Il dottor Benetollo risponde a Massimo Lovato

«Confido comunque che tutto il personale ed i volontari del soccorso possano essere vaccinati nelle prossime settimane»

Buongiorno.
Apprezzo e condivido l'attenzione per la vaccinazione antiCovid.
Il fatto che vi sia una così ampia richiesta è certamente molto positivo e fa ben sperare per la nostra popolazione.
Comprendo il suo rammarico e le sue argomentazioni; d'altra parte, può capire come in questa fase moltissime altre argomentazioni potrebbero (e sono!) portate dai singoli e dai gruppi; tutti hanno una parte di ragione, ma alla fin fine ai diversi livelli devono essere prese decisioni, che inevitabilmente nell'immediato accontentano pochi e scontentano molti.
Come lei ha giustamente osservato, la decisione che la riguarda non avrebbe avuto un impatto significativo se il vaccino fosse stato disponibile nelle quantità inizialmente comunicate e note al momento in cui quella decisione è stata presa; purtroppo poi le cose sono cambiate.
E quindi anche i piani vanno adattati alle mutate circostanze.
 
Il criterio dell'età è un criterio importante perché facilmente comprensibile ed applicabile, ed anche perché le complicanze ed i decessi sono fortemente collegati con l'età, per cui risulta ragionevole proteggere per prime le persone che sono più a rischio non di contagiarsi, ma di riportare danni gravi; questa strategia è finalizzata anche a diminuire la pressione sui servizi sanitari, al fine di aumentare quanto prima la possibilità di trattare tutte le altre patologie, a beneficio dell'intera collettività.
Ritengo sia per questi motivi che si sta sempre più affermando nel dibattito generale e nei documenti di indirizzo delle autorità sanitarie nazionali e sovranazionali.  
Confido comunque che tutto il personale ed i volontari del soccorso possano essere vaccinati nelle prossime settimane.
 
Cordiali saluti.
dott. Pier Paolo Benetollo
Direttore Generale
Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
della Provincia Autonoma di Trento