Martedì 2 luglio 2024, San Benardino Realino

È stato un gesuita italiano nato a Carpi nel 1530 e morto a Lecce nel 1616, per questo è considerato Patrono di Lecce

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Il patrono di Lecce è un modenese, nato a Carpi nel 1530 da una famiglia illustre.
Da giovane si appassionò allo studio della letteratura classica (ci è giunto un suo commento in latino a Catullo) e successivamente a Bologna si dedicò alla filosofia e alla medicina, che però abbandonò dopo un triennio per passare al diritto civile ed ecclesiastico, nel quale ottenne la laurea nel 1556.
Grazie alla protezione del cardinale Cristoforo Madruzzo, governatore di Milano per conto del re Filippo II di Spagna, al cui servizio lavorava suo padre, Bernardino percorse una brillante carriera amministrativa come podestà a Felizzano nel Monferrato, avvocato fiscale ad Alessandria, podestà alle Cascine, pretore a Castel Leone, e infine come Uditore e Luogotenente Generale a Napoli.
 
Qui venne in contatto con la Compagnia di Gesù alla quale, dopo un espresso comando della Vergine Maria apparsagli col Bambino tra le braccia, chiese di essere ammesso.
Vi entrò il 13 ottobre 1564 e nel 1567 fu ordinato sacerdote e nominato maestro dei novizi, esercitando anche vari ministeri a vantaggio della cittadinanza.
Sette anni dopo venne destinato a Lecce per trattare la fondazione di un collegio al quale si dedicò poi fino alla morte ricoprendo incarichi di rettore o vicerettore e perfino lavorando semplice operaio, ma pensando anche alla gente: ricchi e poveri, dotti e ignoranti, tutti erano conquistati dalla santità della sua condotta caratterizzata dall’amabilità del tratto, dall’umiltà e dalla pazienza, che gli procurarono il titolo di «padre della città».
 
A lui ricorrevano per consiglio anche prelati e principi, attirati dai carismi spirituali di cui godeva e dalla sua fama di taumaturgo.
A Bernardino morente, il municipio di Lecce chiese di voler essere il protettore della città di generazione in generazione, e lui acconsentì, diventando patrono da vivo, caso unico nella storia della Chiesa. Si spense il 2 luglio 1616 a 86 anni.
Fu canonizzato da Pio XII nel 1947.