Gioco Pirandelliano con gli attori di Viganò al Teatro Portland

Venerdì 11 dicembre la Bella Stagione ospita Accademia Arte della Diversità

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L'Accademia arte della diversità è la prima compagnia teatrale professionale italiana costituita da uomini e donne in situazione di «handicap» che hanno scelto, dopo 8 anni di attività di creazione, formazione e spettacoli, di diventare attori e attrici professionisti.
Gli attori della compagnia non dissimulano in alcun modo la loro condizione, piuttosto vi fondano la ricerca di una identità artistica.
Vedendoli non diremmo mai che il teatro ne ha mascherato i tratti, che ci sembrano proprio «come gli altri».
In scena vediamo l'handicap e vediamo il teatro.
 
Sono la scoperta di un teatro dove la preparazione e la tecnica non costituiscono un involucro, né un sostegno esterno per l'attore, ma sono tutt'uno con l'espressione, organicamente legati alla condizione del rappresentare.
Le capacità del tutto «speciali» degli attori e danzatori dell'Accademia Arte della diversità non intervengono a «mettere in forma» la comunicazione, ma costituiscono la natura della comunicazione stessa, sostanziandone possibilità e verità.
Questi attori e queste attrici non chiedono indulgenza e ci invitano a tenere la commozione a distanza; non rivendicano, nel loro agire sulla scena, alcun azione terapeutica, perché la terapia è costretta a fermarsi sulla soglia di un mistero che appartiene all'inesplicabilità dell'arte.
Per questi attori misurarsi con l'opera di Pirandello «Sei personaggi in cerca d'autore» è una sfida ad affrontare un testo che, nella loro voce, risuona con una verità tutta nuova, con un'altra profondità.
 

 
Il gioco pirandelliano dell'incomunicabilità, delle maschere sociali, dei ruoli, delle forme apparenti, che tutti noi crediamo immobili e che invece si trasformano in continuazione, è terreno fertile per questi attori/di/versi.
Attraverso Pirandello hanno la possibilità di esasperare i conflitti tra apparenza e realtà, tra normalità e anormalità, tra individuo e mondo e mostrare la tragicità di una vita «che si aggira piccola piccola tra le apparenze e che ci sembra quasi che non sia davvero, che sia solo una fantasmagorica meccanica». E come dare importanza a queste vite «piccole»?
L'interesse per il testo pirandelliano nasce dal dramma dei sei personaggi che domandano al teatro il diritto di esistere.
L'uso della maschera, il continuo conflitto con il doppio della nostra personalità, la sua vicinanza alla follia, la continua riflessione sull'individuo e le sue molteplici forme e facce, è il gioco del teatro di Pirandello.
 
Lo spettacolo si terrà presso il Teatro Portland di via Papiria 8 a Trento nella giornata di Venerdì 11 Dicembre alle ore 21.00.
Biglietti: Intero 12 €, Ridotto Newsletter e Carta in Cooperazione 10 €, Soci Spazio14, Estroteatro e 33Trentini 9 €, Ridotto Studenti 8 €, Ridotto soci Portland 6 €.
La stagione è resa possibile da un finanziamento della Fondazione Caritro e dalla Provincia Autonoma di Trento.
Dopo ogni spettacolo sarà possibile incontrare gli artisti della compagnia, in maniera informale negli spazi del Teatro Portland, durante la ormai consueta degustazione di vini offerta dalla Cantina Vivallis.