Nuove frontiere per quantistica e fisica dei gas ultrafreddi
La Giunta su proposta dell’assessore Spinelli ha approvato l’accordo con il CNR per il Centro BEC di Povo in partnership anche con l’Università
Prosegue il sostegno della Provincia autonoma di Trento ad una delle realtà d’eccellenza del sistema della ricerca e dell’innovazione presenti in Trentino, in questo caso nel settore della quantistica e della fisica dei gas ultrafreddi. Si tratta del Centro BEC (sigla che sta per Bose Einstein Condensation, la condensazione dei gas ultrafreddi), realtà attiva dal 2002 in partnership tra l’Istituto nazionale di ottica del CNR e il Dipartimento di fisica dell’Università di Trento (che lo ospita nella propria sede), con il contributo finanziario dell’Amministrazione provinciale. In coerenza con la finalità di sostenere le nuove attività del centro, la Giunta provinciale su proposta dell’assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca ha approvato l’accordo di programma con l’Istituto nazionale di ottica del CNR, che riguarda il lavoro di ricerca nel periodo da luglio 2024 a tutto il 2026.
«Con questo tipo di accordi e il relativo sostegno finanziario la Provincia autonoma promuove il consolidamento della rete della ricerca a livello trentino, che comprende le strutture dell’università di Trento assieme agli altri enti e fondazioni - spiega l’assessore Spinelli. - In particolare la partnership dell’ateneo con l’Istituto nazionale di ottica del CNR risulta strategica, alla luce della specificità dell’ambito di approfondimento e dei risultati scientifici conseguiti, che pongono Trento quale punto di riferimento internazionale nel campo della fisica dei gas ultrafreddi.
«Il sostegno alla ricerca, anche e soprattutto quella di base, i criteri di qualità scientifica e la presenza dei nostri enti nelle reti nazionali e internazionali sono obiettivi che rientrano nel programma di legislatura, quale volano di crescita e sviluppo del territorio. Ci troviamo inoltre - se consideriamo la quantistica e la fisica dei gas ultrafreddi - in un campo di elevato interesse sia a livello scientifico che per quanto riguarda le potenziali applicazioni tecnologiche».
Il progetto - recentemente validato dal Comitato provinciale per la ricerca e l’innovazione, l’organismo delineato nella composizione per la XVII legislatura con un’ulteriore delibera proposta dall’assessore Spinelli (ne parliamo in un apposito comunicato) - si colloca dunque in un’area che negli ultimi anni si sta delineando come «Quantum science and Technology». Lo stesso Centro BEC si pone ai livelli più avanzati nella ricerca fondamentale in tale area e grazie ai recenti risultati scientifici pubblicati su rinomate riviste internazionali dimostra ancora una volta l’eccellenza del nostro territorio anche in queste tematiche di frontiera.