Coop Trentino a teatro con un supermercato in platea
Il commento positivo del presidente del SAIT, Dalpalù sull’installazione dell’artista Anna Scalfi Eghenter al Teatro Sociale di cui abbiamo parlato ieri
Picciarelli e Dalpalu.
Il Teatro Sociale di Trento ospita l’installazione dell’artista Anna Scalfi Eghenter, che apre un supermercato dentro il teatro.
Iniziativa resa possibile anche dal sostegno del consorzio Sait e della cooperazione di consumo.
Dalpalù: «La cultura è incontro, condivisione. Vogliamo dare un messaggio di speranza affinché i teatri tornino ad essere luoghi di relazione, come lo sono stati in questi mesi i supermercati.»
La pandemia può rappresentare un’occasione per mettere in evidenza il disagio e le contraddizioni di questo tempo vissuto in emergenza.
L’artista trentina di fama internazionale Anna Scalfi Eghenter sovrappone due situazioni all’apparenza inconciliabili: da una parte il teatro, luogo di cultura e di incontro rimasto per molti mesi inaccessibile al pubblico, e il supermercato, luogo di servizio che invece in questi mesi ha rappresentato spesso una delle poche occasioni di incontro e di relazione.
Da qui la provocazione di installare nella platea del teatro Sociale liberato dalle poltrone gli scaffali di un supermercato di generi alimentari.
A questo progetto ha dato il proprio contributo la filiera della cooperazione di consumo trentina, attraverso la partnership con Sait ed i prodotti Coop, aderendo a una idea e ad una aspirazione che ben si integra con i valori della cooperazione.
«L’iniziativa che abbiamo sostenuto in modo convinto vuole essere un messaggio di speranza – ha osservato Renato Dalpalù – come in altre iniziative che abbiamo realizzato per la scuola, abbiamo garantito la nostra partnership al Centro Servizi Culturali Santa Chiara per dare una prospettiva a questo settore, che negli ultimi dodici mesi ha subito per intero gli effetti della pandemia.»
«Pensare che nella componente del teatro ci sia dell’arte è abbastanza scontato – ha aggiunto il direttore Luca Picciarelli – abbiamo dato supporto a questa idea inserendo tutto quello che noi possiamo offrire in termini di cultura del cibo, dell’alimentazione, delle filiere controllate, del consumatore che spesso è anche un frequentatore del teatro, e del Teatro Sociale di Trento in particolare.»
«Il progetto nasce da una proposta dell’artista Anna Scalfi Eghenter che, in questo momento di grande difficoltà, – ha osservato Francesco Nardelli, direttore del Centro Servizi Culturali Santa Chiara – con la sua sensibilità ha voluto proporre un’installazione dal nostro punto di vista dirompente ma che scopre un nervo assolutamente sensibile.
«In questo periodo il teatro non è un luogo aperto al pubblico ma lo diventerà probabilmente solo in occasione di questa nuova conversione in supermercato. I supermercati sono aperti i teatri sono chiusi.
«Un grazie a tutti coloro che hanno collaborato e consentito la realizzazione di questa installazione a iniziare da Sait.»