Il Centro S. Chiara approva il bilancio d'esercizio 2023
Valore della produzione € 9.639.369 (+25% sul 2022), 33 diverse manifestazioni all’attivo, 604 alzate di sipario nei 5 teatri in gestione e in 50 spazi regionali
Il Consiglio di Amministrazione del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, composto da Sandra Matuella, Maurizio Cau, Massimo Chini, Daniele Lazzeri e Sara Zanatta, alla presenza dei revisori dei conti Alessandro Giarolli e Andrea Tamanini, nella seduta di lunedì 22 aprile c.m. ha approvato il bilancio consuntivo 2023.
Il 2023 è stato per il Centro Servizi Culturali Santa Chiara un anno sfidante e intenso, che ha confermato il pieno rilancio e ha posto le basi per una nuova fase di crescita. I risultati raggiunti nel 2023, superiori alle aspettative, confermano che il periodo di crisi legato alla situazione pandemica è ormai alle spalle e che l’Ente è pronto ad affrontare una nuova fase di sviluppo e rinnovamento.
Con un valore della produzione di euro 9.639.369 (+25% sul 2022), 33 diverse manifestazioni all’attivo, 604 alzate di sipario nei 5 teatri in gestione e in 50 ulteriori spazi del territorio regionale (teatri o luoghi pubblici), tra spettacoli di prosa, danza e musica, prodotti in residenza o ospitati, e quasi 150.000 presenze complessive, può ben dirsi dimostrata non solo la capacità di resilienza dopo i difficili anni di pandemia, ma anche il ruolo decisivo del Centro nella vita culturale del Trentino e nella generazione di economie per gli artisti e per le imprese di spettacolo, come testimoniato dal grande ritorno di compagnie ed artisti da tutto il mondo.
Senza eccedere nell’ottimismo, ma allo stesso tempo solidi nell’attenzione garantita da pubblici sempre crescenti e sempre più diversificati, il Centro guarda avanti con una fiducia che va oltre le proiezioni positive già confermate.
Gli spettacoli programmati nelle sedi gestite per attività proprie o di terzi sono stati 516, un dato mai raggiunto prima, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente, con un notevole impatto sull’occupazione degli artisti e delle maestranze.
Nelle sedi gestite, le recite organizzate direttamente dal Centro sono state 280 con spettacoli di prosa, danza, musica, cinema, teatro ragazzi, mentre per eventi organizzati da terzi utilizzando i servizi teatrali dell’Ente, il sipario si è alzato 236 volte.
Nel 2023 si è inoltre registrata un’impennata dei ricavi delle vendite e delle prestazioni: tra cassa e fatturato per la fornitura di servizi teatrali ad altri organizzatori il Centro ha incrementato i ricavi delle vendite e delle prestazioni rispetto al 2022 totalizzando 1.655.005 euro (+ 52,90%).
I ricavi da botteghino sono stati 875.902 euro, più che raddoppiati rispetto ai 424.331 euro del 2022, mentre per quanto riguarda i ricavi da utilizzo sale si è passati dai 236.999 euro del 2022 ai 354.132 del 2023, con un aumento del 49,42%.
Se i numeri raccontano tanto, la famiglia allargata del Centro dice però qualcosa in più per quanto riguarda il significato sociale oltre che economico dell’offerta di cultura. Il tema è quello dell’occupazione che il Centro ha direttamente assicurato nel 2023 a 241 persone tra artisti, tecnici e collaboratori, oltre ai 58 dipendenti dell’Ente (dati dalla somma dei contratti a tempo determinato e indeterminato). Nell’anno 2023, inoltre, sono state ospitate 114 compagnie tra prosa, danza e teatro ragazzi.
La vera e impareggiabile forza di un ente è quella di riuscire a far fronte ad un calendario dove la passione e la disponibilità sono prerogative caratterizzanti.
Senza la dedizione e il senso di appartenenza del personale, l’Ente non avrebbe potuto infatti far fronte agli incarichi che vanno oltre l’ordinaria programmazione, come ad esempio la gestione dal 2023 della nuova area archeologica «Villa Romana d’Orfeo» a Trento, che si è affiancata alla gestione dello Spazio archeologico sotterraneo del Sas - SASS.
Sul fronte dei riconoscimenti – ormai una solida certezza – che corrispondono a finanziamenti non “locali”, è di grande soddisfazione certificare che il contributo statale per il Circuito Regionale della Danza ha nel triennio 22/24 il massimo incremento (oltre 135 mila euro).
