Cartoline di Bruno Lucchi: Le opere di Andreas Kuhnlein

Le frastagliate sculture lignee al Castello di Pergine Valsugana diventano simboli di fugacità e ricordo

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È una lunga storia quella delle mostre al Castello di Pergine Valsugana in Trentino.
Nata dall’incontro e l’amicizia con Verena Neff e Theo Schneider quando, nel 1993, sono arrivati dalla Svizzera per gestire l’hotel nell’antico maniero portando una raffinata un’ospitalità accompagnata da una cucina di classe.
Ben 25 esposizioni durante i venticinque anni di esercizio.
Ogni visita al castello è stata, durante la loro gestione, sorprendente! La vasta proposta di artisti contemporanei con insolite vedute, ha fatto rivivere le antiche mura.
 
Assieme ad un gruppo di artisti italiani e francesi abbiamo allestito la prima esposizione: «Bruno Lucchi e amici».
La prima delle tante importanti mostre che ogni anno hanno portato artisti di fama internazionale a confrontarsi con gli spazi e la storia di questo luogo accogliendo gli ospiti e visitatori in una magica atmosfera.
 
Sono passati tanti anni e il castello si è trasformato mantenendo il fascino originale di fortezza medioevale, pur rimanendo un Hotel ad una stella.
Nel 2018 la Fondazione Castelpergine Onlus ha acquistato Castel Pergine dai proprietari Oss-Ringold continuando l’attività di accoglienza ed espositiva, in uno scrigno di cultura aperto a tutti.
 
Come tutti gli anni, la settimana prima di Pasqua, anche il 2023 ha in attivo l'inaugurazione di una nuova mostra dal titolo «Tracce di umanità» di Andreas Kuhnlein scultore bavarese.
Una poetica che identifica le sue opere in legno (olmo, quercia e frassino). Un materiale che non proviene da piante tagliate appositamente per diventare sculture, ma da alberi espiantati da eventi naturali oppure abbattuti per utilizzare il loro spazio per altri usi.
 
Gli scultori del legno solitamente usano scalpelli, sgorbie e mazzuolo. Andreas lavora il legno con la motosega, la quale li permette una ricerca sulla figura umana di carattere molto forte. Kuhlein regge il confronto con gli spazi della rocca carichi di energia e storia, catturando l’attenzione anche di chi curioso si avvicina all’arte contemporanea per la prima volta.
 
Bruno Lucchi
 
Dal catalogo della mostra:
…Al centro dell’arte di Andreas Kuhnlein si pongono l’uomo, la sua natura e l’umanità in generale. Le opere di Andreas Kuhnlein invitano a fermarci nel fluire del tempo, a riflettere su di esso e sulla nostra vita.
Raccontano del potere, della miseria dell’uomo e della fugacità intesi come verità centrale dell’esistenza umana. Possono toccare la nostra coscienza e acuire il nostro sguardo sulla vita…
Gerhard Poremba
 
…Figure lacerate, scarne e aggredite: così appaiono molte opere dello scultore. Sono le superfici estremamente frastagliate che suscitano l’impressione di un realismo sconvolgente. Elemento motore è sempre la materia.
Andreas Kuhnlein dà grande importanza al trattamento della superficie. Non meno rilevante per il suggestivo effetto delle sue opere è la dimensione spirituale delle sculture.
Le creazioni dell’artista non sono mistificazioni edonistiche che suggestionano con la bellezza e con un corpo perfetto. Esse sono come siamo noi. Con tutti i nostri difetti. Al pathos espressivo e alla forte gestualità si oppongono paura e disperazione.
Kuhnlein mette in mostra tutto l’ampio spettro delle condizioni umane…
Dorothee Baer Bogenschütz

























 Bruno Lucchi 
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+39 (0)461 707159 studio - +39 329. 8632737 - www.brunolucchi.it
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