Ne parliamo col sindaco Paolo Zanlucchi – Di Nadia Clementi

Bilanci e progetti futuri per il Comune dell’Altopiano della Vigolana

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Sono trascorsi più di tre anni dal nuovo percorso politico-amministrativo intrapreso dal sindaco Paolo Zanlucchi nel Comune unico di oltre 5mila abitanti dell’Altopiano della Vigolana, nato dalla fusione di Vattaro, Centa San Nicolò, Bosentino e Vigolo Vattaro.
Quello della Vigolana è uno dei tanti Comuni travagliati da periodi di alti e bassi e di continue defezioni all'interno della maggioranza che avevano portato il Comune al commissariamento a seguito delle dimissioni di David Perazzoli il 30 aprile 2019.
Il 18 novembre 2019, Paolo Zanlucchi viene eletto con il 57,5%, ha rilasciato un’intervista alla nostra testata illustrando i progetti in cantiere e facendo una disamina delle diverse criticità trovate dal suo insediamento ad oggi.

 Chi è Paolo Zanlucchi?
Paolo Zanlucchi è nato a Trento, 8/11/1963
Diplomato in Maturità Linguistica e quindi Laurea in Lingue e Letterature straniere moderne Tedesca, Inglese, Spagnola - IULM Istituto Universitario Lingue Moderne di Milano/Feltre.
Dal 1991 al 2006 insegnante di Lingua e Civiltà Tedesca al Collegio Arcivescovile di Trento e Vicepreside del Liceo Linguistico. Ha insegnato Lingua e Civiltà Tedesca anche al Liceo scientifico “Martino Martini” di Mezzolombardo e al Liceo “Antonio Rosmini” di Trento.
Dal 2008  è Direttore/”Preside” di Sede del Centro di Formazione Professionale dell'Università Popolare Trentina, attualmente delle sedi di Tione e Rovereto – dopo aver diretto anche Arco e Trento.
 
Ufficiale degli Alpini, con il grado di Tenente. Iscritto all’ANA – dal 2008 al 2014 è stato membro del Consiglio Direttivo Provinciale di Trento dell’Associazione Nazionale Alpini e Direttore del periodico dell'Associazione "Doss Trent".
Collabora in Altopiano della Vigolana con “Zampa Amica” - Azienda Agricola familiare - che si occupa, a livello regionale e nazionale, di Interventi Assistiti con l’Animale (Pet Therapy), con cani, cavalli, gatti; realtà unica in Trentino riconosciuta dal Ministero della Salute, operante in Case di Riposo, reparti di psichiatria, oncologia e day hospital pediatrico all'ospedale Santa Chiara di Trento, colonie diurne in Trentino ed in Alto Adige, hospice Cima Verde a Trento, oltre che con privati e associazioni presso la struttura a Vigolo Vattaro.
Membro del Rotary Club Valsugana dal 2016.
 
Scrittore - Alcuni titoli:
"DNA Alpino – La Scuola Militare Alpina di Aosta, la Storia si fa Leggenda. Racconti ed immagini dal 1938 al 2006". Con Mario Rigoni Stern e Bruno Pizzul.
“Marco d’Aviano il medico spirituale dell’Europa. Un personaggio straordinario, ma scomodo”.
“E qui, quando fiorirà la terra? – Lettere del cappellano militare don Onorio Spada – Marzo 1942-settembre 1943”.
“La milizia del Duce muore sul Don- Storia della 41^ Legione Cesare Battisti – Memorie dal fronte russo 1942-1943”.
“La figura della donna nei diari di viaggio degli scrittori tedeschi”.
Autore di decine di articoli su temi riguardanti, tra gli altri, la politica, la storia, l'educazione, la scuola, i giovani, pet therapy.
 
