Chiara Avanzo eletta Presidente del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale si è espressa con maggioranza assoluta alla prima votazione per la nuova Presidente del Consiglio regionale
Chiara Avanzo è Presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige.
Nata a Trento il 1° novembre 1980, residente a Pieve Tesino, succede a Diego Moltrer, scomparso lo scorso 17 novembre.
Laureata in ingegneria per l'ambiente e il territorio presso l'ateneo di Trento, maestra di sci alpino e osservatore nivo-meteorologico di primo livello.
Negli anni successivi ha conseguito l'abilitazione all'insegnamento dello sci in lingua inglese, ai disabili e non vedenti e quella di direttore tecnico di scuole di sci. Ha lavorato nel settore dell'ingegneria ambientale e insegnato topografia generale presso alcuni istituti tecnici del Trentino.
Nel 2005 viene eletta in Consiglio comunale a Pieve Tesino e nominata assessore alle politiche sociali e all'istruzione.
Nel 2010 riconfermata membro di giunta con l'incarico di vice sindaco e assessore alla cultura, alle politiche sociali e all'istruzione. Eletta per la prima volta in Consiglio regionale nel novembre 2013, fino ad oggi ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della II Commissione legislativa.
La seduta
Nella seduta di oggi hanno fatto il loro ingresso anche il consigliere Lorenzo Ossanna, al posto di Diego Moltrer (Partito Autonomista Trentino Tirolese), e la consigliera Myriam Atz Tammerle (Süd-Tiroler Freiheit), al posto di Eva Klotz, dimessasi il 2 dicembre 2014.
In apertura di seduta, il Vicepresidente Vicario, Thomas Widmann ha ricordato il Presidente del Consiglio regionale Diego Moltrer.
«Oggi apro questa seduta con una grande tristezza, – ha detto. – Tutti noi consiglieri, e in particolare i membri dell’Ufficio di Presidenza che sono stati al suo fianco, abbiamo avuto modo di conoscere una persona di grandi qualità.
«Ciò che più abbiamo apprezzato in quest’aula erano la sua schiettezza, la sua capacità di essere mediatore nelle situazioni delicate e di allentare le tensioni con un sorriso, ma anche di agire con decisione e fermezza quando necessario. Aveva preso a cuore il suo ruolo di Presidente del Consiglio regionale, che egli interpretava come Presidente dell’intera comunità trentina e sudtirolese, che qui trova la propria rappresentanza.
«Era forse questo il suo più grande orgoglio: aver portato la voce delle minoranze linguistiche, di cui egli stesso era rappresentante, al più alto gradino dell’aula, da dove, con la sensibilità che gli era propria, poteva farsi carico delle diverse istanze dei cittadini, senza alcuna distinzione di lingua o cultura.
«Grazie a lui, al suo modo di interpretare la politica, si è davvero rafforzato il legame tra Trentino e Alto Adige/Südtirol. Oggi dunque lo commemoriamo, ma ci facciamo anche carico del suo impegno.»
Lorenzo Baratter (PATT), dopo aver ringraziato i Consiglieri e l’Ufficio di Presidenza per la vicinanza dimostrata in queste settimane, ha proposto Chiara Avanzo come Presidente del Consiglio regionale.
Il Consigliere Andreas Pöder ha quindi espresso la propria posizione politica, sostenendo che, anche a fronte della staffetta che giá avviene nella Giunta regionale e per una razionalizzazione delle spese, ha chiesto di mettere in atto la staffetta anche per i Presidenti del Consiglio regionale, nominando i Presidenti dei Consiglio provinciale.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha quindi ribadito la propria posizione contraria all´esistenza del Consiglio regionale ed ha detto che non sarebbe necessario nominare un nuovo Presidente.
Il consigliere Alessandro Urzí (Misto) ha parlato di una Regione ormai smembrata e di una assenza di una visione per il futuro.
«È divenuta una vera difficoltà fare le leggi in quest´aula,e lo dimostra la legge sui Comuni, con i Trentini che presentano emendamenti per la propria Provincia, gli altoatesini per la propria ed emendamenti per entrambe le province.»
Ha quindi chiesto che il candidato Presidente esprima una «propria chiara linea politica» per votare in base a quella, altrimenti, ha detto, sosterrà la linea di Pöder e voterá Bruno Dorigatti.
