Loison, la Pasqua è servita – Di Giuseppe Casagrande

Sonia Pilla, art director dell'antica pasticceria vicentina, per la primavera 2023 ha puntato sulle peonie, sulle rose e sui fiori di pesco

Dario Loison, patron dell'antica (1938) Pasticceria di Costabissara, Vicenza.
 
Pasqua, è tempo di dolci tentazioni a tavola. Il dolce primaverile per antonomasia è senz'ombra di dubbio la colomba pasquale. Un dolce peccaminoso la cui fama si intreccia tra storia e leggenda.
Una delle leggende più accreditate fa risalire l'origine della colomba al VI secolo ed in particolare all'epoca longobarda quando il re longobardo Alboino durante l'assedio di Pavia, durato tre anni, alla fine si vide offrire in segno di pace un pane dolce a forma di colomba.
Secondo un'altra leggenda, invece, la colomba sarebbe legata alla regina longobarda Teodolinda e all'abate irlandese San Colombano che al suo arrivo in città (aprile del 612) fu ricevuto dai sovrani longobardi e invitato con i suoi monaci ad un sontuoso banchetto.
 
Gli furono offerte numerose pietanze: carni, selvaggina, animali da cortile allo spiedo.
Ma Colombano, benché non fosse venerdì, rifiutò quei piatti serviti in periodo penitenziale quale quello della Quaresima.
La regina Teodolinda si offese, ma l'abate superò l'incresciosa situazione dicendo che i monaci avrebbero consumato le carni dopo averle benedette.
Colombano alzò la mano destra, fece il segno della croce e le pietanze si trasformarono in candide colombe di pane, bianche come le loro vesti. Il prodigio colpì profondamente la regina Teodolinda che di fronte al miracolo e alla santità dell'abate, a quel punto decise di donare ai monaci il territorio di Bobbio dove più tardi sorse l'Abbazia di San Colombano.
La colomba bianca è anche il simbolo iconografico del Santo che è sempre raffigurata sulla sua spalla. Ma torniamo ai giorni nostri.
 

Sonia Pilla, art director Design e Immagine della Pasticceria Loison.
 
 La peonia, regina dei fiori, simbolo di eleganza e prosperità  
Per la Pasqua di quest'anno, Sonia Pilla, art director dell'antica Pasticceria Loison di Costabissara (Vicenza), ha dedicato le tradizionali colombe alla regina dei fiori, la Peonia, fiore dalla bellezza e dal profumo inebriante che quando fiorisce spalanca la sua esuberanza di petali nella luce del cielo.
Simbolo di eleganza e prosperità, la peonia si usa donarla in occasione del 12° anno di matrimonio come simbolo di amore e augurio di lunga vita.
 

 
 Tre colombe: Anno Domini 1552, amarena, pesca e nocciole  
La collezione Loison 2023 accoglie questo auspicio di lunga durata con una confezione pensata anche per essere facilmente riutilizzabile.
A differenza delle peonie che hanno una intensa, ma breve fioritura, questa collezione invece immortala la loro bellezza in tre versioni di Colomba da 750 grammi, ognuna con riproduzioni differenti di peonie: la Classica Anno Domini 1552, inimitabile per la sua sofficità e ricchezza di impasto; Pesca e Nocciole, perfetta per l’abbinamento tra delicatezza e fragranza nel gusto; Amarena e Cannella ricca di gustose amarene e di note speziate.
 

 
 Il bauletto di Sonia con la colomba classica e al caramello salato  
Pasqua è la ricorrenza primaverile per eccellenza, nel pieno dello sbocciar delle rose in tutte le sue forme e varietà: selvatiche, ad arbusto, rampicanti, solitarie.
È a questo splendido fiore, simbolo dell'amore, perfetto dono per le persone più care, che Sonia Pilla ha voluto dedicare questa collezione con un bauletto tipico delle pasticcerie di una volta impreziosita con un manico in doppio raso tono su tono.
Un tripudio di rose tutte diverse per ogni collezione fanno da trama primaverile al bauletto per tre gusti di colomba nella dimensione 750 grammi: la Classica Anno Domini 1552, una scelta che accontenta tutti per la bontà indiscussa della ricetta tradizionale; al Mandarino Tardivo di Ciaculli (Presidio Slow Food) ricetta inimitabile dal 2005; al Caramello salato, ultimo gusto realizzato da Loison in un delicato equilibrio tra dolce e salato.
 

 
 Fiori di rosa... fiori di pesco: arance candite e mandorle  
Per Mogol la scelta di questi fiori non è casuale dato che per lui simboleggiano l’amore immortale, sentimento che Sonia Pilla traduce con timide «nuance» di fiori di pesco che irrompono a primavera.
Essenza, questa, che si rispecchia anche sulla confezione: una pratica scatola comodamente da riutilizzare che si contraddistingue dal manico in doppio raso tono su tono.
Sempre più richiesta per la sua versatilità, la colomba da 750 grammi accontenta tutti e in questa collezione sboccia in tre gusti: la Classica Anno Domini 1552 dall’impasto soffice arricchito di scorze di arance candite di Sicilia e mandorle di Bari e Avola; la Pesca e Nocciole, un’abbinata di delicatezza e consistenza grazie alle pesche semicandite e alle nocciole Piemonte IGP; la Regal Cioccolato, gusto nato nel 2000, una colomba golosa per la farcitura e i riccioli di cioccolato.
 
Le colombe della collezione «Fiori» si distinguono per la scelta di pregiati ingredienti, tutti con certificazione di origine controllata.
Gli elementi di base come uova di galline allevate a terra, latte, burro e panna di montagna, nella linea top sono freschi.
Gli altri ingredienti vengono selezionati in base alle eccellenze territoriali: dal fior di farina allo zucchero italiano, dal sale marino integrale di Cervia ai preziosi ingredienti aromatici, valutati con estrema cura e creatività.
 

La colomba al caramello salato, un peccaminoso matrimonio tra dolce e salato.
 
 L'augurio di Sonia: la Pasqua 2023 sia un momento di serenità e dolcezza  
«I fiori parlano a tutti noi: con semplice eleganza ci regalano un tocco di colore, di profumo, un istante di emozione e di contemplazione.
«Ci facciamo abbagliare dalla bellezza della natura madre e dalle sue intense e dolci creazioni.
«Ci lasciamo emozionare dalle forme sinuose e primaverili della bella stagione, ma dobbiamo ricordare che ognuno di noi merita un momento di tranquillità nella frenesia della vita quotidiana.
«È proprio questo che vuole dirci Sonia Design con la collezione della Pasqua 2023. Vuole ricordarci di godere di un momento di serenità e di dolcezza, un istante in cui lasciarci avvolgere dallo sbocciare dei fiori, dal morso di un dolce e dallo spettacolo delle fioriture primaverili: complici e compagni di un attimo tutto per noi.»

Giuseppe Casagrande – [email protected]