L’Istat stima la crescita del Pil allo 0,8% – Terzo trimestre +0,2%

Cala la disoccupazione a ottobre: -0,5% – Purtroppo non cala quella giovanile

Nel terzo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010 e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti del terzo trimestre del 2014.
La stima preliminare diffusa il 13 novembre 2015 scorso aveva rilevato la stessa variazione congiunturale e una crescita tendenziale dello 0,9%.
Il terzo trimestre del 2015 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al terzo trimestre del 2014.
La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,6%.
Rispetto al trimestre precedente, per i principali aggregati della domanda interna sono stati registrati andamenti divergenti: i consumi finali nazionali sono cresciuti dello 0,4%, mentre gli investimenti fissi lordi hanno segnato una flessione dello 0,4%.
Riguardo alle componenti estere, le importazioni sono aumentate dello 0,5% e le esportazioni sono diminuite dello 0,8%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per +0,2 punti percentuali alla crescita del PIL (+0,2 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private (ISP), +0,1 la spesa della Pubblica Amministrazione (PA) e -0,1 gli investimenti fissi lordi). La variazione delle scorte ha contribuito positivamente 0,3 punti percentuali, mentre l'apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,4 punti percentuali.
Si rilevano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di tutti i principali comparti, con incrementi di 2,3% nell'agricoltura, 0,3% nell'industria e 0,1% nei servizi. Si registrano variazioni positive del valore aggiunto anche in termini tendenziali: 3,7% nell'agricoltura, 0,9% nell'industria e 0,5% nei servizi.
 
 Cala la disoccupazione 
Nel quadro dell'arricchimento e maggiore integrazione delle informazioni statistiche sul mercato del lavoro, in questo comunicato stampa l’Istat fornisce per la prima volta i dati mensili degli occupati, disoccupati e inattivi per classi di età.
Dopo la crescita registrata tra giugno e agosto (+0,5%) e il calo di settembre (-0,2%), a ottobre 2015 la stima degli occupati diminuisce ancora dello 0,2% (-39 mila).
Il calo è determinato dagli indipendenti mentre i dipendenti restano sostanzialmente invariati. Il tasso di occupazione diminuisce di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,3%.
Su base annua l'occupazione cresce dello 0,3% (+75 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,4 punti.
La stima dei disoccupati a ottobre diminuisce dello 0,5% (-13 mila); il calo riguarda le donne e la popolazione di età superiore a 34 anni.
Il tasso di disoccupazione, pari all'11,5%, resta sostanzialmente invariato dopo il calo dei tre mesi precedenti.
Nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce del 12,3% (-410 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 1,4 punti.
Dopo la crescita di settembre (+0,5%), la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumenta ancora nell'ultimo mese dello 0,2% (+32 mila persone inattive).
Diminuisce il numero di inattivi maschi e di età inferiore a 50 anni.
Il tasso di inattività, è pari al 36,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali. Su base annua l'inattività aumenta dell'1,4% (+196 mila persone inattive) e il tasso di inattività di 0,6 punti percentuali.
Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo agosto-ottobre 2015 la stima dei disoccupati diminuisce di 142 mila, a fronte di una crescita degli occupati (+32 mila) e degli inattivi (+66 mila).
Nella nota metodologica sono riportati gli intervalli di confidenza dei principali indicatori non destagionalizzati.