Weekend a Bruxelles e Bruges – Di Nadia Clementi

La capitale del Belgio è una città cosmopolita, frenetica in qualsiasi periodo dell'anno. Bruges è una tra le mete più romantiche e suggestive del Belgio

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Grazie al green pass o certificato verde, abbiamo ripreso timidamente a viaggiare in Europa e in qualche destinazione estera, sempre con l’obbligo di verificare eventuali nuove restrizioni introdotte dai Paesi di destinazione.
Il Belgio è un paese perfetto per un week-end e per scoprire la sua capitale, Bruxelles. Sebbene sia una nazione piena di contraddizioni, nasconde molte sfaccettature che la rendono unica agli occhi del visitatore, come la piccola cittadina Bruges, denominata la «Piccola Venezia del nord», rimasta immutata nel tempo.
 
Bruxelles si trova a nord e confina con Lussemburgo e l’Olanda è sede di molti edifici amministrativi della Comunità Europea, tra cui il Parlamento Europeo.
L’immagine che dà di sé è fredda, seria, asettica, a tratti malinconica, a momenti vibrante. La pioggia è spesso compagna di viaggio.
Il centro è abbastanza piccolo, questo significa che in una giornata è possibile apprezzare tutte le attrattive principali situate nella zona centrale.
 

 
Prima tappa è ovviamente è la sua piazza, la Grand Place, con il suo municipio.
In vetta non si può non notare la statua di San Michele Arcangelo circondata da numerosi palazzi in stile gotico che la circondano.
Il fascino di questa immensa piazza è che non è visibile se non un attimo prima di arrivarci. Non ci sono grandi viali, ma solo dei vicoli stretti che portano tutti in questo unico grande spazio.
 
Lasciata la piazza si percorrono delle viuzze fino ad arrivare alle Galeries Saint Hubert, famose per essere state il primo esempio di centro commerciale in Europa.
Grazie alla struttura del tetto a vetro, queste gallerie sono molto luminose e ancora oggi sono sede di ricercati caffè e negozi, tra cui antiquari e gioiellerie.
Continuando nelle viuzze si arriva al  Manneken Pis, monumento di Bruxelles per eccellenza, si tratta di una semplice statuetta in bronzo alta soltanto una cinquantina di centimetri posta al di sopra di una fontana di un bambino che fa la pipì.
Una delle tante leggende narra che il suo urinare abbia spento l’innesco della miccia di una bomba dell’esercito nemico che stava per scoppiare alla Grand Place.
 

 
Altri punti di passaggio da non perdere: il primo è la cattedrale di Notre Dame du Sablon, capolavoro gotico e il secondo è Wittamer, la più antica pasticceria di Bruxelles famosissima per le gauffres, oggi è il quartiere tra i più eleganti della capitale belga.
Girovagando nelle zone, lontane dalle vie dello shopping e dalla frenesia dei centri commerciali tra le principali chiese stile gotico, inserito nel contesto eclettico di Bruxelles, merita una visita la chiesa di Santa Caterina, nel quartiere omonimo.
Uno dei migliori punti di vista panoramici di Bruxelles è Mont des Arts significa il monte delle arti ed è un complesso storico che include la Biblioteca Reale del Belgio e gli Archivi Generali del Regno.
 
Per quanto riguarda l’arte vale la pena di visitare il museo dedicato a René Magritte, pittore belga e genio indiscusso del surrealismo, in un percorso museale completo sulla vita personale e professionale dell’artista attraverso tele, disegni, fotografie, sculture e lavori pubblicitari.
Inoltre, non si può parlare di Bruxelles senza parlare dei fumetti; al museo MOOF riproduce la storia dei più grandi personaggi, quali Lucky Luke, Tintin e i famosi Puffi. Enormi murales, adornano le facciate dei palazzi perfettamente inseriti nell‘architettura urbana, fanno parte del progetto Comic Strip Route, nato nel 1991 proprio per omaggiare questi grandi autori di fumetti belgi.
Da non dimenticare la fotografia al Palazzo reale di Bruxellex, residenza amministrativa del re Filippo, dove giornalmente lavora con i suoi collaboratori.
In questo edificio, il re riceve i rappresentanti istituzionali e gli invitati stranieri come capi di stato e ambasciatori.
 

 
Bruxelles, è anche una delle capitali virtuali dell'Unione Europea, proprio lei, quella seriosa, grigia e incravattata delle istituzioni, che fa da sfondo ai molti servizi del telegiornale, sede del Parlamento europeo, dove si riuniscono i rappresentanti dei Paesi membri della Ue.
Si tratta di un complesso di edifici moderni in vetro e acciaio che all'esterno esibiscono le bandiere sventolanti dell'Unione Europea e delle nazioni europee che ne fanno parte è aperto al pubblico su prenotazione.

Nello stesso complesso è doverosa la visita al Parlamentarium con l’ausilio di guide multimediali portatili, i visitatori possono immergersi nel percorso storico dell’integrazione europea, le modalità di lavoro del Parlamento europeo e la maniera in cui gli eurodeputati stanno affrontando le sfide attuali.
All’interno è disponibile una mappa interattiva a pavimento per un viaggio virtuale nei paesi membri dell’UE, le biografie degli eurodeputati, una sala sul modello dell’aula in cui vengono discusse le leggi e per far conoscere l’UE ai visitatori.
 