Pius Leitner (Freiheitlichen) ha quindi parlato del Consiglio regionale come di «un salotto» e ha parlato della «necessitä di eliminare un ente inutile».
Rodolfo Borga (Amministrare e Civica Trentina) ha detto che «La poltrona del Presidente del Consiglio regionale è l´unica che rappresenta davvero la Regione».
Ha quindi parlato della «scelta politica dell´SVP di scegliere come Presidente il proprio presidente del Consiglio provinciale, mentre il PATT sceglie invece di mantenere la poltrona.»
Ha quindi criticato la forma con la quale era stato annunciato il nome della candidata Presidente «attraverso un comunicato stampa».
Dieter Steger (SVP) ha detto che «Il Presidente Moltrer ha tenuta alta la considerazione di questo ente. Ha gestito l´aula con il pragmatismo di un Sidaco».
«Èstato anche il mio Presidente, il Presidente della SVP in quest´aula. Ora - ha detto - dobbiamo proseguire su questa linea”. Ha quindi annunciato di sostenere la candidata delle stelle alpine.»
«Dal momento che la Regione é prevista dallo Statuto d´Autonomia, dobbiamo mantenere vivo questo ente.»
Ha quindi parlato della necessità di «creare una nuova Regione, più snella. La collaborazione tra le due Province è essenziale e dovrà essere estesa al di là delle Alpi.»
Ha quindi parlato contro la soluzione avanzata da Pöder: «Crediamo che il ruolo del Consiglio regionale debba essere sostenuto da una figura istituzionale.»
Ha quindi annunciato il proprio sostegno alla candidatura della Consigliera Avanzo.
Marino Simoni (Progetto Trentino) ha parlato del ruolo di Moltrer nel ridare forza ed identità al Consiglio regionale.
«Siamo convinti che il dialogo tra le due Province, tra le due istituzioni, debba trovare dentro la Regione il momento del dialogo, del confronto. Abbiamo votato Diego Moltrer per la sua esperienza di amministratore, perché esprimeva una visione sopra le parti.
«Oggi – ha detto – mi sembra che la proposta formulata non rappresenti questo. Vorremmo un Presidente piú libero dalle logiche di partito. Non condividiamo il metodo con cui siamo arrivati a quella proposta e per questo ci asterremo.»
Ha quindi augurato buon lavoro al nuovo Presidente.
Gianpiero Passamani (UPT) ha sostenuto la candidatura della consigliera Chiara Avanzo.
Filippo Degasperi (M5S) ha parlato di una scelta partitica «che noi non assecondiamo». Ha quindi annunciato voto di astensione ed ha augurato comunque buon lavoro al nuovo Presidente.
Bruno Dorigatti (PD) ha quindi risposto alla proposta avanzata sul suo nome, parlando della necessità di «tutelare la nostra Regione».
«Anch´io trovo sofferenza di stare in una Regione dove competenze non ci sono. Ma sono cinque anni che stiamo ragionando per ridare una dimensione a questa Regione. Bisogna trovare il coraggio di dare u nuovo ruolo diverso, un ruolo europeo. E in questi anni abbiamo lavorato in questa direzione.
«Oggi, in un momento così delicato per la nostra Regione, occorre rafforzare questo ente, ragionare sul Terzo Statuto e quindi occorre dare un segnale preciso.
«È fondamentale che i Consiglieri producano un Terzo Statuto, rafforzando il ruolo del Consiglio regionale. Non é un ruolo di parte, di gruppo di partiti. Posto il tema della Regione, il ruolo, la prospettiva della Regione, allora potremo ragionare di staffetta.
«In questo momento – ha detto parlando della necessità di mantenere unita la Regione – io sono contrario al meccanismo della staffetta.»
Ha quindi annunciato di sostenere la candidatura della consigliera Avanzo.
Alessio Manica (PD) ha voluto ribadire la posizione del gruppo del PD, ricordando Diego Moltrer, «La proposta del nuovo Presidente, ha detto, la sosterremo convintamente. Si tratta di un bel segnale, un segnale importante, che valorizza anche il ruolo delle donne in quest´aula.»
Maurizio Fugatti (Lega Nord) ha criticato la scelta: «pur con la stima per la collega, é svilente - ha detto - che nella sede del PATT abbiano deciso di votare un Presidente, mettendo nero su bianco che tra un anno e mezzo il Vicepresidente sarà un altro. Diteci chiaramente cosa succederà, cosa accadrà tra un anno e mezzo.»
