Nientemeno che droga party di capodanno a Ortisei e Corvara

Carabinieri di Brunico e Ortisei, col NAS di Trento, hanno denunciato 5 persone

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I militari delle Compagnie Carabinieri di Brunico e Ortisei, insieme ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e sanità (NAS) di Trento, hanno effettuato dei mirati controlli la notte di capodanno presso i rifugi alpini situati nel comprensorio sciistico Alta Badia al fine di verificare il rispetto della corretta applicazione della normativa anti-covid.
Nel corso dei controlli, erano circa due di notte, i carabinieri hanno notato che un locale – sito tra Corvara e Selva – era in attività, con le luci spudoratamente accese.
Hanno quindi fermato e identificato un uomo che si trovava all’esterno della struttura, che era proprio il titolare dell’esercizio pubblico.
L’uomo era palesemente in stato d’alterazione psicomotoria.
Le persone all’interno, capito cosa stava succedendo, si sono precipitate fuori e sono fuggite come topi per non essere identificate.
 
I militari quindi hanno proceduto a una accurata verifica all’interno del rifugio.
Nella sala da pranzo, dove era stato consumato il cenone, hanno trovato su di un tavolo diverse sostanze stupefacenti: quattro grammi di cocaina, ventidue grammi di marijuana, dieci grammi di hascisc, due pasticche di extasy e dodici «francobolli» di LSD.
I militari hanno quindi trovato uno della comitiva, che si era nascosto all’interno della sauna del rifugio. Dopo un po’ di tempo hanno anche identificato gli altri tre che nel frattempo si erano decisi ad abbandonare il loro nascondiglio all’aperto e rientrare per evitare un probabile assideramento.
 
Nel frattempo il proprietario della struttura, un po’ per il pietoso stato psicofisico in cui versava, un po’ per creare ostruzionismo ai controlli - che egli sapeva già sarebbero stati a lui molto sfavorevoli, – prima si è denudato all’aperto costringendo i carabinieri a portarlo dentro con la forza.
Quindi è fuggito su per le scale annunciando il suicidio saltando dal tetto.
Per fortuna due carabinieri, molto più lesti e soprattutto più coordinati di lui, sono riusciti a raggiungerlo e a bloccarlo.
 L’uomo si è poi calmato e ha anche rifiutato l’intervento dei medici. I carabinieri, alla fine dell’attività condotta, ormai in tarda mattina, lo hanno affidato alla famiglia.

I militari, visto il quantitativo e i tipi diversi di stupefacente rinvenuto, hanno eseguito perquisizioni presso le abitazioni di tutti e cinque i presenti, ove hanno trovato e sequestrato ulteriori sette grammi di marijuana e un grammo di hashish, nonché confezioni di medicinali a effetto stupefacente contenenti delorazepam (un tipo di benzodiazepina) privi della necessaria prescrizione medica.
I militari del NAS cercheranno ora di capire quale farmacia abbia venduto queste sostanze senza la ricetta del medico.
All’esito dell’attività di polizia giudiziaria i carabinieri hanno deferito in stato di libertà tutti e cinque i soggetti – tutti gardenesi con età compresa tra i 28 e i 34 anni – per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti.
Ai furboni sono state inoltre contestate le violazioni per il mancato rispetto delle norme emanate per il contrasto dell'emergenza pandemica Covid-19.
 
La droga sequestrata è stata inviata al Laboratorio di analisi stupefacenti per accertare il numero delle dosi ricavabili dallo stupefacente rinvenuto.