Sgomberato stabile a Piedicastello occupato illegalmente
La polizia Locale di Trento ha controllato la decina di extracomunitari che pernottavano lì: erano tutti privi di documenti

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Al fine di constatare eventuali attività illecite o presenze irregolari segnalate da alcuni residenti della zona di Piedicastello, ieri mattina personale del Nucleo Civico della Polizia Locale ha effettuato una verifica presso uno stabile dismesso di proprietà comunale situato nei pressi della Motorizzazione Civile di Trento.
Gli abitanti infatti segnalavano da qualche tempo uno strano andirivieni di persone, sia in orario diurno che serale, sospettando attività illecite o comunque presenze irregolari nell’edificio in questione.
Accedendo nello stabile alle prime ore del giorno, il personale operante si trovava di fronte a una ventina di extracomunitari che, da quanto di è potuto accertare, trascorrevano le notti nell’edificio.
Durante il sopralluogo non venivano riscontrate attività di spaccio o la detenzione di sostanze stupefacenti, ma vista l’illecita occupazione di proprietà pubblica, si è proceduto all’identificazione delle persone presenti e al controllo della loro regolarità sul territorio nazionale.
Per questo motivo una decina di immigrati, privi di documenti, sono stati accompagnati presso gli uffici di via Maccani per le operazioni di fotosegnalamento e per la redazione dei relativi atti.
Al termine gli uomini venivano deferiti in concorso all’Autorità Giudiziaria per invasione di edificio pubblico.
Sempre nella stessa mattinata, personale del Nucleo commercio e Pubblici esercizi, effettuava - unitamente a operatori del Servizio Veterinario dell’A.P.S.S. - un controllo presso un esercizio commerciale gestito da extracomunitari nella zona di via Prepositura.
Nell’attività commerciale, già oggetto di controlli e provvedimenti sanitari nel recente passato, si riscontrava che al posto del gel igienizzante da mettere a disposizione della clientela era stato posizionato un prodotto per l’igiene della casa e dei pavimenti, non idoneo per l’uso personale e inoltre venivano riscontrate ulteriori irregolarità rispetto ai protocolli di sicurezza per il contenimento dell’epidemia da COVID-19.
Per quanto accertato si provvedeva alla notifica della sanzione pecuniaria prevista dalla legge e alla chiusura provvisoria dell’attività per cinque giorni come previsto dallo stesso decreto.