Il Bonporti è in lutto per la scomparsa del Prof. Roberto Melini

Il cordoglio di Simonetta Bungaro e Danilo Curti e il ricordo dei colleghi gli lo hanno conosciuto da vicino

Il Direttore del Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda Prof.ssa Simonetta Bungaro e il Presidente dott. Danilo Curti comunicano con profonda commozione l'improvvisa scomparsa del prof. Roberto Melini, titolare della cattedra di pianoforte presso lo stesso Conservatorio.
Mentre si attende ancora di sapere la data dei funerali, tutti in Conservatorio, dai docenti agli allievi, dal personale amministrativo a quello ausiliario, si stringono nel ricordo del professore, stimato per le sue qualità didattiche e ancor più umane.
 
Roberto Melini era originario di La Spezia. Aveva studiato presso il Conservatorio di S. Cecilia di Roma dove si era diplomato con il massimo dei voti nel 1982 per poi proseguire il suo perfezionamento pianistico con personalità importanti del calibro di Aldo Ciccolini, Paul Badura Skoda e Carlo Zecchi.
Aveva anche studiato composizione con Nazario Carlo Bellandi.
Sue esecuzioni sono state trasmesse da diverse emittenti, fra le quali la RAI.
Accanto ad un'assidua attività concertistica, sia come solista sia come camerista, si era dedicato anche all'insegnamento presso alcuni conservatori italiani (Sassari, Latina, Potenza) per arrivare nel 1989 a Riva del Garda, sede staccata del Conservatorio di Trento, allora intitolato a «Vincenzo Gianferrari».
Nel 2007 era quindi passato nella sede centrale di Trento dell'odierno «Bonporti».
 
Roberto Melini era anche archeologo. Si era laureato presso l’Università di Trento con 110/110 e lode e si occupava dello studio della cultura musicale dei popoli dell’antichità.
Nel 2006 aveva istituito presso il Conservatorio Bonporti il corso di Archeologia musicale del mondo antico, materia che ha poi insegnato alla Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Trento.
La novità di questo corso, primo attivato in Italia, lo aveva fatto comparire su riviste nazionali specializzate come Il Giornale della Musica.
Seguendo con passione questo suo nuovo interesse aveva tenuto conferenze e partecipato a convegni presso istituzioni prestigiose (Metropolitan Museum e City University di New York, British Museum di Londra, Université de la Sorbonne di Parigi, Università di Valladolid, Conservatorio di Tianjin (Cina), Bibliotèque Royale di Bruxelles, Bible Lands Museum di Gerusalemme, Università di Malta, Università di Helsinki, Università di Milano Bicocca, Università Benincasa di Napoli, Università di Cremona, Università di Lecce, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Museo Egizio di Firenze, Tarquinia, Pompei, Venezia etc.).
Aveva pubblicato anche due monografie («Archeologia musicale», Trento 2007; «Suoni sotto la cenere: la musica nell'antica area vesuviana», Pompei 2008) e scritto saggi per autorevoli riviste e cataloghi di mostre tenutesi in varie parti del mondo (Berlino, Londra, S. Pietroburgo, Hong Kong, Monaco di Baviera, Lugano, Trento...).
 
Riportiamo di seguito il ricordo di alcune persone che lo avevano conosciuto e con cui aveva collaborato.
 
Simonetta Bungaro, direttore del Conservatorio Statale di Musica Bonporti di Trento e Riva del Garda.
«Ricordo per la sua personalità artistica, intellettuale e umana di grande spessore. Dal suo arrivo nella sede di Trento si è subito reso disponibile per partecipare alla vita dell'istituzione mettendo a disposizione le sue molteplici competenze. Sempre solare, pieno di vita, era una persona che risolveva i nodi, non uno che complicava le situazioni.»
 
Franco Ballardini, coordinatore della sezione staccata di Riva del Garda.
«Siamo ancora increduli per la notizia assurda. Roberto ha insegnato a lungo nella sede di Riva e aldilà della normale attività didattica ha sempre partecipato e sollecitato in prima persona iniziative importanti sia nella riforma dei corsi accademici sia nella programmazione dell'attività concertistica del Conservatorio.
«La nostra rassegna, nata nel 2004, è partita proprio da una sua proposta. Anche dopo il trasferimento a Trento ha continuato a collaborare con la sede di Riva. Tra gli eventi di particolare rilievo da lui promossi e curati che possiamo ricordare c'è senza dubbio la sessione di archeologia musicale del Convegno Europeo di Archeologia nel 2009». 
 
M° Riccardo Giavina, già coordinatore della sezione staccata di Riva quando cominciò ad insegnare il prof. Melini.
«Quale fiduciario della sezione staccata di Riva del Garda accolsi il prof. R M con la sua presa di servizio nell'anno 1989. Sulla base di una sincera amicizia e stima reciproca ebbi modo di apprezzare le sue particolari doti quale musicista, docente ed appassionato uomo di cultura aperto a molteplici e vari interessi. Ne serberò sempre un caro ed indelebile ricordo.»
 
Marina Cainelli, referente del dipartimento tastiere e percussioni del Bonporti, di cui il prof. Melini faceva parte, vuole lasciare un ricordo accorato dai toni informali a nome dei colleghi del dipartimento.
«Ciao Roberto. Nelle riunioni di dipartimento sapevi portare vivacità, competenza e, dote ancora più rara, leggerezza. La tua generosità, la grande umanità che ti hanno contraddistinto nei rapporti con colleghi e studenti rimarranno per sempre nel cuore di tutti».

Franco Nicolis, Direttore dell'Ufficio beni archeologici
«La passione di Roberto per il proprio lavoro era coinvolgente. È stato lui a proporci e a curare scientificamente il progetto L'orizzonte sonoro del mondo antico, in collaborazione con ArcheoTrento, che ha portato al SASS personalità di altissimo rilievo nel campo della ricerca sulla musica antica. Ha inoltre partecipato al gruppo di lavoro sul Karnyx di Sanzeno, e le sue proposte erano sempre frutto di rigore scientifico e desiderio di divulgazione. La sua assenza si farà sentire.»