Il Commissario del Governo, Prefetto Santarelli, se ne va
Dal 1° maggio va in pensione per raggiunti limiti di età. Ha salutato la stampa riportando dati molto intressanti e facendo un piacevole complimento ai Trentini

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Oggi il Commissario del Governo per la Provincia autonoma di Trento, Prefetto Filippo Santarelli, ha salutato i rappresentanti della stampa trentina perché da domani, 1° maggio 2024 va in pensione.
Tutti i funzionari del Ministero dell’Interno devono andare all’età di 65 anni, senza eccezione.
Santarelli ha riassunto una relazione di sei pagine che aveva in mano per descrivere la situazione della sicurezza in Trentino dopo un anno del suo lavoro.
Ha citato i molti protocolli che sono stati sottoscritti per migliorare la situazione della sicurezza, di cui noi abbiamo dato sempre resoconto.
Molto interessanti invece i dati statistici che ha riferito sulla situazione in Trentino.
1. I reati nel suo complesso sono calati. Non di molto, ma sono calati.
2. Tra questi reati segnala invece la crescita dei furti. Si tratta di microcriminalità, che però Santarelli preferisce definire «criminalità diffusa» in quanto sono i reati che più infastidiscono i cittadini. Prestare attenzione e raccordarsi con il vicinato.
3. L’ultimo aspetto che emerge dai dati rilevati è che i Trentini sono diventati più litigiosi. Le aggressioni sono aumentate fortemente un po’ in tutta la provincia. Questo purtroppo non è un problema solo Trentino, visto che cosa sta accadendo nell’intero Paese. Ma è un problema che va preso in seria considerazione.
Alla fine noi abbiamo chiesto di esprimere due parole sul pericolo delle infiltrazioni mafiose, contro le quali il prefetto ha istituito un osservatorio composto da 26 elementi espressi dalle varie categorie socio economiche del Trentino.
«Sia il Trentino che l’Alto Adige – ha detto – fanno gola alla malavita che ha sempre il problema di riciclare e investire le forti disponibilità finanziarie che ricava con le attività criminali organizzate.
«Da una parte ci sono aziende in difficoltà che hanno bisogno di denaro e che potrebbero abboccare alle lusinghe della mafia.
«Dall’altra, investire in Trentino o in Alto Adige è molto conveniente.
«Per ora abbiamo bloccato le infiltrazioni a Lona Lases e impedito un tentativo analogo nel Basso Sarca. Ma non si deve mai abbassare la guardia.»
Quando ci ha salutato, Santarelli ha espresso un complimento ai Trentini che riportiamo volentieri.
«In questa città non si sentono i clacson scatenati. Le auto si fermano se vedono qualcuno che attraversa sulle strisce pedonali. E in terra non si vede neanche un pezzetto di carta.
«A voi sembrerà normale, – ha concluso. – Ma, credetemi, siete molto rari. Continuate così.»
Il brindisi si è concluso con un Trentodoc scelto non a caso: è prodotto a Lona Lases.
E in proposito si è lasciato sfuggire una battuta: «Da quando ho assaggiato il Trentodoc, ho chiuso con il Prosecco.»
In attesa di un nuovo prefetto titolare, l'ufficio sarà direto dal Vice prefetto vicario, Massimo Di Donato (a sinistra nella foto).
GdM