«Il sindacato di fronte alla sfida dell’automazione»

Se ne è parlato questa sera al Festival dell’Economia di Trento nella conferenza

L’automazione non deve far paura. Deve però essere affrontata e gestita. Se ne è parlato questa sera al Festival dell’Economia di Trento nella conferenza «Il sindacato di fronte alla sfida dell’automazione» per la sessione Dialoghi.


Sul palco dell’auditorium di Palazzo Paolo Prodi (Dipartimento di Lettere e Filosofia) dell’Università di Trento c’erano Susanna Camusso, segretaria generale della CGIL, e Marco Bentivogli, segretario FIM-CISL.
Con loro Claudio Lucifora, docente di Economia politica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
A coordinare il dialogo: la giornalista e saggista Nunzia Penelope. Si partiva dalle domande: come si contratta ai tempi dei robot e come si deve ripensare il sindacato.
Claudio Lucifora ha proposto un’analisi di come la tecnologia applicata al mondo del lavoro abbia migliorato il benessere e sia da vedere come un’opportunità più che come una minaccia. Ma richiede nuova legislazione e nuova contrattazione.
 
Susanna Camusso ha sottolineato come quella attuale non sia la prima trasformazione che il sindacato si trova di fronte. Per lei il ruolo del sindacato è soprattutto contrattare l’innovazione per evitare che si scarichi come peggioramento delle condizioni di lavoro.
A preoccuparla sono soprattutto la frammentazione e l’individualismo. Marco Bentivogli, sostenitore di Industria 4.0, ha chiesto di sgombrare il campo dalla tecnofobia e ha detto che in Italia si è persa occupazione per mancanza e non per eccesso di tecnologia.
Altra nota dolente italiana: la scarsa attenzione per la formazione dei lavoratori.
Al sindacato ha chiesto quindi non di andare in parallelo al cambiamento, ma di anticiparlo. In risposta alla giornalista che sollecitava un commento sul nuovo governo, Bentivogli si è detto preoccupato per il populismo che sarebbe generato anche da chi dice che va sempre tutto male.
 Camusso ha criticato il reddito di cittadinanza, che per lei non è una soluzione. Ritiene inoltre che le scelte annunciate in queste ore aumenteranno le diseguaglianze.