Il 31 maggio è la Giornata Mondiale Senza Tabacco

Ricorrenza promossa ogni anno da LILT per mettere in luce un tema importante

Il 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale Senza Tabacco: ricorrenza indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e promossa ogni anno da LILT in tutta Italia per mettere in luce un tema importante, tutti i giorni.
L’Associazione, impegnata da sempre per la prevenzione oncologica, non può mancare questo appuntamento. L’abitudine al fumo viene infatti associata a numerose malattie tumorali: cancro ai polmoni, cavo orale e gola, esofago, pancreas, colon, vescica, prostata, rene, seno, ovaie e alcune leucemie. È poi responsabile anche di molte patologie respiratorie, cardiache, gastrointestinali e psicologiche.

Una sigaretta contiene circa 4.000 sostanze e oltre 40 tra queste sono tossiche e cancerogene. Nel celebrare l’edizione 2024 la LILT trentina vuole richiamare l’attenzione in particolare sui molti dispostivi alternativi alle sigarette tradizionali. La nuova brochure LILT «In salute senza fumo» pubblicata proprio in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco dedica spazio anche a questo.
Non si tratta solo dei più classici sigari, delle pipe e sigarette rollate; il mercato oggi offre anche sigarette elettroniche usa e getta, sigarette a tabacco riscaldato e sacchetti con sali di nicotina da mettere in bocca. Sono prodotti sempre più diffusi, anche fra i più giovani (il 14% dei ragazzi trentini fuma abitualmente la sigaretta elettronica e/o prodotti a tabacco riscaldato), usati spesso con la convinzione che siano poco dannosi.
 
In Trentino è consapevole dei danni da sigarette il 92% della popolazione, ma solo il 69% ritiene pericolose le sigarette a tabacco riscaldato e il 56% le sigarette elettroniche (percentuale che scende al 28% tra chi le usa), mentre molti studi dimostrano che tutti questi strumenti mettono a rischio la salute. Va sottolineato inoltre che in Trentino 2 persone su 3 fra chi usa la sigaretta elettronica lo fa in combinazione con la sigaretta tradizionale (APSS 2023): questi strumenti alternativi, quindi, non aiutano a disabituarsi al fumo come si crede, portano anzi ad iniziare a fumare chi non lo fa o a ricadere nella dipendenza chi ha smesso.
In Trentino sono 77.000 le persone che fumano (22% della popolazione).
L’abitudine al fumo è più diffusa tra gli uomini (25%, donne 18%) e i giovani (18-34 anni 27-28%) – APSS 2022-2023.
 
«Fumare, anche poco, è scegliere di introdurre veleno nel proprio corpo. Questo è un punto fermo ormai indiscutibile e proprio da qui muovono le azioni di LILT. La percentuale dei fumatori in Italia e in Trentino è stabile da anni e non accenna a diminuire, come invece ci si aspetterebbe visto che si sa che fumare fa male» commenta Mario Cristofolini, Presidente della LILT Trentina. E aggiunge «Una persona su due fra chi fuma va incontro a problemi gravi di salute e anche alla morte a causa di questa abitudine. In parole semplici: è meglio se non si comincia e non è mai troppo tardi per smettere».
 
LLT fra le sue attività di contrasto al tabagismo propone percorsi nelle scuole: il progetto di educazione alla salute «Agenti 00Sigarette» dedicato alle classi quarte della scuola primaria per far capire l’importanza delle proprie scelte legate alla salute fin da bambini; il corso «Guadagnare Salute con la LILT» - sul sito IPRASE – è invece per insegnanti che vogliono trovare strumenti e strategie nuove sul tema. Dedicato agli studenti è anche il nuovo fumetto «Storie in fumo» con le illustrazioni di Maurizio Menestrina, stampato e distribuito dall’Assessorato all’Istruzione PAT.
L’Associazione è attiva anche per aiutare chi vuole smettere di fumare, con percorsi individuali basati su un approccio motivazionale e con la guida di un professionista psicologo.