Bisogna porre fine alle guerre in corso. A qualunque costo
Il mondo ha già enormi problemi naturali e noi ci comportiamo come i galletti dell’Azzeccagarbugli che si beccavano mentre stavano per andare in padella
Purtroppo, da tre anni in qua le cose al mondo peggiorano giorno per giorno.
Pare che il mondo intero abbia sete di sangue.
La Cina ha fatto una simulazione di attacco all’isola di Taiwan da lasciare il mondo col fiato sospeso. Il governo di Taipei ha ipotizzato una amara sorpresa per coloro che dovessero invadere la loro isola.
E ha chiamato a raccolta i vicini stati del Giappone della Corea del sud che, insieme agli USA, dovrebbero intervenire in caso di guerra.
Ciliegina sulla torta, il candidato alla Casa Bianca Donald Trump ha dichiarato pubblicamente che se fosse presidente avrebbe bombardato Pechino. Fantastico…!
In Medio Oriente Netanyahu ha perso il senso del limite e si sta isolando dal resto del mondo, perdendo quella benevolenza che gli era dovuta dopo l’Olocausto.
Non parliamo di Hamas, che è il terrorista più ricercato del mondo.
Ma parliamo di Erdogan, presidente della Turchia, che pur facendo parte della NATO sta invocando i Paesi arabi a coalizzarsi per distruggere Israele. E vorrebbe entrare nell’Unione Europea.
Alcuni paesi della UE hanno già riconosciuto la Palestina come stato sovrano. Penoso che lo abbiamo fatto da soli e con d’accordo con l’Europa.
E ci chiediamo quale sia lo stato palestinese che riconoscono… quello di Hamas? No, sono mosse che vanno fatte con i crismi del diritto internazionale.
E veniamo alla guerra Russo-ucraina. Molti paesi europei vogliono autorizzate Zelensky a usare le armi fornitegli dal mondo occidentale per attaccare la Russia nel suo territorio.
E qui è bene fare una precisazione. La difesa può essere passiva o attiva. Facciamo un esempio citando le guerre indiane. Se i bianchi che sono nel fortino attaccato dagli indiani respingono gli attacchi, stanno facendo difesa passiva. Ma se nella notte gli assediati escono per far scappare i cavalli degli indiani, hanno attivato quella che si chiama difesa attiva.
Trasportando il tutto in Ucraina, ci pare legittimo che gli assediati vogliano distruggere le basi di partenza dei missili e dei droni. Si tratterebbe esattamente di difesa attiva e non un atto di guerra.
Però portare i soldati europei sul territorio ucraino sarebbe esattamente un atto di guerra. E sarebbe guerra mondiale.
Ha fatto bene l’Italia a dichiararsi fuori e farebbe bene prendere le distanze da coloro che vogliono farlo.
Comprendiamo i timori dei paesi estoni e della Polonia che hanno la guerra alle porte di casa, ma si deve assolutamente invertire l’escalation. Si deve dire basta.
Se davvero il Mondo Occidentale intende intervenire, è necessairo smetterla di fare i bulli e incontrarsi una buona volta con Putin per studiare il giusto confine da porre tra i due paesi. L’Ucraina ci rimetterà la Crimea (che è sempre stata russa prima che Krusciov la regalasse all’Ucraina) e magari qualche pezzo di territorio.
Ma è il momento di dira basta. Basta. Il mondo ha già altri problemi ben più grossi.
Sembriamo i galletti dell’Azzeccagarbugli che si beccavano tra di loro mentre stavano per finire in padella.
GdM