Premiata la Cantina di Bolzano – Di Giuseppe Casagrande
È la prima cantina vinicola altoatesina a ricevere la prestigiosa certificazione dell'Onu rilasciata da Ökoinstitut Südtirol per la sostenibilità ambientale

Stephan Filippi, Andrea Radin, Michl Bradlwarter, Luis Alber, Sonja Abrate, Jana Wagner, Sarah Watschinger, Günther Schweigkofler.
Il gigantesco cubo in vetro e acciaio della nuova avveniristica Cantina di Bolzano (chapeau agli architetti altoatesini Dell'Agnolo-Kelderer) ha accolto ieri nell'incanto di un paesaggio unico tra i vigneti che circondano la chiesetta d San Maurizio, quanti sono accorsi alla periferia Sud di Bolzano per festeggiare il nuovo importante riconoscimento assegnato in campo ambientale alla storica (1908) cantina.
Un successo che testimonia l'impegno quotidiano della Cantina di Bolzano per la sostenibilità. Le sue emissioni di gas serra sono, infatti, diminuite del 14% negli ultimi tre anni e un ulteriore miglioramento sarà presto possibile grazie all'impiego di energia solare.
Sul lato Nord, nel punto più alto dell'impianto di cui è dotata la cantina, sono infatti previsti 1.800 m2 di superficie fotovoltaica che dovrebbero generare 300 mila kWh di elettricità - un quarto dell'attuale consumo - grazie a un investimento di circa 500 mila euro.
Un esempio virtuoso con lo sguardo rivolto al futuro
«La Cantina di Bolzano sta dando un grande esempio con il suo sguardo verso il futuro», – ha dichiarato Sonja Abrate, vicedirettrice di Ökoinstitut Alto Adige.
L'istituto ha recentemente analizzato la cooperativa, modernissima, eppure ricca di storia agricola e tradizione enologica, e ha redatto un dettagliato rapporto di sostenibilità: il primo nel settore vinicolo altoatesino.
Il certificato, che premia le buone pratiche, è stato consegnato ufficialmente ieri mattina nel corso della cerimonia ufficiale che si è tenuta presso la cantina, nel quartiere bolzanino di San Maurizio.
Sonja Abrate vicedirettrice dell’Ökoinstitut Südtirol conferisce a Michl Bradlwarter presidente.
Il Kellermeister Stephan Filippi: l'alta qualità sposa la sostenibilità
«Perseguiamo da sempre l'obiettivo di svolgere il nostro lavoro in armonia con la natura», – ha spiegato il presidente della Cantina, Michl Bradlwarter, nel suo intervento.
A sua volta il Kellermeister, l'enologo mastro cantiniere Stephan Filippi ha aggiunto: «Con il rapporto di sostenibilità stabiliamo in modo chiaro a che punto siamo giunti e come possiamo continuare a produrre vini di alta qualità in futuro assumendoci, allo stesso tempo, una grande responsabilità per le prossime generazioni».
La Cantina di Bolzano ha ottenuto il marchio di qualità CasaClima Wine grazie al nuovo efficientissimo.
I soci della cooperativa vitivinicola sono 220 (350 gli ettari vitati)
La cooperativa vitivinicola del capoluogo altoatesino può contare su una platea di 220 soci che lavorano con pratiche agronomiche invidiabili 350 ettari di vigneto (35 quelli certificati bio) distribuiti tra Gries, San Maurizio, Settequerce, San Giorgio, Cologna, Santa Maddalena, Lutago, Santa Giustina e Renon.
Nella produzione, il calore è ampiamente garantito da energie rinnovabili sotto forma di pellet di legno. Il raffreddamento è principalmente naturale grazie alla cantina in parte sotterranea e in parte scavata nelle profondità della roccia che la ospita.
Il consumo di elettricità è estremamente ridotto perché nei passaggi tra una fase di lavorazione e l'altra viene sfruttata la forza di gravità: in questo modo è possibile rinunciare quasi del tutto all'utilizzo delle pompe.
Nel 2019, inoltre, la Cantina ha ottenuto il marchio di qualità CasaClima Wine® grazie al nuovo efficientissimo edificio green e alla sua sofisticata logistica.
Non sorprende, quindi, che le maggiori emissioni di CO2 si concentrino al di fuori della cantina, ossia nel processo di produzione e durante il trasporto di imballaggi di cartone e bottiglie, anche se circa due terzi sono già oggi in vetro riciclato.
L'obiettivo è ridurre il peso delle bottiglie di vino del 10-15%: questo si tradurrebbe in una riduzione delle emissioni fino al 20%.
La avveniristica struttura della nuova Cantina di Bolzano.
Cinquanta le misure elencate per un migliore impatto ambientale
Il rapporto di sostenibilità è un documento che elenca più di 50 misure per una migliore impatto ambientale: dall'ottimizzazione del consumo idrico utilizzando l'acqua piovana fino alle colonnine di ricarica aggiuntive per le auto ibride o elettriche di dipendenti e clienti.
Nell'ambito della sostenibilità sociale, ad esempio, vengono proposte misure per lo sviluppo del personale e il congedo parentale per i padri, mentre in ambito economico si investe in progetti sostenibili anche al di fuori dell'azienda.
Si sta inoltre valutando la possibilità di fondare una comunità energetica assieme ai soci.
Contestualmente, un gruppo di lavoro interno sta portando avanti proprio in questo periodo i passi necessari per affrontare il prossimo grande obiettivo: la certificazione di Cantina Bolzano secondo il sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI), destinato a chi adotta sistemi di coltivazione che privilegiano l'uso di tecniche che garantiscono un minor impatto ambientale e una riduzione delle immissioni nell'ambiente di sostanze chimiche. Ancora una volta, la Cantina di Bolzano sarà apripista con un progetto pilota.
«È chiaro che stiamo percorrendo la strada della sostenibilità di concerto con i nostri soci, – ha sottolineato il presidente Bradlwarter. – Sono loro i nostri partner più importanti e li coinvolgeremo costantemente, come già facciamo, nel percorso virtuoso che ci vede in prima linea verso un'economia sempre più sostenibile.»
Giuseppe Casagrande – [email protected]