Per due anni ha condotto una trasmissione televisiva a Telepace Trento dal titolo "Una visione cattolica della storia".
Attività Politica: dal 2009 al 2015 Consigliere Comunale a Trento (eletto nella lista UDC, all'epoca anche Vicesegretario provinciale). Presidente della Commissione consiliare per la Cultura, Giovani, Università, Turismo e Solidarietà Internazionale. Membro della Commissione urbanistica.
Nel 2016 il trasferimento in Altopiano della Vigolana, dove è stato eletto Sindaco a seguito delle elezioni nel novembre 2019.
Eletto Presidente della conferenza dei Sindaci della Comunità di Valle Alta Valsugana (2020-2022) e da novembre 2022 ho la delega per il comparto Istruzione e diritto allo studio della Comunità di Valle Alta Valsugana.
(Vedi)

Dottor Zanlucchi, come ha vissuto il travagliato passaggio da consigliere a sindaco?
«A dire il vero non è stato un passaggio così travagliato, nel senso che si tratta di ambiti completamente diversi. Fare il consigliere comunale a Trento è stata un’esperienza molto intensa, faticosa, ma anche appagante sotto molteplici aspetti.
«Conoscere la propria città dall’interno ed in maniera approfondita mi hanno arricchito anche umanamente oltre che politicamente. Da presidente, all’epoca, della Commissione consiliare per la cultura, l’Università e il turismo mi hanno poi dato modo di entrare in contatto con una parte importante e fondamentale della vita cittadina, quella legata agli eventi, ma anche ai giovani e all’internazionalità.
«Quando nel 2016, per ragioni familiari, mi sono trasferito in Vigolana francamente non avrei mai pensato che ne sarei diventato il primo cittadino, ma quando un gruppo di cittadini è venuta a chiedere il mio impegno in prima linea, dopo le dimissioni del primo sindaco post fusione dei quattro ex comuni e il periodo di commissariamento, francamente la passione per la politica ha prevalso e ho accettato di candidare.
«Il risultato è stato certamente soddisfacente per essere un sindaco forest o - chissà? - forse proprio per quel motivo. Certamente l’impegno da sindaco in merito a carico di responsabilità è sicuramente maggiore rispetto a quella di consigliere, seppur della città capoluogo, ma proprio l’esperienza politica sia a Trento che a Roma mi ha supportato, così come il mio lavoro che mi vede da anni in un ruolo di gestione delle persone.»
 

Vattaro vista scuola fronte parco.
 
A più di tre anni dal suo insediamento è tempo di primi bilanci: quali tra i progetti del suo programma elettorale è riuscito a realizzare?
«Il bilancio complessivamente è positivo, anche se non spetta a me dirlo, e dobbiamo sempre ricordare che abbiamo vissuto tre anni drammaticamente eccezionali, un post Vaia che ancora fa sentire i suoi effetti sul territorio e gli anni bui del Covid-19 che hanno messo a dura prova tutte le amministrazioni comunali che, val la pena sottolineare, sono state e sono la prima istituzione sul campo a contatto diretto con i cittadini.
«Fatta questa doverosa introduzione, i fatti parlano chiaro, in quanto come Amministrazione abbiamo portato a termine la gran parte del programma elettorale, con un lavoro di squadra che colgo l’occasione di evidenziare: un programma che prevedeva sia l’ultimazione di progetti lasciati incompleti o neppure iniziati dalle amministrazioni precedenti, che percorsi nuovi. Il tratto distintivo di questi anni di lavoro, certamente il più evidente, è stata l’ultimazione dell’iter per la costruzione della nuova scuola elementare di Vattaro.
«Il progetto realizzato dallo studio BBS di Trento è il frutto di un percorso condiviso con l’Amministrazione che prende le mosse dal preliminare risalente all’anno 2011, anche se in zona se ne incominciò a parlare addirittura alla fine degli anni ’90, naturalmente adeguato e attualizzato nelle scelte architettoniche e tecnologiche e reso idoneo alle esigenze didattiche attuali.
«La nuova scuola sarà realizzata a ridosso del parco di Vattaro, e sarà una costruzione in legno disposta su un unico piano, con spazi anche per le attività interciclo, amministrative e mensa. Il progetto prevede anche la struttura della futura nuova palestra, un progetto promosso da questa Amministrazione e finanziato tramite il PNRR che sarà posto in un prossimo futuro a servizio della scuola, ma anche per attività sportive extrascolastiche a disposizione del territorio.
«Sono certo che sarà una scuola all’altezza delle sfide didattiche e pedagogiche della nostra epoca e degli anni a venire.»
 

