«Geografie sul Pasubio: narrare i luoghi e i popoli»
Monte Pasubio, 15 luglio, 19-22 luglio 2018 – Incontri, Passeggiate, Trekking e Scuola estiva di reportage
Dopo l'entusiasmante esperienza dello scorso anno torna Geografie sul Pasubio con una seconda edizione ancora più ricca di incontri con reporter, scrittori, intellettuali e viaggiatori nazionali e internazionali.
Al centro di tutto il tema del reportage narrativo e il racconto di luoghi e popoli – oltre che di temi importanti del presente – grazie allo sguardo e alla penna di importanti nomi del giornalismo e della cultura italiana e internazionale.
Gli incontri sono aperti a tutti con due anticipazioni il 15 luglio e quindi la fitta serie di appuntamenti dal 19 al 22 luglio.
Per chi vuole vivere pienamente l'incontro e il dialogo con gli ospiti è stato pensato un trekking che dal 19 al 22 luglio collegherà tutti i luoghi degli incontri e permetterà ai partecipanti di stare a tu per tu con i relatori al di là degli interventi: è la Scuola estiva di reportage.
Geografie sul Pasubio è un progetto che vede la collaborazione tra i Comuni del Pasubio (Posina, Terragnolo, Trambileno, Vallarsa e Valli del Pasubio) e Keller editore e si propone di trasformare una montagna di confine e scontro (Prima guerra mondiale) in luogo di ascolto e scoperta del mondo.
Un luogo che torna ad essere confine simbolico attraverso il quale si muovono storie, libri e testimonianze da tutto il mondo.
Se l'edizione dello scorso anno si era occupata di storia e libertà di espressione, quella del 2018 mette insieme una varietà di temi molto interessante ed estremamente attuale.
Si parlerà di Corea del Nord, di Italia coloniale, dei grandi fiumi e canali come nuove strade per viaggiatori e ancora delle antiche vie riscoperte dai turisti/camminatori, di reportage di guerra, di Yemen, Siria, Afghanistan senza dimenticare l'Europa centrale e orientale.
Si parlerà anche di Couchsurfing come nuovo modo per fare reportage specialmente in territori di difficile comprensione come Iran o Russia.
Il programma
Si comincia la domenica 15 luglio alle ore 15 con l'incontro assieme a Francesca Melandri a Malga Borcola, in prossimità del passo che divide Trentino dalla provincia di Vicenza, Terragnolo da Posina.
Lì la nota scrittrice racconterà il suo ultimo romanzo «Sangue giusto» riproponendo una parte dimenticata della storia italiana.
Sullo stesso tema, ma con uno sguardo diverso, interverrà anche Roberto Abbiati – ore 20 in Contrada Bariola a Sant'Antonio nel comune di Valli del Pasubio – che invece parlerà del drammatico episodio di Debra Libanos.
Una delle pagine più buie dell'Italia coloniale.
Il 19 luglio prende il via la Scuola estiva di reportage.
Questa volta gli incontri si muoveranno dal versante vicentino a quello trentino.
Ad aprire il programma un nome importante per chiunque si occupi di montagna, di territori spopolati, di paesi in via di estinzione.
Si tratta di Antonella Tarpino – numerosi studi e saggi all'attivo, editor della saggistica Einaudi e collaboratrice della Fondazione Nuto Revelli, l'autore de Il popolo che manca – che a Malga Campiglia (Passo Xomo, Posina, ore 14.30) parlerà di «Paesaggio fragile.
«La montagna pur nella sua grandezza è in realtà un paesaggio fragile perché è relegato nell’ombra, segnato dalle trame antiche del lavoro e dell’abitare che nel tempo sono state cancellate, dimenticate o stanno scomparendo: lungo i valichi alpini, le vie del sale, fra le case di terra cruda.
«Memorie potenti da raccontare per ripensare il futuro di tanta parte del Paese.»
Alle ore 20.30 al Rifugio A. Papa, Tino Mantarro, reporter per la rivista del Touring racconta invece – per I dopocena – cosa significhi occuparsi di viaggio, diventare punto di riferimento per viaggiatori e riuscire a mantenere l'onestà del racconto nonostante le insidie del marketing («Scrivere per viaggiatori»).
Venerdì 20 luglio si entra nella parte trentina per incontrare – al rifugio Vincenzo Lancia (pochi chilometri da Rovereto) – l'enfant prodige del reportage di viaggio tedesco. Con il suo Couchsurfing im Iran, Stephan Orth (ore 15) è rimasto per quasi due anni nella top list dei 20 bestseller tedeschi.
