La Camera di Commercio di Trento avanza 1.294.718,78 euro
Il consiglio della Camera di commercio di Trento ha approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio 2014
Si è riunito il Consiglio della Camera di Commercio di Trento che ha approvato il bilancio di esercizio 2014.
La gestione dell’attività camerale relativa allo scorso anno ha comportato proventi di parte corrente per un totale accertato al 31 dicembre 2014 pari a 16.573.425,89 euro.
Con i ricavi finanziari di 570.470,57 euro e quelli straordinari di 521.052,99 euro, si raggiunge la cifra totale di 17.664.949,45 euro.
Gli oneri di parte corrente ammontano invece a 16.120.724,19 euro che, integrati dalle componenti straordinarie pari a 247.938,02 euro e dalle rettifiche di valore attività finanziarie per 1.568,46 euro, raggiungono un totale di 16.370.230,67 euro.
L’avanzo economico d’esercizio è risultato quindi pari a 1.294.718,78 euro, che il Consiglio camerale ha deliberato di destinare a incremento del patrimonio netto iniziale, consolidando la struttura patrimoniale dell’Ente.
Esso è determinato soprattutto dall’osservanza delle direttive provinciali per l’attuazione degli obiettivi previsti dalla manovra finanziaria (invarianza del costo del personale; riduzione delle spese discrezionali, diminuzione dei costi di funzionamento).
A ciò si aggiunge la scelta operata nel corso dell’anno di liquidare Trentino Sprint, azienda speciale della Camera di Commercio di Trento.
Il rafforzamento del patrimonio camerale consentirà di affrontare con minore affanno le sfide future con cui l’Ente dovrà confrontarsi.
«Il quadro di riferimento per il sistema camerale – ha spiegato Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio – è completamente mutato nel corso del 2014, a seguito dell’intervento normativo nazionale che ha compresso significativamente le risorse a disposizione degli enti camerali, rafforzando la necessità di accelerare il processo di razionalizzazione della spesa, già avviato da alcuni anni all’interno dei singoli enti.»
La Camera di Commercio di Trento ha reagito con immediatezza rafforzando e spingendo in modo ancora più marcato sulla revisione dei costi ‒ pur in presenza di alcune rigidità strutturali e senza riduzioni di competenze, funzioni e servizi istituzionali garantiti alle imprese ‒ in attesa che trovi compimento il processo di riforma del sistema camerale che si è messo moto ed è ancora in corso di evoluzione.