Fiabe nel bosco Vigolana 9.
 
«In questi anni abbiamo poi cercato di valorizzare e implementare la nostra zona a livello turistico e culturale. Penso, ad esempio, al sentiero tematico Le fiabe nel bosco è un percorso di Arte e Natura nato nel 2020, che si sviluppa in zona Doss del Bue sopra Vattaro.
«Attraverso originali sculture in legno è possibile scoprire i protagonisti delle fiabe classiche o delle leggende locali, restando immersi nella natura. Grazie ad appositi libri illustrati sarà poi possibile fermarsi per un istante a leggere le storie e i racconti che si trovano lungo il tragitto.
«Sempre nella stessa zona è stato riaperto, con bando comunale, il ristorante malga Doss del Bue e a giugno 2022 il maneggio, che, dopo anni di oblio, può offrire un servizio di percorsi a cavallo all’interno di splendidi percorsi dell’ippovia del Trentino Orientale. Si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza della strada che da Vattaro porta al Doss del Bue.
«Nello specifico sono stati installati dei guardrail nei punti più esposti della strada. Il lavoro si è reso necessario in quanto, dopo la tempesta Vaia e i susseguenti schianti degli alberi che hanno lasciato cicatrici profonde e modificato sensibilmente il paesaggio delle pendici della montagna, la parte a valle della strada è risultata, infatti, completamente trasformata in prati, senza, quindi, gli alberi che potevano formare una barriera naturale in caso di eventuale incidente.
«Vale la pena ricordare che sostanzialmente sono stati risistemati i principali sentieri del nostro territorio per poter essere goduti a piedi, a cavallo, in bicicletta e, preme sottolineare, con le cosiddette Handybike. Un prezioso collegamento ciclopedonale è stato aperto in zona forte di Brusafer fra il Comune della Vigolana e quello Trento.
«Sempre pensando ad un utilizzo soft del territorio abbiamo provveduto a rendere riservata ai pedoni e ai ciclisti la vecchia strada di collegamento Vigolo Vattaro-Bosentino e da qui, attraverso la località Mandola, a Vattaro, da dove, attraverso la val dei Oveni, si può raggiungere la località Campregheri e infine Centa San Nicolò.
«Sul territorio sono state installate nove stazioni per ricarica biciclette elettriche. In questi giorni, inoltre, si è completata la messa in sicurezza di via Andante, nel fondovalle di Vigolo Vattaro, con il posizionamento di uno steccato in legno a protezione di un canale a margine della strada, in questo modo, oltre ai mezzi agricoli, potrà essere ancor più utilizzata da pedoni, ciclisti e offrire sicurezza a chi utilizza le handybike, nel nome dell’accessibilità per tutti.
«Nella valle del torrente Centa è stato recentemente rivalorizzato un percorso immerso nel verde e illustrato con pannelli didattici che descrivono flora, fauna e storia del luogo e supportato il recupero ambientale nei pressi di un antico mulino, a ricordo di antichi mestieri come testimoni del passato. Sempre sulle rive del torrente Centa, nella zona del ristorante Speckstube sarà realizzata un’area sosta per camper, una modalità di turismo nel verde in grande rilancio.»
 

Vigolo Vattaro - Casa di Santa Paolina.
 
