Gallo Forcello alla scoperta dell’ambiente alpino che lo ospita

Il 12 e 13 maggio alla scoperta del suo ambiente con la Commissione Tutela Ambiente Montano

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Nel programma degli eventi «BiodiversiTAM 2018», una serie di corsi (in)formativi a tema, per conoscere i diversi aspetti naturali e le loro interconnessioni che compongono quello straordinario scrigno di biodiversità che sono le «nostre» montagne, si colloca la prima uscita del 2018; due giorni dedicati ai tetraonidi nel meraviglioso contesto delle Alpi Ledrensi.
Il 12 e il 13 maggio prossimi, accompagnati da membri della Commissione TAM e della Rete di Riserve delle Alpi Ledrensi, si andrà alla scoperta degli ambienti che ospitano questi incredibili animali, rifugiatisi sulle Alpi in seguito alle glaciazioni ed oggi a forte rischio di sopravvivenza a causa dei repentini cambiamenti cui l'arco alpino è soggetto (naturali e non).
Verrà approfondita in particolare la conoscenza del gallo forcello (o fagiano di monte), che fornirà gli spunti per riflettere sui cambiamenti climatici e su cosa si possa fare per conservare la preziosa Biodiversità alpina.
 
Con l'aiuto degli esperti si imparerà a riconoscere i segni di presenza, ascoltare il loro canto e, con un po' di fortuna (e buoni binocoli) ad avvistarne qualcuno.
I tetraonidi alpini, e cioè gallo cedrone, gallo forcello, pernice bianca, francolino di monte, sono giunti sulle Alpi durante le glaciazione del quaternario, contribuendo al fascino particolare di queste montagne; a 20.000 anni di distanza dalla loro discesa dal nord, la loro sopravvivenza nell'Europa meridionale è divenuta a rischio.
Cambiamenti climatici, con temperature in costante aumento, abbandono della montagna, con il bosco che «invade» alcuni degli habitat preferiti da questi uccelli, disturbo antropico, caccia, sono alcuni fattori, spesso intrecciati, che stanno minacciando questi affascinati «galli di montagna».
Le iscrizioni chiudono il 10 maggio.
Per info, programma dettagliato, modulo iscrizione, scrivere a [email protected]