Il suo è il racconto di un viaggio durato oltre due mesi in cui ha percorso l'Iran alloggiando in case private e raccontando la doppia identità di un Paese un tempo meta dei grandi viaggiatori e poi praticamente dimenticato («Viaggiare sui divani. L'Iran dietro le porte chiuse»).
Alle ore 18 interverrà invece Andrea Pipino – editor di Internazionale per l'Europa centro-orientale – che cercherà di descrivere che cosa sia oggi quella parte di continente e quali cambiamenti stiano vivendo e stiano imponendo all'Europa i paesi del gruppo di Visegrad (Sella dei Col Santi. «L'Europa centrale oggi»).
Per I dopocena – ore 20.30 – arriverà al rifugio Lancia Massimo Zamboni, noto ai più per la sua carriera di musicista tra CCCP, CSI e altri progetti laterali, ma anche scrittore e romanziere e autore con un altro noto musicista italiano, Vasco Brondi, di un libro dedicato all'attraversamento della pianura padana da Mantova all'Adriatico a bordo di una piccola imbarcazione.
Racconterà quell'esperienza nell'incontro dal titolo «Anime galleggianti. L'Italia vista da un canale».
Sabato 21 luglio arriva sul Pasubio un grande intellettuale europeo Karl-Markus Gauß, recentissimo vincitore del prestigioso Premio Jean Améry per la saggistica europea.
E Gauss è proprio un intellettuale di valore europeo da mettere sullo scaffare assieme ad altri autori come Martin Pollack, Claudio Magris, Geert Mak.
Lui che si è occupato moltissimo dell'Europa periferica, di minoranze (ha trattato in un suo libro anche la minoranza dei cimbri trentini), di Est e Balcani parlerà de «I margini dell'Europa» (Malga Zocchi, ore 15).
Temi caldissimi per il tardo pomeriggio e la sera.
Alle ore 18.30 (rifugio Lancia) quello che è uno dei più importanti reporter italiani – Valerio Pellizzari – dialogherà di Corea del Nord con Giangi Milesi.
In un momento in cui pochi sono quelli che possono vantare una permanenza prolungata in quello stato, l'incontro con Milesi e Pellizzari diventa importantissimo perché Milesi dirige il CESVI, la Ngo che ha lavorato a lungo in Corea del Nord durante gli anni bui della carestia e delle inondazioni.
La serata si conclude con I dopocena (rifugio Lancia, ore 20.30) dedicato a un tema particolare col quale si potrà percorrere la storia degli ultimi decenni del Nord Africa e del Medio Oriente.
Ospite di Geografie sul Pasubio è Maurizio Peselj, geologo e “cercatore d'acqua” per la Croce Rossa Internazionale di Ginevra. Un lavoro incredibile che l'ha portato nei teatri dei drammi di questi anni: Afghanistan, Sudan, Libano e ora nella misconosciuta guerra dello Yemen («Il mondo dove l'acqua non si vede»).
Domenica 22 luglio la Scuola estiva di reportage si conclude con tre appuntamenti.
Sui parti del Pazul (partenza del filo, ore 12) si alternano due reporter di viaggio come Tino Mantarro (rivista del Touring) e Sandro Orlando (pagine viaggi di RCS) che parleranno rispettivamente delle Antiche vie ora diventate punto di riferimento per viaggiatori e turisti (Turisti in «cammino») e di come si possa «Raccontare la natura» da John Muir a Robert MacFarlane.
A chiudere giornata e Geografie sul Pasubio un appuntamento imperdibile con Domenico Quirico (Malga Valli, ore 15), reporter di guerra che non ha certo bisogno di presentazioni, recentissimo vincitore del Premio Tiziano Terzani.
Numerosi i suoi reportage e i suoi libri (ultimo è «Succede ad Aleppo» edito da Laterza).
Tema del suo intervento è «Dal fronte. Come e perché raccontare l'inferno» e sarà un racconto che toccherà gli ultimi decenni di storia dell'Africa e del Medio oriente ma si occuperà anche del mestiere di reporter e di come si possa o si debba scrivere oggi di drammi e guerra.
Tutti gli incontri sono a partecipazione libera e gratuita. Per partecipare al Trekking e avere maggiori informazioni su itinerari, accessi e incontri ed eventuali cambi di programma per contrattempi e situazioni atmosferiche: www.geografiesulpasubio.it
Il Trekking
Durata quattro giorni da Malga Campiglia a Malga Valli.
Mezza pensione nei rifugi, lunch kit, transfer, accompagnamento guida € 290.
Alcune categorie tra cui studenti maggiorenni e giornalisti (vedere sito per tutte le tipologie), possono partecipare a prezzo ridotto.