«Un lavoro di grande valenza storica e culturale riguarda la riscoperta della figura di Santa Paolina, al secolo Amabile Visintainer, la nostra Santa originaria di Vigolo Vattaro e prima Santa del Brasile, purtroppo ancora poco conosciuta in Trentino. Le opere, le vicende e la testimonianza di vita e di fede di questa donna straordinaria nella sua semplicità sono patrimonio di tutti coloro che da emigrati sono diventati cittadini del mondo e sono un richiamo a non dimenticare quelle vicende.
«Un legame sempre più stretto fra Vigolana e Brasile nel nome della Santa, una figura da riscoprire, ancora attuale nel suo messaggio, in un'ottica spirituale, storica, culturale, ma anche con una ricaduta turistica importante per il nostro territorio, dato il grande interesse per la riscoperta delle radici da parte dei discendenti degli emigrati vigolani in Brasile.
«Inoltre, nel corso del 2022 è stata inaugurata l'area addestrativa dei quattro Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari del Comune Altopiano della Vigolana che permetterà di implementare la già ottima capacità tecnico-operativa, simulando diverse situazioni nella quali potrebbero trovarsi ad operare. Da parte mia la soddisfazione per aver messo a disposizione come Comune un'area dismessa da tanti anni, che i nostri Vigili del Fuoco volontari hanno trasformato in un'area addestrativa davvero efficiente!
«Un altro progetto di riqualificazione del territorio riguarda la zona dei Paludei e Doss Alto nella zona dei Frisanchi, devastata dalla tempesta Vaia. Un bosco della memoria nascerà a ricordare gli emigranti vigolani, soprattutto verso il Brasile.
«Proseguono anche i rapporti con la comunità di Theilheim in Bayern e con Sainte-Féréole, un comune francese situato nel dipartimento della Corrèze nella regione della Nuova Aquitania, per approfondire opinioni e buone prassi fra i nostri Comuni e anche con la presentazione dell'offerta turistica dei nostri territori insieme all'APT Alpe Cimbra.
«In questi anni, mi auguro anche in futuro, sono stati organizzati i mercati annuali Slow Food –Mercato della Terra, anche per valorizzare aziende e prodotti locali; si prevede, inoltre, una collaborazione con il Comune per l’organizzazione di seminari e corsi di formazione dedicati ai temi della sostenibilità ambientale, dell’agroecologia e della tutela della biodiversità.
«Meno impattante mediaticamente, ma fondamentale nella vita di un Comune, è stata l’approvazione del nuovo Piano di Protezione Civile Comunale ad inizio 2021, a conclusione di un lavoro che nasce da lontano, quando, appena insediati, abbiamo dovuto affrontare un periodo di forti precipitazioni con smottamenti che si sono sommati, aggravandoli, ai danni causati nell'ottobre 2018 dalla tempesta Vaia.
«In quei momenti ci si è resi conto che certamente andava rivisto, ripensato, adeguato il Piano di Protezione Civile, per farlo diventare un documento operativo dell'intero territorio comunale nella sua interezza e non soltanto come la somma dei vecchi quattro Piani degli ex Comuni ante fusione.»
 
