Sabato 30 ottobre ore 20:30 al Teatro Zandonai di Rovereto
Va in scena «Francisca», opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo
Una cronaca vera di fine ‘600, indagata minuziosamente dalla scrittrice Maria Attanasio e resa in un racconto pubblicato dalla casa editrice Sellerio, diventa, con il libretto di Giuliana Adamo e la musica di Cosimo Colazzo, un’opera da camera, che ora approda al Teatro Zandonai di Rovereto, sabato 30 ottobre alle ore 20:30.
Interpreti: Roberto Abbondanza baritono è l’Inquisitore don Bonaventura Cappello; Patrizia Zanardi soprano è Francisca. Voce recitante, Giuseppe Calliari. L’organico strumentale, MP Saxophone Quartet (Emanuele Dalmaso sax soprano, Mattia Grott sax contralto, Sveva Azzolini sax tenore, Simone Dalcastagné sax baritono).
L’opera tratta la storia di Francisca, povera contadina analfabeta vissuta nella Sicilia di fine ‘600, che, rimasta vedova giovanissima per morte accidentale del suo compagno e sposo contadino, decide di guadagnarsi la propria sopravvivenza, senza dedicarsi né alla prostituzione né a qualunque altra forma di schiavismo, travestendosi da uomo e andando a giornata a fare il contadino, attività in cui era abilissima.
Il suo status fluido di genere la porta a essere accusata di stregoneria, arrestata, sottoposta a giudizio dell’Inquisizione. Ma, inaspettatamente, grazie all’illuminato Inquisitore non il rogo l’attende, ma la salvezza. Fatto inaudito, storicamente documentato di come la ragione possa combattere il pregiudizio.
Francisca è un’opera che tratta di temi che oggi sono attuali: del rapporto con l’Altro, quando questi esprime un’identità divergente e di come venga stigmatizzato e escluso, a volte represso; del rapporto tra i sessi che resta asimmetrico; del rapporto controverso con quelle identità che vivono uno stato di fluidità rispetto ai canoni attesi; delle reazioni sociali e politiche che si attivano per normalizzare ciò che è fuori dai solchi tracciati.
Il libretto ha voluto tendere legami tra vari periodi storici, attivando risonanze e citazioni, da Giordano Bruno al mondo dell’opera, all’attualità fatta di fake news e di conformismo, della ricerca del capro espiatorio.
La musica esprime il senso di un potere (L’Inquisitore) che vuole imporsi con un ritmo implacabile, ma sente presto l’ombra di un disagio, che viene dai nuovi tempi che si aprono e che richiedono una più laica comprensione delle cose. Accanto a questo Francisca, la disperazione per l’ingiustizia che patisce, il ricordo e la memoria della vita che è stata: un contrasto doloroso, sino alla risoluzione inattesa.
Lo spettacolo è a ingresso gratuito sino a esaurimento posti disponibili. Green pass (over 12). È possibile prenotare la propria presenza al concerto, tramite piattaforma eventbrite: https://www.eventbrite.ie/e/190964458837.