Tutto esaurito all'auditorium Santa Chiara
La Coppa dei Campioni del 18 maggio 1994: il Milan degli invincibili
Tutto esaurito all'auditorium Santa Chiara di Trento per uno degli eventi più attesi della settima edizione del Festival dello Sport, con il Milan degli «invincibili», la squadra che conquistò la Coppa dei Campioni nel 1994 battendo 4 a 0 il Barcellona di Johan Cruijff ad Atene.
Sul palco dieci giocatori, Demetrio Albertini, Zvonimir Boban, Alessandro Costacurta, Marcel Desailly, Roberto Donadoni, Filippo Galli, Stefano Nava, Florin Răducioiu, Sebastiano Rossi e Mauro Tassotti, ma anche il mister Fabio Capello e lo storico dirigente rossonero Adriano Galliani.
Tanti gli aneddoti e le storie raccontate dai campioni d'Europa del Milan, tra risate e applausi, ricordando quella storica vittoria contro i blaugrana.
«Con Capello abbiamo vissuto cinque anni fantastici fin dalla prima stagione, quella 1991-1992, con la vittoria del campionato ed un totale, tra quella e la successiva annata, di 58 partite senza sconfitte, – ha esordito Galliani. – Ma la sera con il Barcellona fu il coronamento.
«Tuttavia, se il Milan ha vinto tutto ciò che ha vinto nella sua storia, lo deve al presidente Silvio Berlusconi, filo conduttore dei tre grandi Milan: quello degli immortali di Sacchi, degli invincibili di Capello e dei meravigliosi di Ancelotti.»
Un grande applauso del pubblico di fede rossonera ha fatto eco alle parole di Galliani e l'entusiasmo è proseguito, tra momenti divertenti, risate ma anche aneddoti più seri, per tutto il resto dell'evento.
«Non sono mai stato un sergente di ferro, – ha ricordato simpaticamente Capello. – Ma ho sempre dato e voluto rispetto.
«Raramente, nella mia carriera, ho visto una squadra così forte, attenta e determinata. Hanno fatto qualcosa di straordinario, non posso che ringraziarli.
«Ricordo la partita con il Foggia, quando eravamo già campioni d'Italia e a fine primo tempo perdevamo 2 a 1: dall'altra parte ci prendevano in giro, è bastato questo per risvegliare qualcosa ne ragazzi. La partita poi è finita 8 a 2.»
Spazio poi ai racconti dei protagonisti di quella notte europea, che tra una risata e l'altra hanno ricordato le dichiarazioni di Cruijff prima della finale, le caratteristiche e gli episodi più divertenti di ciascuno, ma anche quei retroscena poco noti che hanno intrattenuto per oltre un'ora un pubblico coinvolto e appassionato, anche grazie alla moderazione del giornalista sportivo Pierluigi Pardo.