Il Gruppo Cassa Centrale approva il Piano Strategico 2023-26

Confermato l’impegno all’evoluzione del modello commerciale di Gruppo volto a consolidare ulteriormente la relazione con soci e clienti

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Centrale Banca ha approvato a fine giugno il Piano Strategico del Gruppo per il quadriennio 2023 - 2026 e lo ha condiviso con i vertici delle banche affiliate e delle società controllate nel corso delle Assemblee Territoriali che si sono tenute a inizio luglio.
«Con il nuovo Piano Strategico, il Gruppo Cassa Centrale riafferma i suoi valori distintivi di cooperazione e reciprocità – commenta il Presidente Giorgio Fracalossi – esprime il forte legame con i territori in cui opera e punta al sostegno di famiglie e imprese in un contesto economico complesso che caratterizzerà anche i prossimi anni.»
 
L’Amministratore Delegato Sandro Bolognesi aggiunge:
«L’aggiornamento al 2026 dei target di Piano Strategico conferma la sostenibilità del modello cooperativo di fare banca.
«Le iniziative identificate ci consentono di valorizzare il lavoro svolto fino ad oggi per raggiungere la dimensione di Gruppo idonea a realizzare significative sinergie e sostenere importanti investimenti per prestare ai nostri clienti servizi e prodotti di sempre maggiore qualità.»
 
 Previsioni del contesto macroeconomico globale e italiano  
Il contesto macroeconomico globale all’interno del quale è stato sviluppato il Piano rimane caratterizzato da diversi elementi di incertezza.
L’inflazione, nonostante un rallentamento rispetto ai mesi precedenti, permane ben al di sopra degli obiettivi delle Banche Centrali, le quali proseguono con politiche restrittive di aumento dei tassi di interesse e riduzione dei bilanci.
Il contesto italiano, al quale il Gruppo è maggiormente esposto, prevede una crescita stabile del PIL tra 0,7% e 0,9% annuo tra il 2023 e il 2026. Nello stesso periodo il tasso di inflazione è previsto normalizzarsi dal 5,1% nel 2023 a poco sopra il 2% nel 2026.
 
 Aggiornamento dei target  
Aggiornamento dei target al 2026 e delle iniziative strategiche, che coniugano l’espansione dei volumi commerciali e della redditività con misure di efficientamento e significativi investimenti in tecnologia mantenendo al contempo una gestione prudente dei rischi.
Progressiva integrazione delle logiche ESG in tutti i processi, con focalizzazione sui prodotti e servizi con connotati GSS (Green, Social, Sustainable) sviluppati anche dalle società prodotto interne al Gruppo industriale e distribuiti sul territorio nazionale dalle 67 banche affiliate.
 
 Gli obiettivi previsti a Piano includono  
- Aumento della redditività attraverso un modello di business sostenibile:
• Crescita del credito alle famiglie e alle imprese, previsto superamento quota € 50 miliardi a fine 2026 (CAGR, tasso annuo di crescita composto, 1,3%) e raccolta complessiva da clientela in area € 120 miliardi (CAGR 4,0%);  
• Margine di interesse nel 2026 stabile sui valori raggiunti nel 2022 di circa € 1,9 miliardi e in considerevole aumento (+36%) rispetto al 2021;
• Ricavi netti da commissioni con un trend di crescita costante del 3,6% medio annuo (CAGR 2022 – 2026) per un importo a fine periodo di € 869 milioni;
• Utile netto previsto stabilmente superiore a € 500 milioni in tutti gli anni del Piano quadriennale;
• La capitalizzazione degli utili consente la generazione di nuovo patrimonio per oltre € 2 miliardi confermando e rafforzando il Gruppo quale uno dei più solidi a livello europeo.
 
- Gestione dei costi e degli investimenti ICT (Information and Communication Technologies):
• Iniziative di Piano per l’ottimizzazione dei costi tramite accordi quadro di Gruppo che valorizzino la dimensione dell’operatività raggiunta dal Gruppo;
• Ulteriore significativo incremento degli investimenti in tecnologia durante l’intera durata del Piano, per supportare i processi di digitalizzazione e l’evoluzione del sistema informativo con l’obiettivo di garantire standard di servizio elevati e innovativi a soci e clienti.
- Solida posizione patrimoniale e di liquidità:
• CET1 (Common Equity Tier 1) e TCR (Total Capital Ratio) rimangono abbondantemente al di sopra dei requisiti di vigilanza con un continuo miglioramento di entrambi gli indicatori dal 22,8% al 26,6% nel 2026;
• Consolidata e ampia la disponibilità di liquidità con un indicatore I/R in area 76% a fine piano.

- Gestione proattiva del rischio di credito e politica di accantonamento che consente la costante riduzione delle esposizioni deteriorate nette:
• Lo stock delle esposizioni deteriorate verso la clientela è previsto in diminuzione con un target a fine 2026 di € 2,4 miliardi e un indice di copertura del 70%;
• L’indice NPL ratio lordo è previsto in diminuzione in arco Piano dall’attuale 4,9% al 4,4% pur in un contesto macroeconomico particolarmente incerto;
• Incidenza del credito deteriorato netto attesa in area 1,4% a fine piano.