Sul fronte delle collaborazioni, poi, le sinergie del Centro sono oramai indubitabili punti di forza: Fondazione Museo storico del Trentino, Università di Trento, Opera Universitaria, Mart, Muse-Museo delle Scienze, METS-Museo etnografico trentino San Michele, Castello del Buonconsiglio, Centro OCSE di Trento per lo Sviluppo Locale, Fondazione Caritro, fino ai festival “storici” come Oriente Occidente, Pergine Spettacolo Aperto e Arte Sella.
Tra queste stabili collaborazioni, quella con l’Opera Universitaria è di particolare importanza per l’attenzione che merita la popolazione studentesca che anima Trento.
In questo senso, il Centro contribuisce ad animare il Teatro SanbàPolis attraverso una programmazione appositamente dedicata, e per molti versi di ricerca, con l’obiettivo di farlo diventare punto di riferimento generazionale ben oltre la dimensione universitaria.
Se il valore complessivo della produzione è in aumento del 25,15 per cento rispetto al 2022, anche il vitale contributo della Provincia si è attestato nel 2023 a 6.162,575 milioni che, aggiunti ai finanziamenti dei Comuni di Trento e Rovereto per attività proprie o delegate, porta il totale dei contributi a 7.674.128 milioni (+16%).
Molti altri numeri e molte altre tabelle di dettaglio testimoniano il valore economico, culturale ma – si insiste – soprattutto sociale del lavoro del Centro. Un lavoro che dai contenitori di Trento e Rovereto diventa punto di riferimento per l’intero Trentino.
Nelle intenzioni del Centro dovrà infatti diventare sempre più visibile quella funzione di Ente per lo sviluppo culturale del Trentino che la Provincia ha assegnato (Ente Funzionale), in una logica di scambio virtuoso con altre realtà che operano nel comparto.
In quest’ottica si inserisce la riconferma da parte del Cda dell’Ente del direttore Massimo Ongaro per un altro triennio.
Ma se i numeri certificano una gestione coraggiosa ma accorta, le sfide che il Centro ha di fronte sono al tempo stesso complesse ed entusiasmanti.
Una su tutte la gestione – affidata recentemente dalla Provincia autonoma di Trento - della Trentino Music Arena: un progetto che si svilupperà nell’arco di un triennio come possibilità ed auspicio, puntando a far entrare stabilmente Trento ed il Trentino nella geografia dei concerti di caratura nazionale ed internazionale, con un occhio alle esigenze di pubblici differenziati per età e gusto, ma anche grande attenzione alla sostenibilità economica delle iniziative con estrema attenzione all’utilizzo delle risorse, in funzione educativa, oltre che ricreativa, aprendo a momenti di sensibilizzazione, confronto e approfondimento dei fenomeni musicali giovanili e delle opportunità professionali in ambito musicale, secondo una discriminante progettuale in piena trasparenza.
Una nuova identità visiva del Centro Santa Chiara, pensata e creata grazie alla collaborazione con la Libera Università di Bolzano - Facoltà di Design e Arti, guidata dal prof. Giorgio Camuffo, e l’avvio di un nuovo sistema di biglietteria sono le novità attese per i prossimi mesi.
Non c’è infine novità ma solo la certezza di uno sviluppo ancora più intenso e creativo attraverso la collaborazione non più episodica e su più fronti tra il Centro e il Teatro Stabile di Bolzano, nell’ottica di un «teatro regionale» che comincia finalmente ad avere molto più delle sole fondamenta, attraverso iniziative condivise anche con il Coordinamento Teatrale Trentino e la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento.
Allo stesso modo, proseguirà lo sforzo per rafforzare le “identità” (con programmazioni ed ospitalità mirate) degli spazi direttamente in carico alla gestione dell’ente.
Nell’approvare il bilancio, facendo propria la relazione del direttore Ongaro, il Cda del Centro Santa Chiara ha infine destinato al fondo di dotazione dell’ente l’avanzo di esercizio di 8.715 mila euro.
Nel corso della seduta il Cda dell’Ente ha inoltre sottolineato e ringraziato il supporto di tutte le istituzioni e i partner che hanno sostenuto con convinzione le attività del Centro, e senza i quali tutti questi risultati non sarebbero stati possibili, oltre ovviamente all’enorme contributo offerto dall’intero personale del Santa Chiara, generoso e competente come sempre, vero e proprio motore dell’intera macchina organizzativa.
Un grande applauso, infine, a tutto il pubblico che anche nella scorsa Stagione ha risposto con entusiasmo alla proposta spettacolare dell’Ente, e al quale il Centro è pronto a regalare proposte sempre più interessanti e stimolanti.