti che a loro volta se non sono “correttamente” posizionati creeranno alterazioni dall’articolazione temporo-mandibolare.»
Quante volte deglutiamo?
«Parecchie, mediamente una volta al minuto. Ma sarà soprattutto al mattino, avendo deglutito in modo anomalo durante la notte, che ci si presenterà la sintomatologia dolorosa, (di giorno teniamo di solito i denti sospesi).»
Quali strumenti o attrezzature usante in ambulatorio e quali altre prescrizioni mediche consiglia ai suoi pazienti?
«Ci sono colleghi che prescrivono la risonanza magnetica per evidenziare e quindi documentare le contrazioni al muscolo trapezio e psoas, sempre presenti nelle deviazioni mandibolari.
«Personalmente io mi limito a centrare la mandibola valutando però non una ma due altezze occlusali (vi fareste mai misurare un occhio solo dall’oculista?) aiutandomi con i test kinesiologici che sono la conditio sine qua non per la terapia»
Secondo Lei cosa dovrebbe fare una persona con disturbi cronici?
«Se dopo aver consultato i vari specialisti ortopedici/fisiatri/osteopati etc. il dolore permane, consiglio di rivolgersi anche al proprio dentista, che se informato e consapevole potrà aiutarvi.»
Ha ottenuto risultati concreti?
«Vi propongo due video che riportano le testimonianze dei miei pazienti.»
Possiamo pubblicarli?
«Ho la loro autorizzazione.»
In quale altro modo o ambito si può interagire con questo approccio olistico?
«Ad esempio nell’ambito della prevenzione di infortuni e per il miglioramento delle prestazioni sportive.
«Per fare un esempio, negli Stati Uniti non c’è squadra NBA che non abbia una figura kinesiologica nell’entourage.
«Per quanto riguarda il golf stiamo valutando e misurando tramite un computer dedicato (track man simulator) la maggior velocità della testa del bastone nell’impatto con la palla prima e dopo l'utilizzo del dispositivo odontoiatrico che applicheremo agli atleti bisognosi.»
È una terapia invasiva e di lunga durata?
«Assolutamente no, non si interviene mai in modo irreversibile. Si usano solo delle placche o rialzi in resina per brevi periodi (2/3 mesi).
«Se la sintomatologia scompare, a distanza di 6 - 12 mesi si può riabilitare la bocca in maniera definitiva o continuare portando il dispositivo odontoiatrico.»
Nadia Clementi – [email protected]
Marchi Fausto - [email protected] - 347-7743285