Quali sono ancora in fase di realizzazione e quali pensa, invece, non riuscirà a realizzare e perché e quali sono le priorità per il 2023?
«Il 2023 sarà un anno cruciale per il nostro Comune: abbiamo già detto della costruzione della nuova scuola e della palestra di Vattaro, dove, inoltre si inaugurerà la caserma dei Vigili del Fuoco dopo lunghi lavori di sistemazione. A Vigolo Vattaro, nella zona sportiva sarà inaugurata e aperta la nuova struttura che metterà a disposizione delle associazioni locali due sale per riunioni, incontri.
«Sempre a Vigolo Vattaro partiranno i lavori di costruzione di un parco pubblico sulle rive del torrente Rombonos, a fianco della biblioteca comunale; una riqualificazione importante in una zona da anni ridotta a deposito. In estate partiranno anche i lavori del secondo lotto della pavimentazione in porfido del centro storico di Vigolo Vattaro, riqualificando quindi una zona importante dell’abitato.
«A Bosentino, in via Foreste, dopo i lavori per approntamento sottoservizi, predisposizione illuminazione pubblica, si procederà con l’asfaltatura e anche qui si porrà la parola fine ad una vicenda che protrae da moltissimi anni.
«A Centa San Nicolò, formalizzato il nuovo finanziamento della Comunità di Valle e il gestore della struttura si procederà al lavoro di ristrutturazione del Centro Anziani, che nelle nostre intenzioni, dovrà ospitare anche l’ambulatorio medico e un punto lettura. Una questione aperta, ma che contiamo di risolvere entro quest’anno, riguarda la costruzione del nuovo CRM: questa Amministrazione sta sostenendo, in accordo e in collaborazione con Amambiente, un progetto finalizzato alla realizzazione del nuovo CRM a servizio del Comune di Altopiano della Vigolana.
«Dopo molti mesi di attesa, sono arrivate le ultime autorizzazioni da parte di diversi dipartimenti provinciali e ora auspichiamo di poter procedere con celerità nell’acquisizione dei terreni e nella costruzione di un sito che dovrebbe risolvere la questione rifiuti per i prossimi decenni.
«Grande attenzione sarà poi posta alla gestione della rete idrica e degli acquedotti comunali in generale e alle cosiddette comunità energetiche. A conclusione di questo paragrafo direi però che il lavoro più complesso di questi anni è stato far comprendere ai miei concittadini la bellezza di questo territorio e le potenzialità, ancora in gran parte inespresse, in ambito turistico di un turismo di qualità, amante del verde e certamente non di massa, in ambito agricolo, magari sperimentando nuove forme di associazionismo e testando nuove modalità di coltivazione.
Ma, si tratta di un nuovo percorso, l’importante è stato iniziare.»
 

 
Passando alla sfera politica in seno al Consiglio, come sono i rapporti con la minoranza?
«A livello di singole persone ritengo di avere buoni rapporti con tutti i membri della minoranza consiliare, nel rispetto anche per quei cittadini che democraticamente hanno votato la lista alternativa alla nostra. Ho detto fin dal mio discorso di insediamento che si deve garantire piena libertà di parola a tutti, alla minoranza in primo luogo.
«Poi è chiaro che in tutti i consigli comunali ci sono delle naturali dialettiche ed è assolutamente normale che ci siano visioni diverse. L’unico rammarico è che, ogni tanto, alcuni membri di minoranza utilizzino il Consiglio come vetrina personale per alzare i toni di un confronto che potrebbe essere più pacato, seppur forte nei contenuti.
«Addirittura prima della discussione del bilancio preventivo, nei mesi scorsi, in accordo con la Giunta, ho invitato il Capogruppo della nostra minoranza consiliare ad un momento di condivisione di quanto da noi preventivato, con la richiesta di un loro parere e magari anche suggerimento: purtroppo non ho mai ricevuto alcuna risposta e la ritengo un’occasione persa di far fare al mondo della nostra politica locale un salto di qualità decisivo.
«Naturalmente la dialettica e la divergenza di opinioni c'è e ci potrà essere sempre, ma si poteva portare su un piano diverso rispetto al passato, evitando il più possibile di montare talvolta polemiche per creare casi che non esistono.
«Comunque cercherò, cercheremo, ancora con tutte le forze di cambiare il modus operandi della vita politica di questo comune. Tuttavia, desidero concludere, con una nota positiva, doverosa, ricordando che su alcuni temi specifici ci sia stata anche convergenza di intenti e collaborazione, penso nei mesi del Covid-19, ma anche in seno alle Commissioni consiliari, dove il clima è sempre stato di massima collaborazione, sui regolamenti e sul tema, imprescindibile per la Vigolana, della assoluta contrarietà all’eventuale tracciato dell’Autostrada A31, la famosa Valdastico, per il nostro territorio.»
 
