Festival della Famiglia: occupazione femminile e natalità
Seminario a Trento questa mattina a tsm-Trentinso School of Management
La prima giornata del Festival della famiglia si è aperta questa mattina con un seminario dedicato al binomio occupazione femminile e natalità.
Organizzato da tsm-Trentino School of Management, Agenzia per la famiglia e Università degli studi di Trento l'incontro ha offerto una panoramica dello scenario demografico collegato al progressivo calo delle nascite, mettendo in relazione la dinamica della natalità con il tasso di occupazione femminile.
Nel nostro Paese il 20% delle donne lavoratrici rinuncia all'occupazione dopo la nascita del primo figlio mentre il tasso di occupazione delle donne con figli è più basso di quelle senza figli.
Partendo dall'analisi del trade-off famiglia-lavoro in una prospettiva al femminile, sono stati approfonditi gli strumenti e le politiche pubbliche che affrontano le diverse problematiche legate all'impatto della maternità sulla vita lavorativa delle donne.
A dare il via ai lavori la presidente di tsm Sabina Zullo e il dirigente dell'Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili Luciano Malfer che ha portato i saluti dell'assessore alla famiglia Stefania Segnana.
«Guardiamo alla natalità in un'ottica di occupazione femminile - ha spiegato la presidente di tsm-Trentino School of Management Sabina Zullo in apertura del seminario - andando a studiare quali sono i percorsi per facilitare la presenza delle donne nel mondo del lavoro. Dobbiamo avviare delle politiche di benessere organizzativo all'interno delle società in maniera che si capisca l'importanza di conciliare vita lavoro. Non bisogna decidere se avere una famiglia o se continuare a lavorare, bisogna riuscire a conciliare e fare entrambe le cose. Sempre però puntando l'attenzione alle organizzazioni e a come si sviluppano le società perché conciliare non è solo una questione femminile, ma è una condizione che riguarda l'intera famiglia. Per cui ci occupiamo di occupazione femminile ma dentro il contesto di benessere famigliare, benessere territoriale.»
Al centro della mattinata di lavoro anche le politiche pubbliche, a livello locale, nazionale ed internazionale, a sostegno delle scelte individuali e di coppia, per incrementare la natalità.
«In Trentino molto è stato fatto in questi anni sul fronte della conciliazione vita lavoro - ha spiegato il dirigente dell'Agenzia per la Famiglia, la natalità e politiche giovanili Luciano Malfer- In particolare nell'ambito dell'ecosistema vita lavoro ci siamo concentrati su tre macro aree di azione ovvero la filiera dei servizi di conciliazione vita lavoro, la filiera dei servizi di conciliazione vita per l'estate attraverso i contributi per soggiorni estivi, il portale per le famiglie e la colonia marina estiva. Il terzo ambito riguarda il sistema di certificazione aziendale che premia le aziende che attuano politiche di conciliazione. Ricordo che nel 2009 è stato approvato il libro bianco sulle politiche familiari e la natalità. Oggi, a distanza di 10 anni, la Giunta provinciale ha approvato il Piano strategico e straordinario di legislatura della famiglia e natalità.»
La mattinata è proseguita con gli interventi della professoressa ordinaria di sociologia e ricerca sociale dell'Università degli studi di Trento Stefani Scherer che ha cercato di rispondere all'interrogativo «Lavoro e famiglia: una scelta obbligata?» e del professore ordinario di demografia dell'Università Bocconi di Milano Francesco Billari che ha affrontato il tema degli scenari demografici e le ricadute sulla natalità.
L'incontro è stata l'occasione per riflettere su quali politiche e soluzioni servono per stimolare la fecondità, aiutare la partecipazione femminile nel mercato del lavoro, supportare le decisioni delle famiglie rispetto alla natalità.
In particolare sul tema della conciliazione vita e lavoro e delle politiche pubbliche a sostegno dell'occupazione femminile si è soffermata la professoressa ordinaria di Sociologia dei Processi culturali e comunicativi, Università degli studi di Verona Paola di Nicola.
In modo particolare si è guardato all'esperienza francese come benchmark, considerato che il tasso di fecondità italiano, pari a 1,34, è circa un terzo sotto quello francese, che si attesta sull'1,96.
Ne ha parlato la ricercatrice dell'Unité - Fertilité Famille Sexualité, Institut Nationale d'Etudes Démographiques di Parigi Alessandra Trimarchi.
I lavori si sono conclusi con l'intervento del professore ordinario di Politica economica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Luigi Campiglio.
Tra gli appuntamenti organizzati da tsm nell'ambito del Festival della famiglia ricordiamo la presentazione del libro di Elisabetta Dallavalle «Tutta questione di benessere» il 4 dicembre alle 10.30 alla Biblioteca comunale di Trento.
Il workshop «La sfida del cambiamento per generare benessere nelle organizzazioni e nella società» il 4 dicembre alle 14 presso la Sala Convegni Gruppo Itas Assicurazioni.
Ed infine il Il Matching Day aziende certificate Family Audit in programma il 5 dicembre dalle 8.30 alle 17.30 al Palazzo della Provincia a Trento.
Si tratta di un evento riservato alle organizzazioni in fase di certificazione o già certificate Family Audit.