Terzo Executive Master per export manager del vino
I posti disponibili all'iniziativa promossa dalla Fondazione Edmund Mach sono 25: iscrizioni entro il 5 dicembre
Scadono venerdì 5 dicembre le iscrizioni alla terza edizione dell’Executive Master in Wine Export Management, promosso dalla Fondazione Edmund Mach in collaborazione con Winejob.
Il master è in programma dal 30 gennaio al 23 maggio 2015 con formula week end di 16 giornate formative e 126 ore in aula; si propone di formare export manager nel settore vinicolo ed è indirizzato a neolaureati, imprenditori del settore, addetti commerciali del settore vitivinicolo o dei beni di lusso o dei beni di consumo che ambiscano ad acquisire o perfezionare le competenze nella gestione dell'export del vino. Sono 25 i posti disponibili.
Il percorso formativo si rivolge a laureati o professionisti con alle spalle due anni nel settore vinicolo o nel marketing/vendite di beni di consumo o beni di lusso ed è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese.
L'ammissione al master prevede il superamento di due colloqui individuali che si terranno nei giorni 15 e 16 dicembre.
«Questa iniziativa formativa è uno dei nostri punti di forza – spiega il responsabile dell’area post secondaria e Universitaria del Centro Istruzione e Formazione, Massimo Bertamini. – Le prime due edizioni sono andate molto bene e abbiamo riscontrato molto apprezzamento da parte dei frequentanti per la formula week end ovvero lezioni concentrate il venerdì e sabato.
«L’anno scorso abbiamo avuto più di 60 domande per 25 posti.»
Il master si svolgerà al Palazzo Ricerca e Conoscenza della Fondazione Mach e propone lezioni, testimonianze di protagonisti del settore e numerose esercitazioni, in modo da fornire al partecipante sia solidi fondamenti teorici sia esempi pratici che saranno da guida a svolgere il proprio ruolo in mercati internazionali con contesti caratterizzati da competizione e nuovi paradigmi.
I docenti sono professori universitari, ricercatori, professionisti, consulenti, tutti specialisti del settore enologico e del processo d’internazionalizzazione delle imprese. Non mancheranno le testimoniante e le esperienze di responsabili di alcune primarie aziende vinicole italiane che hanno un preciso profilo «export oriented».