Ha cessato di vivere l’attore Peter O’Toole, aveva 81 anni

Irlandese di nascita, fu uno dei più grandi attori britannici – Il suo «Lawrence d’Arabia» divenne più famoso dell’eroe che interpretava

Nato a Connemara, Irlanda, il 2 agosto 1932, in realtà Peter Seamus O'Toole è cresciuto in Inghilterra nella città di Leeds.
E fu proprio al Teatro Civico di Leeds che debuttò nel 1949 come attore, per poi entrare, con una borsa di studio, alla Royal Academy of Dramatic Arts.
Nel 1955 si unì alla prestigiosa compagnia dell'Old Vic di Bristol, con la quale reciterà una sessantina di celebri lavori, per lo più del repertorio shakespeariano.
 
Al cinema esordì nel 1960 con «Il ragazzo rapito» (Kidnapped), per la regia di Robert Stevenson, e dopo soli due anni divenne una stella internazionale di massima grandezza grazie all'interpretazione di Thomas Edward Lawrence nel film Lawrence d'Arabia, diretto da David Lean.
Da quel momento O'Toole ha continuato a lavorare nel cinema e in TV.
Recitò in moltissimi film, tra cui spiccano La Bibbia (The Bible: In The Beginning), Lord Jim, Il leone d'inverno (The Lion in Winter), L'ultimo imperatore e Troy.
 
Le sue interpretazioni più famose sono state certamente quelle drammatiche, compresa «La notte dei generali», ma lo si ricorderà anche per commedie leggere e piacevoli come «Pussy cate».
È stato doppiatore del critico gastronomico Anton Ego nella versione originale di Ratatouille, il film animato della Pixar del 2007 che narra la storia di un topo con la passione per la cucina.
Il 12 luglio 2012 ha deciso di abbandonare la carriera cinematografica.
 
O'Toole detiene lo sfortunato record del maggior numero di nomination all'Oscar come miglior attore protagonista (otto) senza averlo mai vinto.
L'ultima di queste nomination è stata il 24 gennaio 2007 per l'interpretazione in Venus.
L'Academy nel 2003 ha cercato in parte di rimediare conferendo all'attore l'Oscar alla carriera. O'Toole inizialmente avrebbe voluto rifiutare tale premio, scrivendo all'Accademia una lettera dove diceva di sentirsi «ancora in gioco» e voleva meritarsi qualcosa di più che «mendicare un premio figurativo».
In seguito i suoi figli l'ammonirono dicendogli che era il più grande onore che qualcuno potesse ricevere nell'industria del cinema. O'Toole quindi accettò di apparire alla cerimonia e di ricevere il suo premio onorario. Fu presentato da Meryl Streep.
Furono inoltre nove le nomination al Golden Globe, che in questo caso però si sono trasformate in tre riconoscimenti.
Nel 1960 si è sposato con l'attrice Siân Phillips, con cui ha avuto due figlie, Kate e Patricia. La coppia ha divorziato nel 1979. Lui e la sua ex-fidanzata, Karen Brown, hanno avuto un figlio, Lorcan.
 
In un'intervista radio alla BBC nel gennaio del 2007, O'Toole disse che aveva studiato le donne per molto tempo, impegnandosi al massimo, ma senza aver capito niente.
Ha vissuto per molto tempo a Clifden, County Galway, Irlanda fino dal 1963, per poi spostarsi da Dublino, Londra e Parigi (al Ritz), e infine a Londra.
Il disegnatore e autore di fumetti italiano Roberto Raviola, in arte Magnus, nel tratteggiare il suo più celebre personaggio, Alan Ford, partorito nel 1969 dalla mente di Luciano Secchi (Max Bunker), si è dichiaratamente ispirato alle fattezze, soprattutto del volto, dell'attore.
 

 
Ha lavorato 4 volte con Omar Sharif e due volte con Charlotte Rampling.
In un'intervista radio alla BBC nel gennaio del 2007, O'Toole disse che aveva studiato le donne per molto tempo, impegnandosi al massimo, ma senza aver capito niente. Nel 1960 si è sposato con l'attrice Siân Phillips, con cui ha avuto due figlie, Kate e Patricia. La coppia ha divorziato nel 1979. Lui e la sua ex-fidanzata, Karen Brown, hanno avuto un figlio, Lorcan.
Il 14 dicembre 2013 è morto al Wellington Hospital a Londra, dopo lunga malattia. 
 
Si ringrazia Wikipedia per le informazioni che ci ha lasciato attingere e soprattutto le foto.