Coppa del Mondo Mtb, Black Snake del riscatto
Pierron e Seagrave si ritrovano in Val di Sole – I risultati del Day 2: domani chiusura in grande stile con il Cross Country Olimpico e Sagan ospite
Foto Credits @ Michele Mondini.
Quando nello sport il destino incrocia le carte dei protagonisti, è lì che sa raccontare le storie più belle. Succede così che in un giorno di giugno sulla Black Snake, in Val di Sole, due campioni con un recente passato di cadute, infortuni e ricadute, si ritrovino quasi magicamente su un tracciato che li aveva già resi grandi.
È la storia della Downhill di Val di Sole 2024 alle WHOOP UCI Mountain Bike World Series di sabato 15 giugno, e i protagonisti si chiamano Amaury Pierron e Tahnee Seagrave.
Il primo ha dipinto una linea perfetta fra rocce e radici, scavando una voragine fra sé e gli avversari, e tornando a respirare l’area rarefatta del primo gradino del podio a quasi due anni da Snowshoe 2022.
L’anno scorso, una terribile caduta a Lenzerheide gli aveva provocato la frattura di una vertebra cervicale: addio stagione, e tanti lenti mesi di recupero per provare a tornare sé stesso dopo un infortunio tanto importante. Oggi può dirlo: missione compiuta.
Seagrave, 29 anni proprio oggi, Campionessa del Mondo Junior in Val di Sole nel 2016, negli ultimi anni ha dovuto schivare ostacoli ben più spaventosi del bosco della Black Snake, che oggi ha domato a dispetto di nubi, fango e foschia.
Per lei il calvario è iniziato nel 2019, anno della sua ultima vittoria in Coppa del Mondo prima del successo odierno, con un brutto infortunio alla spalla dopo una caduta a Fort William. A inizio 2020, la frattura della caviglia la costrinse a un nuovo, lungo, percorso di riabilitazione.
Dopo aver ritrovato competitività nel 2021, la britannica ha affrontato un ulteriore risalita dall’inferno, forse la più difficile, a causa di una commozione cerebrale dovuta a una caduta. Una risalita che oggi, nel giorno del 29° compleanno, può dirsi finalmente completata: «Oggi ho ritrovato la vera Tahnee».
L’emozione dei due vincitori, che già avevano festeggiato in coppia a Daolasa nel 2018, ha acceso anche quella del tanto pubblico sul percorso e in campo gara a dispetto del meteo, a tratti inclemente nel cielo di Val di Sole.
Anche in una giornata opaca per il trentino Christian Hauser, solo nono fra gli Junior, il pubblico italiano ha potuto assistere al career best del comasco Stefano Introzzi, 19esimo con il numero 91 dopo essersi qualificato a sorpresa per la finale. Questa strana, magica giornata in Val di Sole la ricorderà a lungo anche lui.
Capolavoro di Amaury Pierron: è bis in Val di Sole
La semifinale di ieri è stata profetica: anche nell’atto conclusivo, Amaury Pierron ha dimostrato di aver raggiunto un feeling particolare in Val di Sole aggredendo la Black Snake sin dall’uscita dal cancelletto, come solo i campioni sanno e osano fare.
Per il campione francese è arrivata la seconda affermazione a Daolasa a sei anni di distanza dalla prima, risalente al 2018, al termine di una run senza sbavature, chiusa con il crono di 3’39”.004, unico atleta a scendere sotto la barriera dei 3 minuti e 40 secondi.
Il portacolori della Commencal/Muc-Off si è lasciato alle spalle la sorpresa di giornata, il grintoso statunitense Dakotah Norton (Mondraker Factory), secondo a 4”.893, abile a sfruttare una pista più asciutta rispetto ai rider che hanno preso il via nella seconda parte di gara.
Anche Norton non è nuovo agli exploit sulla Black Snake, come dimostra il terzo posto del 2022: l’appuntamento con la prima vittoria nel massimo circuito è, però, ancora rimandato.
«Vincere in Val di Sole nella tappa più iconica di UCI Mountain Bike World Series è pura follia. Una volta che mi sono affacciato al cancelletto, mi son detto: tutto o niente. Ho aperto il gas ed è arrivato tutto», – ha commentato un raggiante Pierron.
Ha completato il podio il canadese Finn Iles (Specialized Gravity) terzo a 5”.880, davanti all’australiano Troy Brosnan (Canyon) e al transalpino Loic Bruni (Specialized Gravity). Per il plurititolato rider di Nizza, la consolazione della leadership in classifica generale, consolidata con una gara regolare ma ben lontana da ciò che serve per primeggiare in Val di Sole.
Diciannovesimo posto per l’unico rider italiano al cancelletto di partenza dell’atto finale, Stefano Introzzi, che conquista così il suo career high con il numero di gara più alto fra gli atleti qualificati in finale.
Seagrave ancora regina della Black Snake
Il talento di Tahnee Seagrave splende nuovamente in Val di Sole, a cinque anni dal suo ultimo successo in Coppa del Mondo e a sei dalla sua prima affermazione sulla Black Snake, la pista che nel 2016 le aveva regalato il titolo iridato Junior.
La britannica del Team Canyon CLLCTV si è dimostrata l’atleta più solida del sabato trentino, riuscendo a scacciare con un colpo di spugna i cattivi pensieri di una semifinale da dimenticare.
Ma si sa, i campioni vengono fuori nel momento più importante e quest’oggi la prova di Tahnee Seagrave ha rasentato la perfezione. Con il crono di 4’31”.471, Seagrave si è lasciata alle spalle la transalpina Marine Cabirou (Scott Downhill), distanziata di appena 320 millesimi e come al solito a proprio agio sulla Black Snake. Terzo posto per la slovena Monika Hrastnik (Dorval Am Commencal) a 941 millesimi dalla vetta.
«Non credevo fosse possibile quest’oggi, ieri ero veramente molto indietro. Credo che oggi finalmente abbiamo rivisto la vera Tahnee.
«Dopo così tanti infortuni avevo tanti dubbi su me stessa, e a causa della commozione cerebrale ho affrontato anche difficoltà di salute mentale.
«Per tornare in vetta ci è voluto più di quanto le persone credano, e sono solo felice e grata di essere qui. Ieri avevo faticato tanto; oggi al cancelletto ho chiuso gli occhi e ho detto a me stessa di essere forte, cercando di mettere tutta questa energia nella mia gara.»
Tre atlete racchiuse in meno di un secondo per una gara Donne Elite caratterizzata da una fitta nebbia nella parte alta della pista.
Si è fermata ai piedi del podio invece la veterana Myriam Nicole (Commencal Muc-Off), assieme al proprio sogno di centrare un poker da leggenda in Val di Sole.
Ha completato la top 5 la donna più veloce del mondo, l’iridata Valentina Höll (YT MOB), protagonista della solita run notevole ma tradita da un ostico passaggio sulle pietre nella parte alta.
Si era invece fermato nella giornata di venerdì il cammino delle italiane, Gloria Scarsi e la padrona di casa Eleonora Farina. La neozelandese Jess Blewitt, dominatrice delle semifinali, non ha invece preso parte alla finale a causa di una rovinosa caduta e di un infortunio alla mano.