«Ció che é successo in questo primo anno di legislatura – ha detto il Presidente della Regione, Ugo Rossi – dimostra quanto ci sia bisogno di un Presidente del Consiglio regionale, quanto ci voglia un Presidente che sappia interpretare quella capacitá di essere in presa diretta con i cittadini.
«Queste le caratteristiche che ci piace ricordare di Diego Moltrer e la Giunta regionale, a prescindere da chi sarà il Presidente, augura che sappia interpretare queste esigenze.»
Anche Giacomo Bezzi (Forza Italia - Team Autonomie) ha ricordato Diego Moltrer.
Ha quindi parlato della necessitá di parlare di prospettive, di capire quale evoluzione debba avere in un contesto europeo.
Ha quindi annunciato voto a favore di Chiara Avanzo e si é rivolto alla maggioranza, chiedendo di «mettere sul tavolo il dibattito sulla visione per questa terra».
L´aula è quindi passata al voto. Chiara Avanzo é stata eletta: 62 consiglieri al voto, 39 voti per Chiara Avanzo, 5 per Dorigatti, 18 schede bianche.
L'intervento della neo eletta presidente
Nel suo primo discorso da Presidente, Chiara Avanzo ha voluto prima di tutto ricordare il Presidente Diego Moltrer, recitando nuovamente in aula le parole con cui un anno fa lo stesso Moltrer aveva iniziato il suo mandato.
Ha quindi ringraziato i colleghi per avergli assegnato un incarico «così importante in una circostanza tanto delicata».
«Da parte mia – ha detto – l´impegno a portare avanti, nel solco da lui tracciato e, con la stessa determinazione, volontà e trasparenza, il cammino intrapreso in questa legislatura.
«So che sarà un percorso complesso e tortuoso, non certo semplice e lineare. Sono altresì certa che con la collaborazione di tutti, dai colleghi dell´Ufficio di Presidenza ai funzionari della struttura, riusciremo ad assicurare un lavoro corretto, nel rispetto e a garanzia di tutte le parti.»
Ha parlato quindi del doveroso equilibrio tra maggioranza e minoranza, per un «corretto bilanciamento tra i diversi gruppi linguistici, tra le due Province e tra le diverse posizioni politiche».
«Da questo punto di vista, il Trentino-Alto Adige/Südtirol si pone come come modello; un modello in cui si è cercato di valorizzare le minoranze affinché le diversità diventino un valore aggiunto per la societá civile e non una fonte di pregiudizi, paure, emarginazioni o soprusi.»
Si é concentrata poi sulla necessaria difesa, valorizzazione e promozione dell´Autonomia, anche attraverso il rafforzamento della collaborazione con i Consigli provinciali di Trento e Bolzano e con i Presidenti delle due Province autonome.
«So che ho ancora molto da imparare e che avrò bisogno del vostro aiuto e dell´esperienza di chi siede in quest´aula da diversi anni, ma vi posso garantire che mi adopererò affinché il Consiglio regionale venga rappresentato in tutte le sedi istituzionali e non, con un senso del dovere, con correttezza e lealtà, perché mai come oggi la politica ha bisogno di recuperare dignità e trovare fiducia sia in sé stessa, sia da parte dei cittadini di cui é sempre e comunque espressione.
«Mi impegno a ricoprire questo incarico all´interno del Consiglio in modo equilibrato ed equidistante, affinché tutte le forze politiche qui presenti, diretta espressione della volontà popolare, possa esprimersi, confrontarsi e rapportarsi attraverso un dialogo reciproco e aperto che favorisca la crescita e il progresso della nostra terra.»
Ha poi parlato di sviluppo di economie sostenibili, della tutela e salvaguardia del territorio, di integrazione tra la popolazione, di inclusione delle persone, del contributo dei giovani, di riconoscimento del ruolo della parte femminile della società.
«Oggi avete scelto un Presidente donna, una Presidente giovane, – ha concluso. – Due caratteristiche che sono state interpretate in quest´aula come elementi a mio favore.
«Spero che questo sia un segnale di buon auspicio per tante altre donne e per tanti altri giovani impegnati, bravi, appassionati per ruoli importanti in tutti i settori.
«Spero infine di avere la forza, il coraggio e la preparazione per non deludere mai né voi, né la nostra gente, né l´amicizia e l´esempio di Diego. Grazie per la fiducia e per l´attenzione che mi avete prestato.»