Qual è il suo rapporto con la comunità e quali sono le richieste che le fanno più frequentemente?
«Come ho già detto, in un territorio che ha conosciuto la fusione di quattro Comuni, il numero delle associazioni è incredibilmente alto, superando il numero di sessanta. Un patrimonio di interessi e di saperi certamente da valorizzare e supportare, al contempo questo richiede uno sforzo di mediazione e di energia notevoli.
«Poi ci sono gli incontri con i singoli cittadini e qui le richieste sono le più varie possibili. Quello che credo sia chiaramente emerso in questi anni del mio mandato è che non sono un sindaco da piazeroti, e questo mi è stato più volte riconosciuto da molti cittadini. Si discute, si cerca una mediazione e una soluzione, ma senza scavalcare norme e, talvolta, il buon senso.»
 

 
Lei è anche uno storico «Preside» dell’Università Popolare, ritiene sia più facile fare il sindaco o il direttore scolastico?
«La risposta non è semplice, ma quello che posso dire è che entrambe queste esperienze si intrecciano e si influenzano a vicenda. Sia nel lavoro che in politica ho a che fare, ormai da tantissimi anni, con le persone, si impara a gestire difficoltà di ogni genere, si riesce a venire a conoscenza di realtà talvolta nascoste di questo Trentino troppo spesso distratto dalle pagine patinate della superficialità.
«Vivere, inoltre, la scuola con passione permette anche di seguire l’evolversi della società, il continuo, incessante cambiamento dei costumi, delle mode, dei rapporti fra le persone, si riesce a comprendere il mondo dei giovani dal di dentro, senza retoriche buoniste o senza condanne aprioristiche; un mondo di giovani, nella formazione professionale, che provengono da diverse culture e tradizioni.
«Lavorando poi nella formazione professionale, dopo i tanti anni da insegnante al Collegio Arcivescovile di Trento, ho l’opportunità di approcciarmi quotidianamente con il mondo delle imprese in un continuo scambio reciproco di informazioni e competenze.
«E così è questa avventura da Sindaco: in questi anni è stato sempre più appagante vedere come il rapporto con i cittadini sia gradualmente cambiato; se all’inizio si notava il fatto che, venendo da fuori, c’era soprattutto la richiesta di risolvere problemi soprattutto tecnici, con il passare del tempo è aumentata la fiducia, la confidenza verso la persona-sindaco e questo ha portato molta gente a metterti al corrente di situazioni di disagio, di problemi personali e questo è per il sottoscritto motivo di soddisfazione.
«Concludendo, direi che la gestione delle persone che da anni caratterizza il mio ruolo nel lavoro, certamente supporta anche l’esperienza da Sindaco, nell’ascolto di tutti, di chi ti mette al corrente di una problematica e magari ti suggerisce una soluzione, e di chi periodicamente ti porta le stesse lamentele senza ascoltare le tue risposte.»
 
Assumere la carica di Sindaco quali riflessi concreti ha avuto nella sua vita quotidiana?
«In primo luogo direi che il senso di responsabilità nei confronti del territorio non ti abbandona mai, nelle grandi come nelle piccole cose.
«Da un punto di vista familiare è chiaro che i vari impegni sia comunali che in Comunità di Valle mi portano spesso fuori casa, e quindi si sottrae del tempo alla famiglia e al tempo libero con la conseguenza che alcune passioni vengono lasciate indietro, ma le soddisfazioni personali compensano ampiamente le rinunce.
«Nei comuni come il nostro, sorto a seguito di una fusione, bisogna anche ricordare che quasi tutte le associazioni, le Pro Loco, i Gruppi Alpini, i Vigili del Fuoco eccetera, hanno conservato la loro autonomia e non si sono unite, con la conseguenza che gli incontri e le riunioni si moltiplicano per quattro!
«Per fortuna, ci tengo a dirlo, sono supportato da Assessori molto attivi sul territorio e con i quali si concordano le partecipazioni alle varie iniziative.
«Un aspetto che vorrei ricordare, che immagino sia una costante per tutti i Sindaci, è l’essere a disposizione 24 ore su 24, con telefonate che possono arrivare a qualsiasi ora del giorno e, talvolta, della notte.»
 

