Alessandra Jesi Soligoni, «L’epifania di Jibrain»
Un libro per bambini che sostiene il progetto UNICEF «Assistenza e cura Bambini siriani nei campi profughi»
Titolo: L'epifania di Jibrain
Autrice: Alessandra Jesi Soligoni
Illustratrice: Cecilia Brianese
Editore: L'Orto della Cultura 2021
Pagine: 33, illustrato, Brossura
Prezzo di copertina: € 13,50
Con la chiusura delle scuole, certamente è utile pensare di spingere bambini e ragazzi a leggere, perché il tempo delle vacanze sia anche un tempo di conoscenza e riflessione, e non soltanto di riposo tout court.
Ho già parlato di letteratura per i ragazzi e dunque non posso non ricordare Jesi Soligoni, i suoi romanzi e racconti che hanno il sapore della favola, spesso qualche crudezza della realtà, sempre sono la rivelazione di una sensibilità straordinaria.
E avvicinano delicatamente i piccoli lettori e lettrici all’attualità, toccando anche temi dolorosi e difficili.
Questo breve racconto di Alessandra Jesi Soligoni – già recensita più volte – ci trasporta nel mondo dolente dei migranti e ci presenta il piccolo Jibrain, il cui povero villaggio è martoriato dalla guerra.
In cerca di salvezza, con una misera carovana di siriani, fugge, in cerca di una vita migliore, ma si perde nel deserto e nel buio della notte.
«Che gli stava succedendo?... Dov’erano ora sua madre Yasmin, e la tenera sorellina Amal, e Asif suo padre…? Isolato dalla carovana, senza la sua famiglia, nel cuore del deserto si sentiva perduto.»
È la notte di Natale, che «resta pur sempre notte di avvento e di nascita»: il piccolo fuggiasco, «volgendo gli occhi verso l’alto, vide comparire nel cielo una grande, luminosa stella cometa».
E sogna i magi, «dall’aspetto regale e tanto potente da incutere rispetto e devozione, e magico timore».
Dorme, avvolto nello scialle della sua mamma, e quando si sveglia è pronto ad andare verso sud, dove ritroverà la sua famiglia. E tutti insieme, abbracciati, sembreranno un piccolo presepe.
Le illustrazioni che accompagnano il racconto sono molto belle, delicate e poetiche, come la prosa di Alessandra Jesi Soligoni che si rivolge ai lettori giovani, ma sa parlare al cuore di tutti, giovani e meno giovani.
Questo libro sostiene il progetto UNICEF «Assistenza e cura Bambini siriani nei campi profughi».