Completata anche la pista ciclabile Riva-Varone»
Con quest'ultimo tratto di 620 metri la rete ciclabile provinciale arriva a 450 km

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Con l'inaugurazione di un tratto ancora mancante del percorso fra Riva del Garda e Varone, di poco più di 600 metri, si è completata oggi la realizzazione della ciclabile Riva-Varone, che consente ai ciclisti di pedalare in tutta sicurezza dalle rive del lago all'abitato di Varone, dove ha sede anche, come noto, la spettacolare cascata omonima.
Alla cerimonia, molto attesa, ha partecipato l’assessore alle Infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi, che ha sottolineato come la Provincia autonoma di Trento «stia investendo in maniera significativa sulle piste ciclabili, cosa testimoniata dalle inaugurazioni che si stanno susseguendo in questi giorni in diverse parti del Trentino».
«Siamo sempre più consapevoli che gli oltre 450 chilometri di ciclabili che attraversano il territorio della Provincia siano una risorsa importantissima sia per i turisti sia per i residenti, espressione di un modo di vivere l'ambiente che coniuga la sostenibilità ambientale e la salute.»
Con precedenti interventi erano stati realizzati tre stralci del percorso ciclopedonale che collega il Varone con il lago di Garda.
Il 4° tratto di ciclabile inaugurato stasera costituisce il tratto conclusivo, che permette quindi di percorrere ora l’intero collegamento.
La pista inaugurata oggi, lunga 620 metri, costituisce il tratto di raccordo mancante della ciclabile, che inizia presso l'abitato del Varone e che arriva in viale Rovereto a Riva del Garda.
Il costo complessivo dell’opera, realizzata dall'associazione temporanea tra le imprese Georocce snc (capogruppo) e Premetal SpA (mandante), su progetto dell'ingegner Ruggero Cazzolli e con la direzione lavori dell'ingegner Lorenzo Giuliani, è complessivamente di euro 1.425 708,33.
Il nuovo tracciato si distacca dal percorso che arriva a nord della località San Nazzaro, si mantiene parallelo al torrente Varone, che viene costeggiato sulla destra nella prima parte e quindi attraversato poco a monte di Viale Trento, per ricollegarsi al percorso ciclopedonale che arrivava in via Modl.
Il raccordo con la pista esistente a nord avviene per mezzo di un impalcato ripartito su quattro campate indipendenti, fondate su micropali, percorribili con una pendenza del 6%.
La passerella sul torrente Varone, realizzata con una campata unica di 9.1 metri, è costituita da una struttura mista di acciaio e calcestruzzo ed è sostenuta da fondazioni in micropali per non gravare sulle strutture murarie costituenti gli argini del torrente.
Anche l’attraversamento della statale 45 bis avviene con un ponte ciclopedonale a campata unica, della luce di 25,10 metri, replicando una struttura mista di acciaio-calcestruzzo fondata su micropali.
Tutto il percorso è asfaltato e assicura una carreggiata della larghezza di 3 metri.
È stata posizionata anche una barriera di mascheramento in grado di isolare visivamente gli edifici che si affacciano direttamente sulla pista, ottenuta in parte con un assito in legno di larice e in parte con la messa a dimora di vegetazione tappezzante o ad alto fusto.
Costituisce un elemento di arredo importante l’avvenuto recupero di gran parte del paramento arginale esterno esistente, messo in luce dai movimenti terra e debitamente consolidato.
Le strutture di sostegno contro terra, in alcuni tratti sono state realizzate con delle gabbionate prefinite faccia vista con pietrame naturale di natura calcarea, mentre nelle parti più sollecitate sono state realizzate con murature in calcestruzzo armato.