Brexit, il pensiero del senatore Franco Panizza

«La UE deve combattere le diseguaglianze e le ingiustizie sociali - questo è il cambiamento che chiedono i cittadini europei»

«L’Europa deve mettere da parte gli egoismi nazionali e mettere in campo politiche che aggrediscano la crisi economica.
«Riaprire una prospettiva di futuro, rimettendo in moto l'ascensore sociale.
«Combattere le diseguaglianze e le ingiustizie sociali che in questi anni sono aumentate.
«Questa è la sfida che ci aspetta e questo è il cambiamento che chiedono i cittadini europei.»
 
Lo dichiara il segretario politico del PATT, senatore Franco Panizza intervenuto in Aula durante la discussione sulle Comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno.
«Per essere autorevole l'Europa deve godere del sostegno dei suoi cittadini che si riconquista solo se riesce a trasmettere l'idea di un'Istituzione vicina alle sofferenze, alle ansie ed alle difficoltà di chi guarda il futuro come il tempo dell'incertezza.
«L'Europa deve, inoltre, rispettare le differenze territoriali e le loro potenzialità.»
Secondo Panizza la crisi finanziaria andava contrastata con politiche per la ripresa economica e non con politiche di austerità.
«La crisi finanziaria è divenuta una crisi della democrazia. L'Ue ha mostrato incapacità nel prendere le decisioni giuste rispetto alle paure, alle ansie, alle difficoltà delle persone.»
 
«Nell'antipolitica – continua il senatore – si nasconde, infatti, la domanda di una politica migliore, più efficace nella sua azione ed in grado di migliorare la vita di tutti i giorni delle persone.
«Non si può contrastare il  populismo e le forze centripete e pensare di proteggere l'Europa sventolando i risultati delle Borse o facendo parlare gli uomini della City.
«La tecnocrazia e l'alta finanza  sono il peggiore spot possibile per chi crede nel nostro continente.»
 
«Come autonomisti, abbiamo sempre sostenuto l'iniziativa del Governo italiano nei confronti dell'Europa: Invero, l'Italia è stato tra i primi Stati membro ad evidenziare le contraddizioni e i problemi che sarebbero sorti se non si fosse cambiata strada.»
Il senatore tiene a sottolineare che senza l'Europa il mondo sarebbe ancora meno stabile.
«Si pensi alla questione ucraina, – afferma Panizza che la settimana scorsa ha partecipato al vertice NATO di Kiev. – Cosa sarebbe se non ci fossero altre forze, come l'Europa o la NATO, che seppur con grande fatica e scarsi risultati fino ad adesso, non tenessero viva la fiammella di un possibile accordo per ristabilire la tregua in quell'area.»