Dopo la Federal Reserve, anche la BCE alza i tassi, dello 0,50%

Una mossa per salvare l’Euro nei confronti del dollaro, ma che pesa sui cittadini

La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha alzato ulteriormente il tasso dello 0,50%, portandolo al 2,5.
Ufficialmente la decisione viene presa per ridurre l’inflazione, anche se in questo momento sta rallentando grazie al calo dei prezzi dell’energia.
In realtà, lo scopo principale della BCE è quello di sostenere il rapporto con il dollaro. Infatti la decisione della Lagarde segue di poche ore quella della Federal Reserve USA.
 
La decisione però non genera benessere sulla popolazione, anzi, riduce la disponibilità delle persone a stipendio fisso.
L’inflazione, infatti, non è generata da una massiccia movimentazione dei capitali ma dall’aumento speculativo delle fonti di energia.
Aumenteranno i tassi dei mutui e lo Stato dovrà pagare di più per alimentare il notevole debito pubblico che ha.
 
Tuttavia le borse europee stanno dando ragione alla Lagarde. In testa la borsa di Francoforte (+2,16%), poi Milano (+1,5%), Parigi (+1,26%).
Perfino lo spread si mantiene basso: 182.
Il cambio euro/ dollaro è ora 0.92. Cioè per acquistare un dollaro ci vogliono 92 centesimi.
Insomma, vedremo nei prossimi giorni, ma intanto a pagare lo scotto sono i cittadini.