 
Da 1 a 10 quanto è soddisfatto del suo operato e di quale ne è più orgoglioso?
«Da un punto di vista personale sono molto soddisfatto di quanto fatto fino ad oggi, considerate le difficoltà degli anni difficili che abbiamo vissuto. Se guardiamo quanto è stato portato a termine e i progetti che stanno per partire, stiamo sostanzialmente concludendo tutto quanto previsto dal nostro programma elettorale.
«Sono orgoglioso di aver finalmente posto fine alla storia pluridecennale della costruzione della scuola di Vattaro; da uomo di scuola è davvero una grande emozione e soddisfazione. Fra le cose che mi rendono orgoglioso di questa Amministrazione è il fatto che il sottoscritto e gli Assessori della giunta comunale abbiamo rinunciato all’aumento dell’indennità degli amministratori prevista dalla normativa regionale, e abbiamo creato un capitolo di € 36.102,00 da mettere al servizio della nostra comunità.
«Molto impegno è stato espresso anche per favorire ulteriori sviluppi di proposte turistiche e culturali di eccellenza per far conoscere il territorio della Vigolana.
«Ci sono poi decine e decine di piccole e grandi esperienze personali con le persone che appagano delle tante preoccupazioni.»
 
In conclusione, il suo futuro in politica?
«Questa è una domanda che ultimamente mi pongono in molti a pochi mesi dalle elezioni provinciali del prossimo ottobre. Nei mesi scorsi il Segretario Nazionale dell’UdC Lorenzo Cesa mi ha chiesto di prendere per mano il partito a livello provinciale come commissario.
«Grande supporto ho ricevuto anche da parte del commissario regionale Roberto Dalrì, con il quale ed assieme a tanti amici sul territorio stiamo lavorando per la costruzione di un nuovo grande progetto politico, che troverà visione in una lista alle prossime elezioni provinciali, che riproponga alla nostra terra il sistema valoriale dello Scudo Crociato, in quel contesto di popolarismo che può essere un vero antidoto anche all’astensionismo alle elezioni.
«Personalmente non nego che dopo l’esperienza di Consigliere comunale a Trento e di Sindaco di un comune importante, vorrei avere l’opportunità di portare le mie competenze in Consiglio Provinciale, soprattutto con tematiche centrali come la scuola, la formazione professionale, la cultura e il sociale.
«Un progetto che si sta sviluppando dal basso, per essere quella forza di centro, moderata nei toni, ma non nelle proposte, che ormai tutte le forze politiche in campagna elettorale rivendicano a parole, ma solo l’UdC con la sua storia può legittimamente rivendicare con orgoglio e coerenza. E proprio partendo dalla coerenza con una storia che ha portato benessere al Trentino e all’Italia cercheremo di convincere i tanti delusi e i tantissimi orfani di proposte di senso a trovare insieme una strada fatta di persone competenti e coerenti.
«La normativa attuale, impone a noi sindaci di comuni con più di 5.000 abitanti di doverci dimettere prima della fine del mandato. Chiaramente non posso dire di accettare serenamente l’idea di non onorare fino alla fine il mio mandato, anche se, come abbiamo visto, abbiamo portato a termine in tre anni e mezzo il nostro programma quasi per intero e credo che sarebbe corretto che tutti i Sindaci che si metteranno in lista alle prossime elezioni si dimettessero dal loro incarico, senza paracadute.
«I tanti incontri che stiamo organizzando in città e nelle valli, incontrando amministratori, imprenditori, associazioni e gente comune, ci stanno davvero spronando ad andare avanti con determinazione su questa strada.»

Nadia Clementi – [email protected]
Paolo Zanlucchi – [email protected]
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