 
Con un altro giorno a disposizione si potrà visitare anche l‘Atomium, il monumento che si trova nel parco Heysel di Bruxelles. È una costruzione in acciaio che rappresenta i 9 atomi di un cristallo di ferro, e fu costruita in occasione dell’Expo del 1958.
Bruxelles se dal punto di vista architettonico non offre molto, è la patria delle patatine fritte, del cioccolato, della birra e dell’assurdo, colorata e piena di statue bizzarre, mercatini delle pulci.
Effettivamente, Bruxelles, è piccola e con una bella passeggiata, si ha una bella visuale d’insieme anche se la massiccia immigrazione e la globalizzazione, hanno tolto l’unicità di questa città.
Altra nota dolente è la sporcizia e il disordine, erano un po’ ovunque, anche in centro, con le cartacce gettate a terra, i cestini dell’immondizia stracolmi, e addirittura sacchi di rifiuti ammontati sui marciapiedi e mendicanti ovunque.
Certamente non proprio una bella immagine da vedere. Anche per il tema sicurezza, non appare del tutto tranquilla, per non parlare del distanziamento e delle maschere protettive, e del green pass, qui il covid sembra non sia mai esistito.
 

 
Viaggiando in treno da Bruxelles, in un’ora si raggiunge la capitale delle Fiandre: la meravigliosa Bruges, cittadina a nord-ovest del Belgio.
Qui, camminando per i sentieri ciottolati, ci si può innamorare a prima vista di questa “Venezia belga”, la cittadina medioevale con le sue casette color mattone è interamente attraversata da splendidi canali che ne caratterizzano la sua identità.

Il tragitto dalla stazione di Bruges al centro si percorre tranquillamente a piedi in una decina di minuti. L’itinerario comincia proprio lungo questo percorso costeggiando il laghetto Minnewater e il Begijnhof, caratterizzato da una serie di piccoli edifici abitati dalle suore beghine, che abbandonarono Bruges nel 1937. Il complesso è ora abitato dall’ordine delle benedettine.
 

 
La città è un autentico gioiellino, così perfetta da sembrare quasi finta; è piccola e la si gira tutta senza pianificare nulla, si passeggia tra le casine perfettamente curate, le stradine pulitissime (a differenza di Bruxelles) e nonostante la ressa di persone e di turisti, ci sono tanti angolini tranquilli e silenziosi.
Percorrendo per le viuzze si raggiungono facilmente i posti più belli di Bruges tra questi il ponte di pietra Bonifacius Bridge e il Rozenhoedkaai, il canale principale e punto di partenza per i giri in barca lungo i suggestivi canali del borgo.
 
Giunti alla piazza si apre uno spazio enorme, il Grote Markt, circondato da bei palazzi e case color pastello tra questi spicca la torre civica medioevale alta 83 metri, il Belfort, simbolo della città.
La Torre è aperta al pubblico e per chi non soffre di vertigini è possibile salire fino alla cima, dopo ben 366 gradini, e godere così di un panorama spettacolare su tutta la città.
 

 
A pochi metri da Grote Markt sorge un’altra importante piazza di Bruges: il Burg.
Altrettanto famosa ma, meno spettacolare della prima si distingue per la presenza di imponenti edifici storici tra cui l’imponente municipio trecentesco Stadhius e la sua Sala Gotica.
Questa ampia piazza ospita anche il Museo Storico della Brugse Vrije e la Basilica del Sacro Sangue, che nella cappella superiore custodisce un frammento del tessuto usato da Giuseppe d’Arimatea per asciugare il sangue di Gesù dopo la crocifissione.
Nonostante la commistione di stili la piazza stupisce per la sua armonia e la sua bellezza. Assolutamente da non perdere.
 
Per godere appieno delle bellezze di questa piccola cittadina è consigliata la crociera nei canali o il giro carrozza, durante il tragitto, il cocchiere offre spiegazioni esperte e permette delle brevi soste per scattare qualche fotografia.
I ristoranti di Bruges sono notoriamente molto costosi e ci sono così tanti locali turistici in città. La cucina belga ha caratteristiche e piatti tipici che sapranno stupirvi.
I famosi cavoletti di Bruxelles, per fare un primo esempio, sono conosciuti in tutto il mondo.
 

 
Non meno note sono le «moules-frites», letteralmente un piatto di «cozze e patatine».
Infine la Birra Belga, famosa in tutto il mondo, ce ne sono un’infinità di varietà che differenziano fra loro dall’ orzo utilizzato o dalla fermentazione attuata per la produzione della birra.
Che dire siamo a dicembre 2021 ci troviamo ancora a combattere contro la pandemia nonostante la diffusione dei vaccini e vediamo chiudere confini internazionali di diversi Paesi, raggiungibili solo con motivazioni specifiche, tamponi e quarantene.
Per il 2022, speriamo che questo incubo collettivo finisca presto per riprendere a viaggiare di nuovo in libertà.

Nadia Clementi – [email protected]