Simposio della Confraternita della vite e del vino Trento
Sono 16 i nuovi confratelli intronizzati nel corso del simposio d'autunno tenuto alla Fondazione Edmund Mach. Tra questi il senatore Patton e il prefetto Santarelli
Sono 16 i nuovi confratelli della Confraternita della vite e del vino Trento, intronizzati nel corso del simposio d'autunno, tenutosi oggi alla Fondazione Edmund Mach.
Nel corso della cerimonia, sono stati assegnati i diplomi di Vino Confratello alle cantine che hanno partecipato alla selezione e ottenuto il prestigioso riconoscimento.
I nuovi confratelli, intronizzati dal gran maestro Mauro Leveghi, con la cerimonia del tralcio di vite battuta sulla spalla ed un brindisi con un calice di vino rosso sono: Monia Di Mauro, Michele Grossi, Mattia Zeni, Mauro Santuari, Carmine Liotti, Giovanni Pellegrini, Enrico Demadonna, Luciano Ferrari, Altin Plaku, Carlo Moser, Claudio Pretti, Giuseppe Penso, Matteo Margoni, Pietro Valentini.
Sono inoltre stato intronizzati confratelli onorari: il senatore Pietro Patton e il prefetto Filippo Santarelli.
Sono stati quindi consegnati i diplomi di Vino Confratello 2023 ai seguenti vini: Vino di territorio e/o autoctono:
Per la categoria TrentoDoc millesimato: TrentoDoc Millesimato 2018 brut Madonna delle Vittorie.
Per la categoria Trentodoc da Pinot nero e/o da Meunier: Trentodoc Opera blanc Millesimato 2015 brut nature corvée.
Per la categoria TrentoDoc riserva: Trentodoc riserva 2017 brut Maso Poli. Per la categoria TrentoDoc rosato: TrentoDoc rosé Alperegis Millesimato 2017 brut Rotari.
Per la categoria Trentino Doc Nosiola: Trentino Doc nosiola 2022 Fem.
Per la categoria Trentino superiore Doc Müller Thurgau: Trentino superiore Doc Müller Thurgau Zeveri 2022 Cavit.
Per la categoria Trentino superiore Doc Marzemino Ziresi/Isera: Trentino superiore Doc Marzemino d'Isera etichetta verde 2020 cantina d'Isera.
Per la categoria Teroldego rotaliano Doc superiore e superiore riserva: Teroldego rotaliano Doc vigna Sottodossi riserva Luigi 2019 Dorigati.
Per la categoria Valdadige Terra dei forti Doc Enantio Valdadige Terra dei Forti Doc: Enantio riserva 2018 Cantina sociale di Avio.
Per la categoria Trentino Doc rosso e Trentino superiore Doc rosso: Trentino Doc rosso Navesel 2020 Simoncelli Armando.
Per la categoria Trentino Doc Vino Santo: Trentino Doc Vino Santo Emblemi d'amor 2008 Poli Giovanni.
Per la categoria Trentino superiore Doc Castel Beseno vendemmia tardiva e passito: Trentino superiore Doc Castel Beseno 2022 Cantina Salizzoni.
Il diploma di Vino del convivio quotidiano 2023 è stato assegnato alla: Schiava Valdadige Doc Schiava Ager Lagari 2022 Cantina sociale di Avio.
Il simposio d'autunno si è aperto con la celebrazione, nella chieda adiacente l'Istituto, della S. Messa officiata dal confratello don Bruno Tomasi accompagnata dei canti liturgici del Gruppo vocale Laurence K. J. Feininger diretto dal confratello Roberto Gianotti.
Il simposio, svoltosi nell'aula magna della Fondazione Edmund Mach si è aperto con il saluto del gran maestro Mauro Leveghi, che ha voluto sottolineare il significato del luogo dove si è tento l'evento: la Fondazione Mach di San Michele.
«Questo Istituto – ha detto Leveghi – è da 150 anni il riferimento per l'agricoltura e la vitienologia del Trentino ed ha formato enologi che hanno saputo dare una precisa identità ai vini della nostra terra.
«I diplomati di San Michele sono inoltre stati protagonisti del rinascimento del vino italiano, dopo la crisi scoperta nel 1986 del metanolo».
In merito al vino confratello il gran maestro ha detto: «L'obiettivo della Confraternita è quella di valorizzare le produzione enologiche della nostra provincia ed il vino confratello vuole esaltare i vini di territorio identitari e autoctoni, espressivi nella complessiva produzione, delle nostre pregiate zone vitate».
Leveghi ha concluso il suo intervento ricordando ai nuovi confratelli, che far parte della Confraternita della vite e del vino, vuol dire essere ambasciatori del vino del Trentino promuovendolo nelle varie situazioni di lavoro e con gli amici.
È seguito l'intervento di Emanuele Eccel della Fondazione Mach che ha parlato di «Strategie collaborative per affrontare il cambiamento climatico in viticoltura».