Rovereto dà l'Addio a Mario Savoia, aveva quasi 90 anni

Il cordoglio del Presidente dell’Unione Commercio e Turismo Marco Fontanari: «Era un roveretano doc, commerciante innovatore e all’avanguardia»

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Se ne è andato questa mattina, a pochi giorni dal suo 90° compleanno, che avrebbe festeggiato il 6 maggio prossimo, Mario Savoia, personaggio a pieno titolo parte della storia di Rovereto così come il fratello gemello Umberto, pittore ed insegnante, scomparso il 6 ottobre 2006, cui è intitolata la piazza del Mart.
Mario Savoia è stato un «vulcano silenzioso», una fonte inesauribile di idee e di proposte innovative ed originali, capace di guardare sempre al futuro anticipando tendenze con iniziative all’avanguardia ed originali. Storico commerciante, attivo da quasi 60 anni nel centro di Rovereto con «La Discoteca Savoia centro hi-fi».
 
«Con Mario Savoia se ne va un altro pilastro dell’imprenditoria cittadina - così lo ricorda Marco Fontanari, presidente dell’Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina -, un commerciante illuminato e “visionario” ne senso che aveva nel sangue quell’intraprendenza e voglia di sperimentare che lo ha portato a diventare un commerciante di grande valore, capace di ispirare tantissimi colleghi e di dare l’esempio anche ai figli Andrea e Giuliana, che lo hanno seguito nell’azienda. Da sempre nostro associato, Mario era costantemente alla ricerca di nuovi stimoli e di progetti innovativi, mai banale nei suoi ragionamenti e lucido nell’evidenziare pregi e difetti di Rovereto, che amava profondamente. Giuliana oggi è vice presidente della nostra Associazione nonché presidente dei commercianti al dettaglio della Vallagarina ed insieme ad Andrea sicuramente saprà portare avanti una storia imprenditoriale così importante».
 
Per intere generazioni di roveretani il nome di Mario Savoia è stato associato a «La Discoteca Centro Hi-fi», aperta nell’aprile del 1964 in via G.M. della Croce (quella che ancora oggi è l’entrata del negozio), con una superficie di appena 40 mq, spazio preso in affitto e poi acquistato, allora dedicato solo alla vendita dei dischi in vinile 45 giri. Prima di allora aveva lavorato per Radio Augusta Costruzioni radioelettriche dell’ingegner Torelli, l’azienda che produceva apparecchi radio ad alta fedeltà in stereofonia.
 
Poco più che trentenne ha avuto l’intuizione di aprire dal nulla un negozio di dischi mettendo a frutto la grande passione per la musica e l’innata propensione all’innovazione: era in momento in cui erano arrivati i dischi a 45 giri, poi fu la volta dei 33 giri, quindi Mario aveva aggiunto radio, giradischi, successivamente anche gli apparecchi tv e gli elettrodomestici, i cd. «La Discoteca Savoia» era conosciuta ed apprezzata perché Mario l’aveva dotata di salette dove i clienti potevano ascoltare i dischi prima di acquistarli.
 
È stato un innovatore anche nella pubblicità, avendo inventato il «Girotondo d’oro» che si svolse al Teatro Zandonai, con i bambini che facevano a gara per salire sul palco e cantare le canzoni famose. Dopo il matrimonio con Anna Scanagatta, che è sempre rimasta al suo fianco con discrezione ed amore nel lavoro come nella vita, nel 1967 arrivò il primogenito Andrea e successivamente Giuliana, entrambi coinvolti ed oggi alla guida dell’azienda. Nel 1977 quel piccolo negozio ormai non bastava più e La Discoteca Savoia si trasferì quasi di fronte, nell’ampio negozio di via Tartarotti n. 48.
 
Mario si sarebbe accontentato di essere arrivato fino a lì? Assolutamente no. Nei primi anni ‘80, acquistato l’appartamento sopra il negozio, lo trasformò in sala computer, i primi di allora si chiamavano Ibm compatibili. Ma dopo qualche anno anche quegli spazi non furono sufficienti per rispondere alla creatività e voglia di crescere di Mario che nel 1999 si trasferì nella sede attuale, tra via G.M. della Croce e via Tartarotti, dopo lunghi lavori di ristrutturazione, grazie proprio alla forte determinazione di Mario, che voleva coronare il proprio sogno imprenditoriale e di vita, passando in pochi anni da un punto vendita di 40 mq ad uno di 400 mq.
 
«Ci piace ricordarlo come un innovatore, una persona curiosa, sempre attenta alle novità, pronto a studiare tutto quello che lo proiettava nel futuro, dalla tecnologia alle nuove forme di energie rinnovabili - così la moglie Anna ed i figli Giuliana ed Andrea -, era instancabile ed anticipatore su molte cose. Anche l’idea di inventare una manifestazione come il “Girotondo d’oro” per farsi pubblicità. Aveva uno spirito intraprendente e non si faceva scoraggiare dalle difficoltà e dalle avversità. Dopo la scomparsa del gemello Umberto nel 2006 ha proseguito anche per onorare la sua memoria».
 
Ma Mario Savoia non è stato solo un commerciante di talento ma anche e soprattutto un roveretano innamorato della sua città, desideroso di renderla sempre più bella, accattivante ed attrattiva. Ecc, quindi, il suo impegno civico: nei primi anni ‘90 fu fondatore del Comitato parcheggi per favorire la realizzazione di più stalli di sosta a corona del centro storico.
 
Nel 2014 ci aveva riprovato con una raccolta di firme per realizzare un grande parcheggio in superficie all’ex Follone, con spazi verdi ed un collegamento diretto con il centro, sempre nell’ottica di rendere Rovereto accessibile ed attraente. È rimasto in negozio fino al 2019, il suo habitat naturale, e fino a pochi giorni fa ha seguito ancora, con immutata voglia di imparare e la sua innata curiosità, le vicende del mondo e gli sviluppi della moderna tecnologia, sempre pronto a dare consigli ai figli ed ad accogliere nuove sfide.