A Daniele Lippi il premio Identità di Pasta 2024

Felicetti assegna il riconoscimento al giovane chef romano in occasione del lancio della nuova guida Identità Golose

Il pastificio più alto d’Europa è ancora una volta al fianco di Identità Golose per promuovere la cucina d’autore: oggi allo Iulm di Milano, in occasione della presentazione della 17esima edizione della «Guida ai ristoranti d'autore d'Italia, Europa e mondo», Felicetti ha consegnato per il terzo anno consecutivo il premio Identità di pasta, riservato a giovani chef under 40.
 
Il riconoscimento – assegnato da Cristina Dallapiccola, direttore Marketing e comunicazione del pastificio della Val di Fiemme – è andato all’enfant prodige della cucina romana, Daniele Lippi, head chef del ristorante Acquolina, due stelle Michelin conquistate proprio sotto la sua guida.
Classe 1990, cresciuto professionalmente nel Convivio dei fratelli Troiani e poi perfezionato in cucine a tre stelle del calibro di Piazza Duomo, Pavillion Ledoyen e Lasarte, Lippi viene premiato per il suo «spaghettino alla marinara di rose».

«Un cuoco da sempre attento alle tradizioni capitoline e mediterranee – si legge nelle motivazioni del premio – che cuoce in modalità disobbediente gli spaghettini in un estratto di rosa canina, per poi tornare alla solidità del mare nostrum con alici, capperi, origano e finocchietto. Passato e presente, profumo e sapore», per un piatto di pasta indimenticabile.
 
 Un pastificio tra le Dolomiti  
Fondato nel 1908, il Pastificio Felicetti è una società per azioni nelle mani della famiglia del fondatore. Da quattro generazioni i Felicetti portano avanti una produzione altamente specializzata in Val di Fiemme, mentre la quinta generazione ha da poco fatto il suo ingresso in azienda.
La storia del pastificio comincia nei primi anni del Novecento, quando Valentino Felicetti ebbe l’intuizione che l’acqua di sorgente e l’aria d’alta quota potessero conferire alla pasta di grano duro un sapore riconoscibile.
Un esperimento imprenditoriale da cui è nata una dinastia di pastai tra le Dolomiti e un percorso produttivo di ricerca fortemente distintivo. Felicetti è l’unico pastificio in Europa situato sopra i 1000 metri di altitudine.
 
 100 stelle Michelin per Felicetti  
A lungo considerata un piatto semplice, popolare, da osteria, la pasta secca si è da tempo riappropriata dei templi della gastronomia, diventando un ingrediente immancabile nell’alta cucina di livello internazionale.
Lo sa bene Pastificio Felicetti: l’incessante lavoro di ricerca e l’intenso dialogo con gli chef più blasonati hanno permesso all’azienda trentina di innovare costantemente il prodotto simbolo del made in Italy, conquistando un posto d’onore nei menu stellati di tutto il mondo.
Oggi a livello globale sono oltre 100 le stelle complessivamente assegnate dalla Guida Michelin 2024 ai ristoranti che hanno scelto Felicetti per la propria pasta.
 
 La ricchezza del monovarietale  
Con oltre 100 formati di pasta, Felicetti raggiunge complessivamente le 35 mila tonnellate di produzione all’anno (20 mila nel sito di Predazzo, 15 mila in quello di Molina).
La linea Monograno rappresenta uno dei tratti distintivi del pastificio trentino ed è ottenuta solo da semole biologiche monorigine, coltivate su terreni circoscritti, che garantiscono una qualità superiore percepibile al palato: la Matt, ricca varietà di grano duro proveniente dai campi della Puglia; la Kamut® khorasan, antenata dei grani moderni con antiche origini in Medio Oriente e oggi prodotta in Canada; la semola di Farro, utilizzato da Celti, Egizi ed Etruschi e oggi coltivato da agricoltori umbri e toscani; infine la Cappelli, ricca di proteine di qualità e ottenuta da coltivazioni tra la Puglia e la Basilicata.